Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 35 Viabilità storica, sentieri e mulattiere, strade vicinali, poderali e ponti storici

La rete viaria minore è quasi integralmente costituita dai tracciati storici e rappresenta la rete capillare delle relazioni. Insieme ai canali e ai corsi d'acqua, ai crinali e alla morfologia, ai capisaldi del sistema insediativo, rappresenta la struttura profonda del territorio, completata poi dalla vegetazione e dalle sistemazioni agrarie.

Per questo rappresentano una risorsa essenziale del territorio, e gli interventi edilizi e le scelte di governo sotto il profilo urbanistico devono puntare alla tutela e alla valorizzazione dei tracciati esistenti.

Pertanto sono consentite le azioni che tendano a conservare e valorizzare l'attuale consistenza e dimensione dei tracciati.

L'allargamento eventuale delle sezioni stradali dovrà essere limitato e proporzionato all'esistente, evitando quando possibile demolizioni e rimozioni di manufatti tradizionali per il migliore inserimento paesaggistico.

Le viabilità storiche sono spesso arricchite da architetture significative come ponti storici e da opere d'arte o manufatti minori. Pertanto questi elementi, tra i quali si ricordano ponti storici, banchine laterali, cigli erbosi o modellati a secco, fossi, canalette di scolo, muretti di delimitazione e protezione, muri di sostegno, gradoni e scalini in pietra, devono essere riconosciuti, tutelati e recuperati.

Quando i viali poderali e le strade vicinali presentano alberature laterali costituite da filari, alberi da frutto, viti o ulivi devono essere mantenute o promosse azioni per il restauro paesaggistico se necessario.

La tutela della viabilità e dei manufatti deve essere finalizzata non solo alla conservazione dell'oggetto fisico in quanto tale, ma anche alla sua valorizzazione. Pertanto, si prevedono azioni non solo di manutenzione con l'uso dove necessario di tecniche costruttive e materiali tradizionali, ma anche provvedimenti per la valorizzazione e la promozione a scopo turistico e ricreativo, con la organizzazione di percorsi storico-culturali, paesaggistici e panoramici, legati al tempo libero.

La realizzazione di nuovi tracciati stradali è in generale da evitare, mentre da recuperare è la rete degli antichi percorsi, soprattutto di alta collina e di montagna, che collegava trasversalmente le valli nelle quali si conforma il territorio.

Ultima modifica 17.03.2022 - 11:11