Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 73 Sub-sistema della Città Murata

Comprende il Centro Storico cittadino delimitato dal tracciato delle mura urbane. Oltre a rappresentare il luogo custode della memoria storica della città, accoglie importanti funzioni amministrative direzionali e di servizio a scala territoriale. Si caratterizza in una zona centrale antica, corrispondente al perimetro della seconda cerchia muraria, per l'alta densità edilizia, caratterizzata da isolati compatti, storicamente consolidati e di alto pregio architettonico ed urbanistico; e da una seconda zona a più bassa densità edilizia, caratterizzata da ampi spazi ancora liberi (orti, giardini), in cui il tessuto storico, che presenta diversi aspetti di valore architettonico (complessi religiosi), è stato alterato nel corso dell'ultimo secolo da interventi, prevalentemente residenziali, che ne ha modificato i rapporti urbani.

Si prevede un'adeguata distribuzione delle funzioni, con particolare incentivazione alla funzione residenziale, in misura nettamente superiore alle altre funzioni presenti, che garantisca il riequilibrio del centro e sia compatibile con i caratteri architettonici ed urbanistici di edilizia storica.

La dotazioni di standard ed attrezzature per la funzione turistica tali che non la rendano concorrenziale con la residenziale.

È ammessa la presenza di servizi, attrezzature ed attività terziarie nonché piccoli laboratori artigianali, comunque in misura inferiore alla superficie residenziale.

Preliminarmente al Regolamento Urbanistico il Comune dovrà provvedere alla stesura di un apposito Piano di dettaglio per il Centro Storico.

Tale piano deve discendere dall'analisi storico - tipologica, sulla base della quale individuare il processo di formazione e trasformazione delle strutture edilizie, come si sono adattate e come a loro volta hanno condizionato la morfologia urbana. Caratteri dell'edilizia e relativa suddivisione dei lotti, uso degli spazi aperti pubblici e privati, che nel loro insieme danno luogo al contributo antropico alla forma urbana.

In particolare si dovrà:

  • * classificare il tessuto edilizio secondo i caratteri tipologici prevedendo gli interventi, appropriati per le diverse specifiche caratteristiche tipologiche, che possono essere di manutenzione, restauro, ristrutturazione, ripristino filologico, ripristino tipologico, controllato ampliamento e solo in determinate tipologie edilizie. Le funzioni ammesse sono residenza, attrezzature e servizi pubblici o privati, con attività sociali, assistenziali, culturali, ricreative, commerciali, ricettive, direzionali e produttive che non comportino inconvenienti per la residenza. Tenendo conto di un confronto equilibrato fra i requisiti maggiormente significativi dell'edilizia tradizionale e gli standards abitativi contemporanei, l'obiettivo è quello di creare le migliori condizioni per il riuso del patrimonio edilizio da parte della popolazione e delle attività tale da garantire uno scenario fisico di grande qualità culturale e potenzialità economica;
  • * individuare i rapporti funzionali fra le diverse parti del centro in modo da razionalizzare il sistema dei parcheggi e organizzare percorsi ciclabili e pedonali di collegamento che uniscano anche le aree edificate recenti esterne e i vari parchi e spazi pubblici;
  • * individuare le aree e gli edifici che presentano u degrado urbanistico ed edilizio per i quali prevedere piani di recupero di iniziativa pubblica o privata che puntino alla realizzazione di attrezzature pubbliche o di uso pubblico, residenze, attività ricettive, con la riqualificazione dei manufatti.

In prima analisi si possono indicare alcuni tipi edilizi che il Piano per il Centro Storico potrà precisare ulteriormente:

  • * Specialistico religioso: chiese, conventi e monasteri, oratori;
  • * Specialistico civile: palazzi per il governo e per la giustizia, caserme, fortificazioni e mura, ospedali, teatri, edifici per attività produttive con carattere di documento storico;
  • * Palazzo, con carattere nodale che condiziona il tessuto urbano o seriale inserito nello stesso;
  • * Palazzetto, di rifusione a due, o più interassi, mono o plurifamiliare;
  • * Residenziale di base;
  • * Modulare semplice: casa torre, casa a schiera monofamiliare con o senza bottega, con o senza corte, con varianti per la diversa disposizione delle scale;
  • * Modulare di fusione: casa a schiera a due o più interassi, mono o plurifamiliare, con o senza corte; in genere realizzati nel XIX° secolo.

La diversa appartenenza tipologica deve determinare gli interventi ammessi che sono di manutenzione, restauro, ristrutturazione (precisando sia il metodo sia la tipologia a essa ristrutturazione compatibile), ripristino filologico, ripristino tipologico, ampliamento che non può comunque superare una determinata percentuale della superficie utili esistente e gli usi compatibili.

Gli ampliamenti sono prevedibili per raggiungere standard abitativi accettabili, in rapporto con le regole storiche di crescita del tipo edilizio e con la posizione nel tessuto urbano. Ampliamenti valutabili edificio per edificio e unicamente nella tipologia modulare (semplice e di fusione).

L'obiettivo generale è quello di mantenere intatti i valori storico/formativi e di garantire l'organicità degli interventi nonché la morfologia consolidata e storicizzata. L'organicità è la coerenza fra la possibilità di vita e di fruizione dell'abitazione, gli aspetti strutturali e la leggibilità delle fasi di produzione edilizia e del diverso concetto di casa che si sovrappone nel tempo.

Particolare attenzione sarà posta anche al ripristino delle parti cromatiche e dell'arredo urbano riguardante le pavimentazioni stradali, l'illuminazione, la segnaletica pubblica e privata e le vetrine dei negozi (con l'individuazione delle botteghe storiche) nonché di tutte le componenti che determinano lo scenario fisico del Centro storico di Pistoia.

Gli interventi previsti dovranno favorire il recupero e conservazione del tessuto urbano e degli edifici esistenti. Nelle parti consolidate e riconoscibili nel netto storico di cui all'Atlante delle permanenze, si dovranno favorire il mantenimento delle condizioni esistenti, l'adeguamento alle nuove esigenze funzionali, il recupero e la conservazione dei manufatti. Nelle parti considerate incompatibili con il sub-sistema, o di alterazione urbanistica ed edilizia, si potrà operare con interventi di ristrutturazione urbanistica, favorendo l'uso residenziale ed il recupero di spazi aperti sia ad uso pubblico che privato.

Gli spazi aperti dovranno essere definiti attraverso un progetto dettagliato di suolo esteso a tutta l'area compresa dal perimetro delle mura, che definisca usi e materiali in particolare di piazze e strade.

Sono consentite le demolizioni di superfetazioni ed in quei casi in cui l'intervento edilizio è finalizzato al recupero di un contesto architettonico ed urbano di notevole pregio, o comunque in opere di miglioramento urbano per progetti all'interno di piani attuativi (Piano di Recupero).

Il Regolamento Urbanistico dovrà inoltre garantire l'accessibilità dei ai mezzi pubblici, limitare il traffico veicolare privato mediante creazione di parcheggi scambiatori Localizzazione e regolamentazione di aree pedonali e ciclabili; nonché garantire adeguate relazioni con i quartieri immediatamente esterni al perimetro della cerchia, il sistema delle mura verdi e tutto il territorio comunale in merito a funzioni servizi e infrastrutture.

Ultima modifica 17.03.2022 - 11:11