Disciplina del Piano Strutturale 2019


Art.36 Il Territorio rurale

1. Il territorio rurale, ai sensi dell'Art. 64 della LR 65/2014, è costituito dalle aree agricole e forestali, dai nuclei ed insediamenti rurali, dalle aree ad elevato grado di naturalità, e dalle ulteriori aree che, pur ospitando funzioni non agricole, non costituiscono territorio urbanizzato.

2. Il PS detta indirizzi, al Piano Operativo ed ai successivi atti di governo del territorio per la disciplina del territorio rurale, sulla base della disciplina statutaria, in particolare gli artt.10, 11, 13 e 21 e degli obiettivi generali e strategici, sia di livello sovracomunale che di livello comunale.

3. Il territorio rurale, comprende i seguenti ambiti:

  • - Ambito dei Faggi di Javello (A1)
  • - Ambito del Monteferrato (A2)
  • - Ambito della collina boscata (A3)
  • - Ambito della collina urbana (A4)
  • - Ambito della piana agricola (A5)
  • - Ambito dell'Agna e dell'ortoflorovivaismo (A6)

riconosciuti come ambiti di paesaggio locale, all'art 21 delle presenti NTA.

4. Ambiti con funzioni prevalentemente ecosistemiche

4.1. Gli ambiti A1, A2 e A3, che comprendono aree naturali caratterizzate in prevalenza da boschi, praterie, pascoli, arbusteti, aree ripariali e aree umide, vengono riconosciuti dal PS come Ambiti con funzioni prevalentemente ecosistemiche; per tali ambiti vengono di seguito riportati gli Indirizzi per le politiche territoriali, riferite all'intero territorio comunale.

4.2. La strategia definita dal PS per gli Ambiti con funzioni prevalentemente ecosistemiche, è volta a recuperare relazioni di coerenza tra le componenti fisiche, naturali e antropiche che determinano la struttura e la funzionalità ecologica del territorio comunale, favorendo la conservazione, lo sviluppo e la differenziazione degli elementi naturali (biodiversità), nonché la conservazione, il potenziamento o il ripristino delle relazioni ambientali (connettività).

Essa trova specifica definizione nella disciplina relativa alle singole UTOE.

4.3 Gli obiettivi strategici di riferimento, che sono recepiti dalle politiche di settore dell'Amministrazione Comunale e dal PO, anche attraverso incentivi e specifiche disposizioni inerenti le trasformazioni territoriali (PA, piani aziendali, ecc.), sono i seguenti:

  1. a. Tutela della biodiversità, da perseguire:
    • - qualificando il sistema forestale, attraverso il contrasto alla diffusione delle specie forestali alloctone, l'avviamento all'alto fusto o il miglioramento dei boschi cedui in base ai principi della gestione forestale sostenibile;
    • - conservando e qualificando i sistemi naturali e seminaturali, che costituiscono i principali serbatoi di naturalità, con particolare riferimento a: il crinale boscato di Javello, le aree ofiolitiche del Monteferrato; il reticolo idrografico e le relative sponde; la vegetazione ripariale e le casse di espansione. Il PO recepisce e sviluppa le politiche di tutela per la biodiversità delineate dal PTC.
    • - completando le connessioni ecologiche lungo l'Agna e lungo il Bagnolo che diventano anche elementi per la fruizione del territorio,
    • - individuando le emergenze vegetazionali presenti e sottoponendole a specifiche norme di tutela attiva, mediante la definizione della disciplina per la cura, il mantenimento, la piantumazione degli elementi mancanti e la loro eventuale diffusione.
    • - promuovendo una disciplina che preveda interventi di difesa attiva e la ricostituzione delle sistemazioni agrarie collinari tradizionali
    • - garantendo sostegno all'agricoltura biologica e all'incremento della diversità ambientale nelle aree agricole (siepi, alberature, fasce di rispetto delle siepi, ripristino di sistemazioni idrauliche storiche);
  2. b. Potenziamento della connettività ambientale, da perseguire:
    • - conservando e qualificando le principali reti ecologiche comunali e sovracomunali (in particolare il corridoio fluviale dell'Agna e la matrice boscata di connessione, costituita dalle aree ofiolitiche del Monteferrato e dall'area boscata collinare);
    • - conservando e qualificando il reticolo idrografico minore che unisce la parte collinare con le aree di pianura;
    • - creando sistemi reticolari del verde urbano articolati e continui, costituiti da aree pubbliche e private, attenti alla diversificazione ambientale e connessi al territorio rurale nonché, ove presenti, alle rive fluviali;
    • - contenendo la frammentazione ambientale prodotta dalle infrastrutture della mobilità della pianura attraverso il mantenimento (o l'incremento) dei passaggi trasversali (corsi d'acqua minori e relative rive; spazi aperti; aree agricole ubicate a monte e a valle delle infrastrutture, ecc.);
    • - riducendo il consumo di suolo e migliorando i livelli di permeabilità ecologica della pianura.
  3. c. Tutela ed incremento della qualità ambientale, da perseguire:
    • - prevedendo specifiche misure di qualità ambientale riguardanti: permeabilità dei suoli, verde e connettività ecologica, risparmio energetico, fonti energetiche rinnovabili, inquinamento acustico, inquinamento del suolo e del sottosuolo, inquinamento elettromagnetico;
    • - migliorando la gestione dei rifiuti, riducendone la produzione e potenziando e ottimizzando i sistemi di raccolta differenziata e prevedendo adeguate attrezzature di servizio;
    • - potenziando le reti di depurazione delle acque di scarico e il controllo e la mitigazione degli inquinamenti: promuovendo un progetto complessivo di miglioramento della qualità delle acque, attraverso interventi sistematici di separazione tra acque nere e meteoriche, miglioramento degli standard di depurazione del complesso del Calice, prevedendo misure per la riduzione dei consumi idrici e il riutilizzo delle acque depurate e meteoriche;
    • - individuando di idonea disciplina per il controllo dello sfruttamento della risorsa acqua, che ne promuova il corretto uso, incentivando il ricorso a metodi e dispositivi tesi al risparmio idrico, alla raccolta e all'impiego delle acque meteoriche, al reimpiego delle acque reflue, alla valorizzazione del reticolo idrografico superficiale;
    • - realizzando gli interventi previsti nel Piano di azione comunale per la riduzione dell'inquinamento dell'aria, con incentivi al fine di ridurre l'emissione di PM10;
    • - incentivando la sostituzione delle coperture in amianto nei tessuti insediativi;
    • - predisponendo un Piano comunale di illuminazione pubblica, per favorire il risparmio energetico ed abbattere l'inquinamento luminoso, tutelando al contempo, soprattutto nel territorio rurale, la fauna selvatica e la qualità del paesaggio.

5. Ambiti con funzioni prevalentemente agricole

5.1 Gli ambiti A4, A5 e A6, che comprendono aree in prevalenza caratterizzate da attività rurali, vengono riconosciuti dal PS come Ambiti con funzioni prevalentemente agricole; per tali ambiti vengono di seguito riportati gli Indirizzi per le politiche territoriali, riferite all'intero territorio comunale.

5.2 La strategia definita dal PS per gli Ambiti con funzioni prevalentemente agricole, è volta a promuovere una moderna ruralità polifunzionale incentrata sulle attività agricole e sulle relative attività connesse, riconosciute come strategiche per garantire il presidio del territorio, la fornitura di prodotti di qualità e l'evoluzione qualitativa del paesaggio: a tale fine viene favorito il radicamento territoriale degli operatori agricoli, lo sviluppo di attività economiche di nicchia, l'integrazione dell'agricoltura con altre attività economiche locali.

5.3 Gli obiettivi strategici di riferimento, che sono recepiti dalle politiche di settore dell'Amministrazione Comunale e dal PO, anche attraverso incentivi e specifiche disposizioni di carattere urbanistico, sono i seguenti:

  • - Salvaguardare e valorizzare le risorse storiche, artistiche, architettoniche, paesaggistiche e naturalistiche che caratterizzano il paesaggio e concorrono alla definizione di una identità evolutiva del territorio comunale;
  • - Disciplinare l'uso e la trasformazione del patrimonio edilizio rurale (manufatti edilizi e spazi scoperti) nel rispetto dei caratteri tipologici e costruttivi tradizionali e preservandone le specifiche caratteristiche morfologiche nei rapporti col territorio circostante;
  • - Tutelare e valorizzare la maglia stradale storica, anche per favorire l'organizzazione di una rete di percorsi pedonali, ciclabili ed equestri in grado di collegare i siti di pregio ambientale e storico e per la promozione della valenza panoramica e paesaggistica dei tracciati viari.
  • - Salvaguardare e riqualificare paesaggisticamente le visuali e i percorsi panoramici mediante la conservazione dei rapporti visivi e dei coni visuali esistenti
  • - Perseguire la difesa del suolo, incentivando il recupero e la rifunzionalizzazione delle sistemazioni idraulico agrarie ovvero attraverso l'utilizzo di nuove tecniche che assicurino la raccolta e l'allontanamento delle acque di pioggia;
  • - Mitigare le condizioni di rischio idraulico, attraverso il contenimento dell'impermeabilizzazione del suolo, la manutenzione dei corsi d'acqua e delle opere idrauliche
  • - Sviluppare l'agricoltura polifunzionale, quale perno di una moderna ruralità polifunzionale integrata, con attività connesse capaci di integrare il reddito agricolo e di introdurre innovazioni nel territorio rurale. Tali attività comprendono l'agriturismo, la trasformazione dei prodotti agricoli a prevalente provenienza aziendale (cantine, frantoi e simili), la lavorazione, la promozione e la degustazione di prodotti agricoli aziendali, la vendita diretta dei prodotti agricoli a prevalente provenienza aziendale, di allevamento, i servizi di supporto all'agricoltura, la manutenzione ambientale;
  • - Favorire le attività agricole produttive garantendo la sostenibilità ambientale delle trasformazioni morfologiche e delle utilizzazioni di risorse naturali ad esse connesse, dando particolare particolare sostegno agli ordinamenti colturali tipici locali, all'arricchimento del mosaico colturale, al potenziamento delle superfici prative seminaturali e delle formazioni lineari, arboree e arbustive;
  • - Promuovere l'agricoltura professionale quale fonte di prodotti destinati ai mercati interni ed esterni, con capacità di promuovere l'immagine del territorio comunale, legando la qualità del prodotto alla qualità del territorio e del paesaggio.
  • - Promuovere l'agricoltura semiprofessionale e amatoriale quale fonte di prodotti destinati prevalentemente ai mercati locali, utilizzati per l'autoconsumo.
  • - Valorizzare il territorio rurale quale luogo qualificato per il turismo extralberghiero e della ricettività diffusa, dell'escursionismo culturale ed enogastronomico, delle attività all'aria aperta, della didattica, della formazione, delle attività sociali ed economiche compatibili con la conformazione paesaggistica del territorio, ad alta qualità di prodotto e a basso consumo di suolo;
  • - Creare un sistema ricettivo-ricreativo tale da consentire una fruizione dell'area collinare e delle sue risorse che non sia lesiva dell'ambiente, sia attraverso l'individuazione di aree e percorsi che consentano di fruire del verde del Monteferrato, sia attraverso l'individuazione di una serie di immobili che svolgano funzioni pubbliche o di uso pubblico, sia consentendo strutture ricettive che rifunzionalizzino gli edifici esistenti;
  • - La riqualificazione della aree degradate individuate nella Tav.QC05 che riguardano aree con la presenza di cantieri edili, aree estremamente parcellizzate destinate a orti poste in contesti paesaggistici di valore, le aree da bonificare;

5.4. Indirizzi del PS

Sono indirizzi del PS per i successivi atti di governo del territorio ed in primo luogo per il PO:

  • - dettare una specifica disciplina relativa al recupero dei centri e nuclei storici e i loro ambiti di pertinenza definendo gli interventi compatibili con la salvaguardia dei valori paesaggistici ed ambientali;
  • - tutelare gli intorni territoriali delle emergenze storiche architettoniche isolate e delle ville-fattoria, per garantire la salvaguardia delle sistemazioni monumentali e paesaggistiche delle aree pertinenziali ed agricole ad essi connesse;
  • - individuare e definire una specifica disciplina per il recupero delle architetture rurali di rilevante interesse che garantisca anche il recupero dell'intorno ambientale di tali edifici;
  • - individuare e definire specifica disciplina riguardante gli interventi ammissibili sulla viabilità storica o di interesse panoramico che ne tuteli il tracciato, le opere ad esso complementari.
  • - preservare e adeguare la rete dei percorsi escursionistici e dei sentieri, nonché le vie che attraversano l'area collinare fino ai crinali, rafforzando le connessioni con le aree di pianura.
  • - conservare i rapporti visivi storicamente consolidati ed i coni di visuale, assicurare la fruibilità del panorama e la rimozione o mitigazione dei fattori di degrado visivo proteggendo in particolare gli elementi della percezione del paesaggio individuati nella Tav.QP01 - Patrimonio territoriale. Il PO dovrà prevedere apposita disciplina che tuteli le vedute esistenti;
  • - definire gli interventi, anche di bioingegneria, per il riassetto ed il riequilibrio idrogeologico ed il consolidamento dei versanti instabili, il ripristino dei canali di drenaggio delle acque, la conservazione e la manutenzione delle sistemazioni idraulico agrarie della collina arborata;
  • - definire una disciplina del territorio rurale che agevoli, compatibilmente con le norme sovraordinate, le attività produttive delle aziende agricole e le relative procedure autorizzative e che tenga conto dell'articolazione del territorio in ambiti di paesaggio locali di cui all'Art. 21. e dei morfotipi rurali di cui all'Art. 13. Le attività agricolo-forestali e le attività connesse all'agricoltura e all'allevamento, sia se esercitate in forma professionale o semiprofessionale, sia se esercitate in forma amatoriale, saranno assunte quali attività primarie per il presidio territoriale, la funzionalità ambientale e la riproduzione qualitativa del paesaggio; esse concorrono alla caratterizzazione economica e sociale del territorio comunale.
  • - promuovere i patti di filiera per favorire l'utilizzo dei prodotti agricoli locali di qualità negli esercizi di ristoro, nelle mense scolastiche e nelle mense aziendali del territorio comunale e nel territorio dei comuni contermini;
  • - definire una disciplina per il riuso del patrimonio edilizio esistente, che consenta l'insediamento di attività di tipo ricettivo e ricreativo, e per lo sviluppo di attività turistiche nel territorio;
  • - prevedere apposita disciplina per i cantieri edili presenti in territorio rurale che assicuri la mitigazione degli impatti sul paesaggio e adeguate misure di riqualificazione ambientale;
  • - prevedere apposita disciplina riguardante le aree rurali fortemente parcellizzate oppure demandare ad un apposito regolamento d'uso la pianificazione di queste aree soggette ad interventi di riqualificazione, per ciascuna delle quali dovrà essere elaborato uno schema di sistemazione complessiva della zona;
  • - individuare, in conformità con quanto indicato nei successivo paragrafo relativo ai "progetti prioritari di recupero paesaggistico - ambientale", le aree agricole periurbane, definendo le attività con esse compatibili e gli interventi ammissibili a sostegno di una agricoltura sociale e di prossimità, fortemente integrata con la residenza urbana e rurale.

6. La disciplina degli ambiti del territorio rurale, le perimetrazioni dei quali saranno definite dal PO, costituisce quadro di riferimento per l'elaborazione e definizione dei successivi atti di governo del territorio ed in primo luogo per il PO, e non ha valore conformativo del regime dei suoli.

7. Il PS individua i seguenti Progetti prioritari di recupero paesaggistico-ambientale che interessano prevalentemente il territorio rurale e che sono indicati nella Tav.QP05:

  • - il progetto del Parco dell'Agna, mediante la riqualificazione e valorizzazione del corso del torrente omonimo;
  • - la riqualificazione dei corridoi ecologici fluviali;
  • - la rete delle connessioni verdi e degli spazi pubblici;
  • - la realizzazione di una rete turistico-ricettiva a Bagnolo.

7.1. Il progetto del Parco dell'Agna

Riguarda uno degli obiettivi strategici principali del PS, e consiste in un progetto di riqualificazione dell'ambito dell'Agna che tratta gli argini del torrente e le aree agricole limitrofe quali ambiti per la sperimentazione di politiche territoriali sostenibili nella prospettiva di realizzare un parco fluviale di congiunzione tra i comuni di Montale, Agliana e Montemurlo.

Il PO dovrà:

  • - definire il perimetro di un progetto integrato, d'intesa con il Comune di Montale,dell'ambito fluviale dell'Agna finalizzato a trovare soluzioni per migliorare i collegamenti esistenti.
  • - prevedere le modalità di connessione con Agliana mediante l'utilizzo dei percorsi esistenti intorno al Calice;
  • - definire un sistema di percorsi pedonali e ciclabili capaci di garantire una fruizione delle aree di pertinenza del corso d'acqua e il collegamento fra il sistema di attrezzature e servizi delle aree urbane che si attestano sul corso del torrente.

7.2. La riqualificazione dei corridoi ecologici fluviali

Interessa in primo luogo il corso dei torrenti Agna e Bagnolo, ma anche i corsi d'acqua minori che attraversano il territorio di Montemurlo. La riqualificazione è strettamente connessa all'individuazione dei contesti fluviali, ai progetti per la mitigazione del rischio idraulico, all'innalzamento della qualità ecosistemica del territorio ed alla realizzazione di una rete di percorsi e connessioni verdi capaci di valorizzarne la funzione ecologica e di favorirne la fruizione naturalistica.

I tre fossi (Stregale, Funandola e Meldancione) con le relative casse d'espansione caratterizzano paesaggisticamente l'intero ambito, delimitato ad est dalle aree ancora libere lungo il Bagnolo, e svolgono un ruolo strategico per la ricucitura dei tre centri e la formazione di un demanio pubblico di fruizione del territorio agricolo.

I tratti dei fossi Stregale, Funandola e Merdancione devono essere riqualificati e inquadrati all'interno di un sistema integrato e continuo del verde urbano.

7.3. La rete delle connessioni verdi e degli spazi pubblici

Alle aree agricole della Piana e alla rete di connessioni che la attraversano, il PS affida la funzione di struttura di collegamento tra i centri abitati e di sistema funzionale per la creazione del "progetto degli spazi pubblici". A questo progetto è affidata la funzione di struttura di connessione degli abitati con i sistemi ambientali e di rete di socializzazione dei cittadini, tramite la fruizione dei servizi e degli spazi verdi urbani ed ambientali.

L'ambito della Piana agricola è concepito come il cuore del sistema che rende accessibili l'area di salvaguardia ambientale del Monteferrato e il futuro parco dell'Agna, dai tre centri abitati del Comune.

La rete delle connessioni è costituita da:

  • - Il sistema degli argini dei corsi d'acqua e delle casse di espansione
  • - il sistema delle strade vicinali e comunali storiche, che consentano la fruizione delle aree agricole della piana e della collina
  • - l'asse di collegamento con "casa cave" che congiunge aree ricettive e didattico ricettive dell'area Protetta
  • - il completamento dell'asse del parco della piana incentrato sulla via selvavecchia come percorso di connessione tra Oste, Montemurlo ed il colle di Rocca.

Oltre alle connessioni verdi riguardanti i collegamenti tra abitati ed aree extra-urbane, si prevede che anche nell'area industriale vengano assicurate la dotazione e la continuità del verde urbano e del verde di connessione ecologica; tale attenzione dovrà essere posta anche ai collegamenti tra gli abitati e le zone commerciali che si sono formate dal 2003 ad oggi, in modo particolare a Bagnolo.

7.4. La realizzazione di una rete turistico-ricettiva a Bagnolo

Riguarda la creazione di un sistema turistico - ricettivo, in attuazione delle strategie di livello sovracomunale descritte all'Art. 32, nella zona posta ad ovest di Bagnolo, interessata dalla presenza di un notevole patrimonio storico-culturale.

La favorevole posizione dell'area, ben collegata da una serie di percorsi che la mettono in comunicazione con altre attività ben insediate (maneggi, impianti sportivi, che bene si relazionano con una struttura ricettiva), e la presenza di importanti edifici e complessi di alto valore storico architettonico, rappresentano sicuramente condizioni favorevoli per lo sviluppo di attività a carattere turistico-ricettivo in questa zona.

Oltre a costituire una possibile nuova attività economica, la funzione ricettiva appare appropriata per il recupero di due importanti complessi edilizi presenti nell'ambito, Villa del Parugiano e Podere il Vivaio, che, in linea con gli obiettivi del nuovo PS, potranno garantire la valorizzazione di una delle zone più attrattive del territorio comunale, l'area delle ville storiche montemurlesi.

8. Il PO dà coerente attuazione alle indicazioni del PS relative agli interventi di recupero sopraindicati, commisurandoli all'arco temporale di validità del piano ed attivando le iniziative e gli accordi, anche di livello sovracomunale, necessari alla loro realizzazione.

9. Il PO può inoltre definire e prevedere ulteriori interventi di recupero paesaggistico-ambientale aventi analoghe caratteristiche utilizzando e sviluppando anche i contenuti del programma di paesaggio previsto dai previgenti strumenti urbanistici.

Ultimo aggiornamento 25 Gennaio 2021