Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale


Art. 8 Sistemi funzionali e obiettivi di sviluppo sostenibile

Nei commi seguenti vengono indicate le valutazioni di tipo strategico e le compatibilità dei processi di sviluppo delle risorse esistenti, previste nella pianificazione vigente e nell'ambito di progetti speciali indicati nei sistemi funzionali indicati nei commi successivi.

1. Considerate le previsioni di crescita del patrimonio territoriale, contenute nella vigente strumentazione urbanistica del Comune di Loro, della disciplina urbanistica del Piano di Indirizzo Territoriale Regionale e degli atti regionali di riferimento in essi contenuti, e della disciplina urbanistica del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Arezzo, si ritiene che nel periodo medio-lungo, indicato come tempo di validità del Piano Strutturale nel precedente art. 2, non si presenteranno fenomeni di sostanziale cambiamento territoriale, come quelli che si sono avuti a partire dagli anni cinquanta

2. La crescita vale soprattutto per la risorsa insediativa - residenziale e produttiva -, la cui espansione rappresenta il fenomeno più evidente di trasformazione territoriale.

Fatta salva la fisiologica evoluzione delle risorsa stessa, come di qualsiasi altra risorsa, consistente in opere di saturazione e sostituzione, soggette alle discipline di cui ai seguenti Titoli II - vincoli e limiti d'uso delle risorse - IV - sistemi e sub - sistemi territoriali - oltre che alle regole di luogo di cui al Titolo II, l'attuale strumentazione urbanistica recuperata dal P.S. assorbe buona parte della crescita della risorsa abitativa e produttiva. Per il settore turistico il P.R.G. vigente non presenta margini per favorire un processo di sviluppo sostenibile e valorizzazione del territorio lorese.

3. L'obiettivo strategico generale coincide con il rafforzamento della struttura del territorio comunale e deve lasciar spazio ad un programma di adeguamento temporale alla contemporaneità, basato sulla riqualificazione e adeguamento delle risorse, la migliore qualità della vita, la creazione di opportunità di crescita culturale, sociale e economica per la collettività, lo sviluppo di innovazioni produttive e imprenditoriali, una migliore mobilità all'interno del territorio comunale e verso il Valdarno, la dotazione di servizi e attrezzature adeguati alle attuali domande sociali, la tutela delle risorse naturali e delle identità proiettati verso il sistema del Valdarno con funzioni ricreative, sportive, ditattiche e culturali, la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico.

Nei seguenti commi si evidenziano alcuni Progetti Speciali, rispondenti a quella strategia di qualità abitativa verso la quale il Comune di Loro si vuole muovere. Si tratta di proposte presentate sinteticamente, che andranno sviluppate e approfondite da iniziative pubbliche e private.

4. Sono parti integranti dell'obiettivo strategico generale di valorizzazione e sviluppo sostenibile l'insieme di risorse che possono favorire e valorizzare il ruolo del Comune di Loro nel sistema diffuso del Valdarno.

Il Piano Strutturale individua sottosistemi funzionali con la previsione di parchi tematici per alcuni parti del territorio dove coesistono aspetti ambientali, paesaggistici, storico-culturali capaci di favorire la crescita del Comune in un quadro di riferimento sovracomunale.

I sottosistemi che il P.S. individua con i parchi tematici sono qui di seguito elencati:

  1. a) sistema funzionale della Sette Ponti con il Parco agrario di eredità culturale che salda in un unico insieme le colline dell'oliveto terrazzato con le zone relitte nelle parti pedemontane e montane dove permangono i caratteri delle coltivazioni terrazzate;
  2. b) il sistema funzionale ed il Parco storico-paesaggistico dei castelli e dei percorsi storici;
  3. c) il sistema funzionale del Ciuffenna e dell'Agna con il Parco dei mulini e dell'acquacil sistema del museo diffuso di arte contemporanea con il centro di promozione artistica Venturino Venturi.

L'Amministrazione Comunale, con il Regolamento Urbanistico, preciserà i contenuti dei progetti di Parco sopra indicati, favorendo, per la loro attuazione, il concorso di risorse pubbliche e private, che potranno essere orientate verso il recupero di edifici da destinare a nuove strutture ricettive e a funzioni capaci di valorizzare e promuovere i progetti di parco indicati dando forza ad un settore (turistico) in forte crescita quantitativa e qualitativa. I luoghi di interesse turistico e storico-culturale saranno collegati da una maglia di percorsi storico-paesistici che si fonda sul recupero dei tracciati, con un intreccio che si estende anche ai comuni limitrofi. L'ordito dei parchi e dei percorsi potranno essere le basi su cui costruire e anche promuovere progetti e iniziative culturali che possono concorrere a valorizzare i centri storici minori, i monumenti e le risorse culturali, le tradizioni, le lavorazioni e produzioni tipiche come quelle della pietra e dell'olio.

5. Le attività produttive artigianali e industriali costituiscono un settore non trascurabile per l'economia di Loro Ciuffenna anche se non trainante e rappresentative.

Attualmente, per alcune attività, si assiste ad una sostituzione della funzione produttiva in quella residenziale. Il processo di sostituzione, previsto dal vigente strumento urbanistico, dovrà essere monitorato e controllato dal Comune e più dettagliatamente dal Regolamento Urbanistico, in modo che la trasformazione del tessuto urbano dia luogo ad un effettivo miglioramento della risorsa insediativa in termini di qualità dello spazio costruito e dei servizi.

Il Piano Strutturale conferma la localizzazione e l'estensione delle zone industriali così come indicato nella tavola dello stato di attuazione del P.R.G. a cui ci si riferisce (tav. 12); anche queste costituiscono un limite alla crescita, considerata la strategia comunale che evita l'ulteriore consumo di suolo dovuto per espansioni insediative di tipo produttivo. Il territorio comunale, peraltro, per evidenti aspetti ambientali e paesaggistici, non è in grado di sostenere nuovi consistenti insediamenti; le esigenze, anche in questo campo, saranno soddisfatte dal riuso e dalla riorganizzazione della risorsa insediativa, compresi gli interventi di saturazione e di completamento.

6. Gli obiettivi di ammodernamento e di perseguimento di un livello qualitativo migliore valgono anche per le funzioni commerciali.

In questo caso il P.S. individua nella specializzazione dei servizi al dettaglio e nelle azioni tese al loro rafforzamento nella struttura insediativa, la possibilità di garantire un servizio di qualità capace, in contrapposizione ai centri commerciali delle aree forti, di mantenere una efficace rete di relazione all'interno dei tessuti urbani consolidati e di futura espansione.

7 La tutela del territorio aperto è posta dal presente Piano sia in relazione allo sviluppo agricolo sia in rapporto alla conservazione del paesaggio agrario nelle sue parti più significative, coltivate e naturali senza trascurare il rapporto con le aree urbanizzate di fondovalle.

Il P.S. non trascura anche la funzione di regimazione e tutela idro-geomorfologica che esso svolge sulle parti di territorio interessato per l'area del Valdarno.

Considerato che:

  • - l'assetto idro-geo-morfologico, fondato sull'equlibrio tra costruito e territorio aperto, presenta parti di rottura nelle parti non più presidiate e difese;
  • - le prospettive di uno sviluppo turistico sempre più diffuso;
  • - le richieste di una società sempre più orientata alla ricerca della qualità piuttosto che alla quantità fanno del territorio aperto il luogo della salvaguardia per la tutela delle condizioni di benessere a cui oggi aspira la società.

Per questi motivi la estensione del territorio agricolo deve ritenersi irriducibile promovendo al suo interno azioni di valorizzazione e mantenimento delle risorse, capaci di ristabilire gli equilibri recentemente interroti.

8. In relazione agli obiettivi e alle strategie generali illustrate nei precedenti comma, le azioni pubbliche e private devono improntarsi al criterio di compatibilità, cioè di un uso non distruttivo delle risorse e delle loro potenzialità ai fini dello sviluppo.

Ogni azione deve proporsi il rafforzamento e l'arricchimento delle risorse, il loro recupero o ripristino nei casi di degrado o di manomissione, e la loro trasformazione sempre con azioni completamenti compatibili con l'esistente.

Ultimo aggiornamento 29.01.2021 - 15:14