Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 107 Sub-Sistema degli Elementi particolari

All'interno di questo Sub-Sistema si individuano quegli elementi infrastrutturali che per caratteristiche strutturali rientrano nelle categorie sopra riportate, che per caratteristiche funzionali, ambientali o situazioni di particolare criticità viaria, necessitano di ulteriori indirizzi e prescrizioni.

Si individuano le seguenti categorie:

  1. a - "percorso esterno" di notevole valore paesaggistico
    Viabilità a carattere di collegamento tra aree di notevole interesse storico-paesaggistico e punto di partenza d'itinerari collinari, diversificati secondo caratteristiche altimetriche, naturali e panoramiche. Il percorso comprende tratti d'ambiti ricadenti all'interno del sistema delle "Mura verdi".
    Si prevede l'accessibilità pubblica del tracciato in prospettiva di una sua valorizzazione turistico-ambientale ma con tutela dei valori storico-architettonici e d ambientali.
    L'adeguamento della carreggiata alla fruizione pedonale ciclabile ed equestre.
    Nei tratti dove il tracciato stradale acquisisce valore di viabilità storicizzata, valgono le norme relative alle Invarianti strutturali
  2. b - cintura verde stradale
    Percorso viario con funzione di collegamento verde, d'arredo stradale e di corridoio ambientale.
    Completa la "cintura delle mura verdi" collegandone le parti là dove non sussistono elementi morfologici e paesaggistici di rilievo.
    Disposte parallelamente all'asse stradale di riferimento, contengono almeno una corsia riservata ai pedoni ed una per i ciclisti, affiancate da superfici a prato o piantumate con alberi e cespugli.
    Si dimensionano in strisce di terreno di larghezza variabile, mediamente di 20, 30 ml., che secondo le circostanze locali possono ulteriormente essere allargate e contenere piccoli ambiti verdi attrezzati per la sosta ed il gioco.
    Si integra e relaziona alla viabilità di fruizione dell'ambiente agricolo e di valenza ambientale come i parchi fluviali;
  3. d - punti di criticità
    Si tratta di nodi, svincoli, tratti stradali che presentano elevata criticità e necessitano di uno studio approfondito per l'elaborazione di una soluzione ottimale.
    È consentita la ristrutturazione, l'ampliamento e la modifica anche sostanziale dell'attuale asse viario, secondo i seguenti criteri:
    • * garantire la fluidità del traffico veicolare;
    • * evitare interferenze con il traffico locale ed urbano;
    • * ridurre se non eliminare gli accessi diretti alla proprietà privata;
    • * le intersezioni stradali dovranno garantire i flussi principali ed essere a seconda del contesto in cui l'opera si inserisce di tipo a raso con rotatoria o su livelli sfalzati;
    • * si dovrà verificare l'inserimento e l'impatto ambientale, in particolare perseguire la salvaguardia delle caratteristiche storico-ambientali del luogo;
    • * dovranno essere utilizate tecniche di ingegneria ambientae che mitighino l'impatto dell'opera nel contesto ambientale e paesaggistico.
    Si individuano:
    1. d1 - "nodo della Vergine";
    2. d2 - "raccordo di Pistoia" con SS n64;
    3. d3 - "raccordo Signorino-Pontepetri" con "SS n64" e "SS n.66";
    4. d4 - intersezione tra "SS n64" e "Ferrovia Porrettana" (località Le Svolte).
    Sino alla definizione di un progetto di sistemazione definitiva, che elimini le cause determinanti la criticità del luogo, e delle disfunzioni del sistema, il Regolamento Urbanistico dovrà prescrivere misure di salvaguardia atte a non compromettere ulteriormente la situazione esistente.
  4. e - Impianti a rete
    Il Piano strutturale, al fine di razionalizzare l'impiego del sottosuolo per la realizzazione e gestione della rete di impianti tecnologici, nell'obiettivo di consentire la regolare agibilità del traffico ed evitare il disagio sia alla popolazione, che all'accesso alle strutture di servizio pubblico ed alle attività commerciali presenti, individua i tracciati stradali in ambito urbano nei quali dovrà essere razionalizzata la sistemazione nel sottosuolo degli impianti tecnologici.
    L'individuazione dei tracciati di rete costituisce Piano urbano generale dei servizi nel sottosuolo.
    Si applicano le disposizioni della Direttiva 3 marzo 1999 della Presidenza del consiglio dei ministri (Ministro dei lavori Pubblici, delegato per le aree urbane) e successive modifiche.
Ultima modifica 17.03.2022 - 11:11