Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 6 Zonazioni di pericolosità per fattori geologici

In relazione alla Deliberazione Consiglio Regione Toscana n.94 del 12 febbraio 1985: "Indagini Geologico Tecniche di supporto alla pianificazione urbanistica", e della Deliberazione Consiglio Regione Toscana n. 12 del 25/01/2000, "Approvazione del Piano di Indirizzo Territoriale - Art. 7, L.R. 16 gennaio 1995, n. 5", il territorio comunale è stato zonizzato in classi di pericolosità che tengono conto dei parametri geomorfologici, idrogeologici, litologici, riportate nella Tav.14 - Carta della Pericolosità per fattori Geologici.

Per l'intero territorio del Comune di Pistoia valgono le seguenti classi:

  1. - CLASSE 1 - PERICOLOSITÀ IRRILEVANTE - Descrive aree in cui sono assenti limitazioni derivanti da caratteristiche geologico-tecniche e morfologiche e non si ritengono probabili fenomeni di amplificazione indotta dalla sollecitazione sismica.
  2. - CLASSE 2 - PERICOLOSITÀ BASSA - Fanno parte di questa classe tutte quelle aree caratterizzate da situazioni geologico-tecniche apparentemente stabili sulle quale permangono tuttavia dubbi che saranno chiariti a livello di indagine geognostica di supporto alla progettazione edilizia.
  3. - CLASSE 3 - PERICOLOSITÀ MEDIA - Ne fanno parte le aree nelle quali non sono presenti fenomeni attivi, tuttavia le condizioni geologico-tecniche e morfologiche del sito sono tali da far ritenere che esso si trovi al limite dell'equilibrio, e/o può essere interessato da fenomeni di amplificazione della sollecitazione sismica o di liquefazione. In queste aree ogni intervento edilizio è limitato e le indagini di approfondimento dovranno essere condotte a livello di area nel suo complesso, sono inoltre da prevedersi interventi di bonifica e miglioramento dei terreni e/o l'adozione di tecniche di fondazione di un certo impegno.
  4. - CLASSE 4 - PERICOLOSITÀ ELEVATA - In questa classe ricadono aree interessate da fenomeni di dissesto attivi e/o quiescenti o fenomeni di elevata amplificazione della sollecitazione sismica e liquefazione dei terreni, in particolare: zone in frana, zone caratterizzate da forte erosione, depositi detritici, che presentano indizi di instabilità diffusa direttamente collegabili con la acclività del versante e con gli aspetti litologici e strutturali del substrato.
Ultima modifica 17.03.2022 - 11:11