Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 29 Le aree agricole di valenza ambientale e paesaggistica di pianura con l'assetto poderale di impianto storico, la struttura geometrica dei coltivi, le sistemazioni tradizionali

Sono parti di territorio agricolo di pianura nelle quali si pratica un'agricoltura più tradizionale, dove gli aspetti produttivi riescono a coniugarsi con il mantenimento delle forme paesaggistiche originarie.

Ne sono l'esempio i campi rettangolari con grandi fossati di testata, spesso ai lati di una via campestre, fosse di scolo in verticale, delimitate dalle prode, con alberi monumentali, viti, alberi da frutto, gelsi, che erano i sostegni delle viti un tempo sistemate a festoni.

L'insediamento è costituito soprattutto da case coloniche, con annessi agricoli, isolate nel podere e da una viabilità poderale e vicinale tortuosa che segue la divisione dei terreni.

In questi contesti l'importanza del presidio ambientale e del paesaggio, dovrebbe prevalere su alcuni aspetti agricoli produttivi, privilegiando la conservazione dell'assetto poderale tradizionale, della vegetazione "tipica", dell'uso dei suoli compatibile con le aree agricole di valenza ambientale.

Gli interventi necessari per il mantenimento della struttura agraria preesistente possono essere ricondotti a:

  • * la salvaguardia e tutela degli elementi significativi dell'ambiente quali siepi, fossi e canalette di scolo, formazioni lineari arboree ed arbustive non colturali e colturali (viti, frutti, gelsi, olmi, ulivi, ecc.), individui arborei di carattere monumentale, viabilità minore, rete scolante principale e secondaria
  • * la promozione di attività integrative del reddito, quali ad esempio l'agriturismo, per il quale è necessario indicare ed organizzare, nell'ambito di piani e progetti attuativi, gli elementi di attrattiva (come specifici circuiti turistico-ambientali, ciclabili, pedonali, equestri e carrabili), valorizzando ed utilizzando la struttura storica prima citata, attraverso interventi di manutenzione e recupero.
  • * la tutela e la valorizzazione del patrimonio edilizio rurale, anche attraverso il riuso abitativo o turistico ricettivo, sviluppando una disciplina puntuale che conservi caratteri tipologici e architettonici e consenta gli adeguamenti, gli ampliamenti, i cambi di destinazione compatibili e gli interventi necessari per rispondere agli obiettivi precedenti (così come specificato all'Art.34 delle presenti norme).

Le sistemazioni agrarie di collina quali muri a retta, ciglionamenti, terrazzamenti e le colture agrarie tradizionali, come i vigneti, i frutteti e gli oliveti

Le sistemazioni agrarie e le colture arboree tradizionali caratterizzano le aree collinari e in parte montane producendo un paesaggio di grande qualità e valenza ambientale. Formano un tipico disegno e una trama costituita dall'alternarsi di strisce coltivate parallele, ordinate secondo filari, che segnano anche l'andamento altimetrico del terreno.

I muri in pietra si trovano prevalentemente nei versanti con pendenze più sviluppate, laddove le pendenze sono più dolci si trovano soprattutto i ciglioni erbosi.

Devono essere quindi perseguiti tutti quegli interventi rivolti alla manutenzione e salvaguardia delle sistemazioni agrarie e degli elementi qualificanti il paesaggio qualiciglionamenti e terrazzamenti con le opere in pietra e idrauliche, le alberature, siepi e macchie, le coltivazioni tradizionali, le vie poderali, anche mediante l'elaborazione di politiche in grado di integrare diversi settori di attività per rendere economicamente più sostenibile la manutenzione del paesaggio di collina, di fronte alla modifiche socio-culturali recenti.

Il Regolamento Urbanistico recepisce e sviluppa con proposte specifiche tali indicazioni, in particolare prevedendo:

  • * l'elaborazione di un quadro conoscitivo che recuperi la conoscenza delle tecniche tradizionali, soprattutto per la struttura e la composizione dei muri a secco, della loro funzionalità in particolare in relazione all'assetto idraulico, e la conseguente formazione di un bilancio di costi e benefici sulla base del quale costruire un sistema di regole per indirizzare gli interventi e realizzare un sistema di finanziamenti, particolari regimi fiscali (ICI, Oneri di concessione, tassa dei rifiuti o altri) o di aiuti connessi con i Regolamenti europei, per chi intervenga con funzioni di presidio paesaggistico;
  • * l'elaborazione di una disciplina che garantisca la tutela delle colture tradizionali, tenendo tuttavia conto di quelle trasformazioni che si rendono indispensabili.
Ultima modifica 17.03.2022 - 11:11