Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale


Art. 28 Adeguamento e riorganizzazione funzionale delle reti di comunicazione

1. Le principali infrastrutture di mobilità presenti nel territorio lorese sono:

  • - la Strada Provinciale Sette Ponti;
  • - le strade comunali di collegamento primario;
  • - le strade comunali interne ai centri abitati.

2. Per le strade esterne ai centri abitati vigono le distanze dell'edificazione dalle strade stesse prescritte dal codice della strada. Il Regolamento Urbanistico stabilirà per determinate strade o tratti di strada distanze maggiori per motivi ambientali e paesaggistici. Per le strade o tratti di interesse paesaggistico con le limitazioni del P.T.C.P. di Arezzo saranno predisposti progetti specifici che integreranno il traffico meccanizzato lento con percorsi ciclabili e pedonali. I progetti prevederanno inoltre aree di sosta e di belvedere e la riqualificazione degli spazi e dei manufatti adiacenti alle strade.

Le reti stradali interne agli abitati saranno oggetto di interventi di riordino e riqualificazione rivolti al miglioramento della qualità urbana.

3. Fatte salve le previsioni contenute negli strumenti urbanistici comunali vigenti e alcune piccole addizioni, si eviteranno espansioni dei nuclei esistenti lungo la strada e edificazioni negli spazi liberi esistenti tra i nuclei stessi.

Sono inoltre interventi di miglioramento del traffico, da attuare progressivamente, in ogni tempo, anche se non previste dalla strumentazione urbanistica comunale:

  • - la formazione di tratti stradali interni in corrispondenza dei nuclei, in modo da distinguere il traffico di transito da quello di servizio agli insediamenti;
  • - L'eliminazione o quanto meno la riduzione dei parcheggi lungo la strada, mediante la realizzazione pubblica e privata di aree di parcheggio pertinenziale esterne alla strada;
  • - La definizione di specifiche norme per l'apertura di nuovi passi carrai e la limitazione di nuovi accessi stradali;
  • - La rimodellazione degli incroci stradali esistenti, particolarmente dove sussistano situazioni di pericolo;
  • - La formazione di attraversamenti pedonali protetti;
  • - L'installazione in corrispondenza dei nuclei di dispositivi per il rallentamento della velocità delle auto e per la mitigazione degli inquinamenti atmosferico e acustico.

4. Oltre la rete stradale principale, sono state individuate, negli elaborati di Piano Strutturale, la viabilità storica, in quanto costituente importante risorsa e considerato che la viabilità di antica formazione, è in gran parte leggibile; la scomparsa riguarda tratti, a volte sostituiti, a volte solamente rintracciabili.

Le strade, soprattutto vicinali e poderali costituiscono un insieme di alto valore paesaggistico e insediativo che deve essere mantenuto efficiente.

Si propone la riattivazione e il recupero dei tratti scomparsi, quasi sempre d'accesso alla montagna e ai corsi d'acqua principali.

Il recupero della viabilità minore e vicinale che dovrà essere privilegiato in ogni intervento di riqualificazione funzionale per la migliore circolazione e per i collegamenti, ha diversi obiettivi:

  • - mantenere attiva una rete viaria altrimenti destinata a ridursi o degradarsi;
  • - ritrovare una maglia articolata di supporto alla viabilità principale;
  • - costituire una rete di collegamento "leggera" per permettere una fruizione di tutto il territorio, delle sue risorse paesaggistiche e storiche, attivando un circuito del tempo libero e del turismo alternativo;
  • - costituire una sede per mobilità leggera: percorsi pedonali, percorsi vita, percorsi verdi, ecc.

5. Per la viabilità esistente esterna ai fondi agricoli:

  • - non è di norma ammesso eseguire opere di correzione e modifica planoaltimetrica del tracciato, salvo che per comprovate esigenze di sicurezza e comunque privilegiando soluzioni che interessino il tracciato attuale o le sue immediate adiacenze;
  • - non è ammesso eseguire la bitumatura o altre forme di impermeabilizzazione del manto stradale all'interno di categorie di beni sottoposti al vincolo di cui al D.Lgs 490/99 e delle zone ritenute di valore naturalistico e ambientale. Tale divieto non si applica quando la strada ha funzione di collegamento fra centri abitati o tra zone urbanizzate e quando la strada presenti pendenze locali elevate o quando vi siano pericoli alla stabilità della sede stradale dovuti a ruscellamento o smottamento.
  • - è obbligatoria la manutenzione della strada e il mantenimento in piena efficienza delle fossette e dei ponticelli, cosi come dovrà essere mantenuto integro l'assetto vegetazionale di margine costituito da alberature e siepi.

6. La viabilità di nuova realizzazione è disciplinata dalle regole di cui al successivo Titolo V.

7. Per le distanze minime dal confine stradale da osservare si applicano le norme di cui al Nuovo Codice della strada (D.P.R. n. 495/92, modificato e integrato con D.P.R. 147/93), salve maggiori distanze che saranno previste dal Regolamento Urbanistico.

Ultimo aggiornamento 29.01.2021 - 15:14