Schede Unità territoriali omogenee elementari (UTOE)

UTOE 16- UTOE 16 - Area paesaggistica (16A-16B)

Descrizione

La bassa valle dell'Ardenza, segnata dall'incisione del rio omonimo e di un suo affluente, è caratterizzata da particolari valori paesaggistici: tracce importanti della struttura poderale e delle ville storiche suburbane, presenza di attività agricole e orticole, ambiti, per quanto di dimensioni ridotte, caratterizzati da una notevole continuità, quali gli ambienti fluviali, che costituiscono dei veri e propri corridoi naturali tra la costa e le aree collinari interne. Quest'ultimo aspetto incide sulla sicurezza idraulica di tale tratto della valle dell'Ardenza, tanto da limitarne fortemente, come rilevato dalle indagini idrauliche svolte nel corso dell'elaborazione del Quadro conoscitivo del PS/2, il grado di trasformabilità. Date queste premesse il Piano Strutturale propone per questa parte di città, oltre alla conservazione della Struttura paesaggistica, interventi di mitigazione degli attraversamenti infrastrutturali (via Aurelia, ferrovia Roma-Pisa, variante Aurelia) anche al fine di poterla inserire come parte dei percorsi ciclo-pedonali costa-campagna-collina e la conferma degli attuali usi agricoli ed orticoli dei suoli.

L'UTOE 16 comprende due diverse aree con caratteri e autonomi.

La prima (16a) è costituita dalla valle del fiume Ardenza nella quale l'omonimo rio scorre dalle sommità delle colline fino al mare. Nella parte alta si insinua tra urbanizzazioni e colture agricole separando nettamente l'area delle urbanizzazioni recenti da quelle degli insediamenti di ville nella conca ai piedi di Montenero.

Lo stacco prodotto dalla valle nella struttura paesaggistica è molto forte e merita di essere conservata come tale.

È compresa nell'UTOE una vasta area (16b), di particolare pregio paesaggistico, delimitata dalle pendici collinari, dal rilievo di Monte Rotondo e dalla corona di ville storiche pubbliche e private che si estende sui suoi contorni.

Il Piano Strutturale individua come fulcro di un nuovo sistema di parchi pubblici, costituito dai parchi ricompresi nell'UTOE 15, di connessione tra la costa, gli insediamenti esistenti e i Monti livornesi tra loro collegati da un circuito ciclo-pedonale (denominato "anello di Montenero"). Tale circuito è da realizzarsi tramite l'acquisizione al demanio comunale delle aree necessarie, per realizzare il percorso pedonale e ciclabile di tipo pubblico, una lunga passeggiata alberata ed attrezzata con piccole aree di servizio, di sosta e di ristoro.

Obiettivi del Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) - Piano Paesaggistico Regionale

  • - Riqualificare e valorizzare in chiave multifunzionale gli spazi aperti perifluviali residui e assicurarne la continuità;
  • - Tutelare i valori storico-testimoniali del sistema fluviale anche attraverso progetti di recupero e valorizzazione dei manufatti legati alla risorsa idrica (mulini, opifici, sistemazioni idrauliche, etc.);
  • - Favorire la creazione di una rete della mobilità dolce per la fruizione paesaggistica del territorio dell'ambito di paesaggio "Piana Livorno-Pisa- Pontedera" , che integri viabilità storica, rete viaria campestre, percorsi perifluviali.

Obiettivi Piano Strutturale

  • - Tutela delle colture specializzate;
  • - tutelare i valori ambientali, naturalistici e paesaggistici del sistema fluviale;
  • - ridurre il rischio idraulico;
  • - salvaguardia e valorizzazione della rete viaria di impianto storico;
  • - miglioramento e incremento della dotazione di servizi pubblici;
  • - creazione di servizi con alta valenza ambientale lungo l'anello pedonale e ciclabile del parco paesaggistico;
  • - salvaguardia e valorizzazione delle qualità paesaggistiche ed ambientali attraverso la realizzazione del parco paesaggistico di Montenero;
  • - realizzazione di percorsi ciclo-pedonali di connessione tra parchi esistenti e previsti, il sistema urbano e i Monti livornesi. La saldatura dei parchi esistenti (Rodocanachi e Banditella) con un percorso a parco consente la creazione di un anello nel quale si trovano spazi per servizi. Il completamento dell'anello riccamente alberato, esalta la forma concentrica della conca di Montenero e dà luogo ad una rilevante forma paesistica dell'ambiente;
  • - evitare la realizzazione di orti, conservare la struttura del paesaggio agricolo;
  • - favorire la fusione fondiaria per lo sviluppo di attività agricole professionali;
  • - verificare il corretto funzionamento della rete di acque nere ed adeguarla se necessario;
  • - riqualificare le fasce ripariali dei corsi d'acqua naturali, prevedendo i necessari rinforzi e consolidamenti in funzione dei fenomeni d'erosione e della stabilità complessiva
  • - riqualificare e consolidare i terreni collinari a monte interessati da criticità gravitative, favorendo nel contempo la regimazione delle acque e del materiale trasportato
  • - non incrementare il livello di pericolosità idraulica e geomorfologica del territorio ed-adottare iniziative per la messa in sicurezza dei corsi d'acqua e delle aree soggette a criticità gravitative al fine di ridurre il rischio idraulico e geomorfologico;
  • - adeguare gli interventi alle caratteristiche geologiche, idrogeologiche e sismiche del sottosuolo, prevedendo i necessari studi di dettaglio e la verifica di stabilità dei versanti, adeguati alla classe di pericolosità dell'area;
  • - adeguare il patrimonio edilizio ed infrastrutturale alle necessità di protezione di persone e beni.

Prescrizioni vincolanti per il Piano Operativo

Categoria di intervento prevalente: conservazione

Incrementi ammissibili

All'interno dell'UTOE gli incrementi ammessi sono riconducibili a:

  • - interventi sul patrimonio edilizio esistente, che verranno disciplinati puntualmente dal Piano Operativo, sulla base del valore storico, documentale ed architettonico, di relazioni con il contesto urbano del singolo organismo edilizio.

La acquisizione al demanio comunale delle aree necessarie alla realizzazione dell'"anello di Montenero" può avvenire anche attraverso operazioni di tipo perequativo da realizzarsi all'interno del perimetro del territorio urbanizzato.

Insiemi e invarianti strutturali ricompresi nell'UTOE

Insieme di testimonianze storiche presenti nel territorio

  1. 1) Invariante strutturale: testimonianze di periodi storici, di specificità connesse al carattere cosmopolita della città di fondazione, del rapporto, anche economico, tra la città e le aree collinari e pedecollinari tali da costituire specificità del patrimonio territoriale livornese:
    1. a. edifici e manufatti paleoindustriali, spesso connessi all'economia agraria, o ruderi dei medesimi: fornaci, mulini, ghiacciaie, miniere, manufatti funzionali all'agricoltura ed all'allevamento di impianto storico;
    2. b. fattorie di impianto storico e relative pertinenze agrarie (aree coltive);
    3. c. sistemi infrastrutturali: mulattiere, antichi percorsi di attraversamento delle colline e relativi manufatti).

Insiemi riconducibili prevalentemente alla struttura idrogeomorfologica, alla struttura ecosistemica ed alla struttura agroforestale del patrimonio territoriale

  1. 1) Invariante strutturale: Rete idrografica (corsi d'acqua individuati alla tavola IDR T2 "Quadro conoscitivo idraulico - PGRA e reticolo di gestione ex LR 79/2012").

Vincoli sovraordinati

Per edifici e manufatti vincolati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio si veda il documento: Piano Strutturale - Quadro conoscitivo - Allegato B Elenco degli edifici, dei palazzi e delle ville di interesse storico;

Vincolo paesistico ex lege 1497/ 1939, D.M. 28 gennaio 1949 G.U. n. 29, 5 febbraio 1949, codice regionale 9049197, codice ministeriale: 904197: "Zona situata nel comune di Livorno comprensiva delle frazioni di Antignano, Montenero e Quercianella";

Fascia di rispetto ferroviario (DPR 753/1980);

Fascia di rispetto Codice della Strada: Variante SS. 1 Aurelia.

Ultima modifica 16.03.2021 - 09:40