Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale
Art. 21 Aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano
Sino a quando non saranno state definite le aree di salvaguardia ai sensi del comma 1 dell'articolo 21 del D.lgs 152/99, si applicano ai punti di captazione e di derivazione le salvaguardie di cui al comma 4 e al comma 7 del medesimo articolo.
Sul territorio comunale sono individuate le seguenti aree caratterizzate dalla presenza di prese per acquedotto pubblico per le quali si rende necessario definire adeguate fasce di protezione:
- - Sorgenti di Prombialla - l'area di protezione è estesa ai bacini idrografico dei Fossi Rupina, Selva, Montepiani;
- - Campo pozzi di Selvascura - l'area di protezione è estesa al fondovalle del Torrente Ombrone, dalla confluenza con il Torrente Piestro sino alla confluenza con il Torrente Vincio di Brandeglio;
- - Campo pozzi di Pontelungo - Bargi - la zona di protezione è estesa al fondovalle del Torrente Ombrone, dalla confluenza con il Torrente Vincio di Montagnana sino al comparto compreso fra Via dei Bargi, l'autostrada Firenze - Mare e il raccordo autostradale di Pistoia;
- - Campo pozzi del Fiume Reno - l'area di protezione è estesa al fondovalle del Fiume Reno dall'abitato di Le Piastre sino a Pontepetri.
Tali aree sono cartografate nella Tav.20 - Carta delle emergenze naturali.
I progetti e gli interventi di qualsiasi natura ricadenti all'interno di dette aree dovranno essere corredati da appositi studi geologici e idrogeologici tesi a garantire la tutela della risorsa idrica.
Art. 22 Aree ad elevata vulnerabilità delle acque sotterranee
Limitatamente alle aree di pianura è stata redatta la Carta della vulnerabilità della falda (Tav.9). Nell'ambito della revisione del quadro conoscitivo del Piano Strutturale tale carta dovrà essere estesa a tutto il territorio comunale.
I progetti e gli interventi di qualsiasi natura ricadenti all'interno delle aree a vulnerabilità molto alta cartografate nella Tav.25 Carta delle criticità ambientali, dovranno essere corredati da appositi studi geologici e idrogeologici tesi a garantire la tutela della risorsa idrica.
Il Regolamento Urbanistico dovrà:
- - normare le attività compatibili con i vari gradi di vulnerabilità degli acquiferi del territorio comunale;
- - Fissare i criteri di ammissibilità riferiti ai seguenti tipi di intervento:
- a) Attività estrattive;
- b) Opere in sotterraneo;
- c) Realizzazione di collettori fognari e impianti di depurazione;
- d) Utilizzo in agricoltura di prodotti sparsi direttamente sul suolo;
- e) Impianti di zootecnia industriale;
- f) Realizzazione e ampliamento di discariche, impianti per lo stoccaggio e il trattamento di RSU e di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi;
- g) Impianti industriali ad elevata capacità inquinante.