Schede Unità territoriali omogenee elementari (UTOE)

UTOE 13- UTOE 13 - Costa urbana

Descrizione

L'UTOE si estende dalle aree immediatamente a ridosso del Cantiere navale fino al Maroccone e, in corrispondenza dell'abitato di Quercianella, dal Rogiolo alla foce del fiume Chioma. Nell'UTOE sono comprese aree e attività pubbliche (verde pubblico, tratti di costa non attrezzati, porticcioli, attrezzature culturali), attività concesse a privati (stabilimenti balneari con annessi impianti sportivi), residenze (ville) con accesso diretto al mare, attività ricettive alberghiere ed extralberghiere (campeggio al Maroccone e altre attività), aree ove permangono tracce del paesaggio costiero originario tratto di viale Italia antistante l'Ippodromo, lungomare di Antignano e Falesie di Antignano, Cala del Rogiolo presso villa Jana a Quercianella. Lungo la costa urbana si aprono visuali libere di particolare pregio verso il mare e l'arcipelago in corrispondenza della Terrazza Mascagni, di S. Jacopo in Acquaviva, tra il tratto prospiciente l'Ippodromo e l'inizio dei giardini della passeggiata di Ardenza, dalla Rotonda di Ardenza alle residenze private poste tra il viale di Antignano e la riva del mare. A Quercianella invece sono rari gli scorci verso il mare dalla viabilità mentre la costa, anche nella sua parte rocciosa, caratterizzata da fenomeni di erosione, è parzialmente percorribile tramite appositi percorsi pedonali.

Il tratto di litorale compreso nella costa urbana è costituito prevalentemente da una costa rocciosa, ad eccezione della Bellana, della foce del rio Ardenza e di pochi altri brevi tratti - bassa nel tratto fino alla foce del rio Ardenza, e che tende ad elevarsi gradualmente di quota poco dopo i Tre Ponti, caratterizzandosi per un tratto di falesia nel tratto tra l'hotel Rex ed il cimitero di Antignano, fino al limite del territorio urbanizzato in corrispondeva del Maroccone. Il successivo tratto di costa urbana, dal Rogiolo alla foce del Chioma è anch'esso roccioso, salvo brevissimi tratti di spiaggia presso le foci dei brevi corsi d'acqua provenienti dalla collina.

Nella costa urbana sono compresi i porticcioli turistici, riconosciuti dal Piano regionale dei porti e degli approdi turistici, Nazario Sauro, Ardenza, Antignano, Quercianella, Chioma.

Ulteriore particolarità della costa urbana è data dalla significativa presenza di edifici e spazi pubblici "speciali" che costituiscono parte del patrimonio identitario della città: lo Scoglio della Regina, recentemente integrato dall'edificio destinato al Centro di ricerca sulla robotica marina, la Terrazza Mascagni con l'Acquario comunale, i Bagni Pancaldi, l'Accademia Navale.

Obiettivi del Piano Paesaggistico Regionale

  • - Tutelare le visuali storicamente consolidate tra la città e il mare;
  • - Salvaguardare la riconoscibilità, l'integrità storica e visuale di Livorno, valorizzare le relazioni storicamente consolidate tra la città e il mare, attraverso la riqualificazione degli ingressi, del waterfront urbano;
  • - Favorire la creazione di una rete della mobilità dolce per la fruizione paesaggistica del territorio dell'ambito di paesaggio "Piana Livorno-Pisa- Pontedera" , che integri viabilità storica, rete viaria campestre, percorsi perifluviali;

Obiettivi - prescrizioni del Piano Strutturale

  • - Migliorare le attrezzature destinate al tempo libero (strutture di servizio alla nautica e alla balneazione, verde pubblico);
  • - Limitare gli interventi relativi all'edilizia residenziale esistente alla riqualificazione;
  • - Riqualificare l'asse stradale e il sistema degli spazi pubblici e del verde formato da viale Italia, la Rotonda di Ardenza, viale di Antignano, via T. Pendola, via Pigafetta e via del Litorale la conservazione dello stato dei luoghi, in considerazione del particolare valore che gli stessi assumono rispetto alla matrice storico-culturale della città, con particolare riferimento alle opere della scuola pittorica dei "Macchiaioli";
  • - Salvaguardare le caratteristiche paesaggistiche delle aree inedificate;
  • - Attuare il Piano regionale per i porti e gli approdi turistici anche attraverso integrazioni alle localizzazioni da esso previste, secondo le modalità previste dal Piano di Indirizzo Territoriale e dalla L.R. 65/2014;
  • - Tutela e riqualificazione delle Falesie di Antignano;
  • - Riqualificare le strutture ricettive e per la balneazione;
  • - Realizzazione di servizi principalmente dedicati alla balneazione libera con particolare riferimento al tratto di costa urbana a sud della rotonda di Ardenza, ad esclusione del tratto costiero denominato dei "Macchiaioli";
  • - potenziare la funzione turistica e commerciale della costa nella frazione di Quercianella;
  • - Messa in sicurezza dei percorsi pubblici lungo la costa;
  • - Favorire l'accessibilità pubblica alla riva del mare;
  • - Salvaguardare le visuali verso il mare dagli spazi pubblici;
  • - Individuare modalità di mitigazione/riduzione del traffico automobilistico sulla viabilità lungomare sia attraverso gli strumenti urbanistici sia attraverso la pianificazione di settore con particolare riferimento al Piano del traffico;
  • - consolidamento del polo scientifico Scoglio della Regina;
  • - riqualificazione degli spazi verdi che caratterizzano la costa urbana;
  • - potenziamento dei collegamenti ciclo- pedonali lungo tutta la costa con particolare riferimento al tratto fra la Bellana ed il Maroccone;
  • - difesa del sistema costiero dai fenomeni erosivi;
  • - messa in sicurezza delle spiagge, delle falesie e della costa rocciosa per la mitigazione del rischio indotto dai fenomeni attivi a valori accettabili;
  • - miglioramento e razionalizzazione dell'accessibilità al mare;
  • - promuovere la progressiva delocalizzazione degli impianti di distribuzione carburanti esistenti qualora incompatibili/incoerenti con gli obbiettivi di tutela dei beni di particolare valore storico- culturale e paesaggistico o con le previsioni di riqualificazione della viabilità lungomare;
  • - riqualificazione ed eventuale ampliamento, valorizzazione del sistema degli approdi turistici di Ardenza, Antignano e Quercianella al fine di garantire l'integrazione funzionale e visuale fra le retrostanti strutture urbane, le attrezzature portuali e il mare;
  • - conservazione degli elevati valori naturalistici ed estetico-percettivi della linea di costa;
  • - limitazione di nuovi carichi insediativi sul fronte litoraneo;
  • - tutela della visibilità della linea di costa sia dall'entroterra che dal mare, ovvero individuazione delle aree in cui persiste la permeabilità visiva tra la linea di costa e le aree retrostanti al fine di definire regole che ne conservino la qualità delle relazioni visuali esistenti;
  • - tutela e conservazione del patrimonio storico-architettonico avendo cura che la progettazione degli assetti urbani sia coerente con la matrice e le regole insediative storiche;
  • - tutela del valore panoramico dei principali assi viari per la qualità estetico-percettiva delle visuali che vi si aprono;
  • - predisporre un'adeguata disciplina per l'installazione della segnaletica e della cartellonistica in considerazione della panoramicità di tali contesti;
  • - riqualificazione degli stabilimenti balneari esistenti finalizzata anche alla completa apertura invernale delle strutture;
  • - promozione di interventi sull'assetto idrogeologico finalizzati alla riduzione del rischio idraulico e azioni volte a tutelare gli equilibri ambientali costieri;
  • - tutela della qualità ambientale e delle risorse naturalistiche dell'area della costa attraverso azioni di mitigazione degli effetti delle attività antropiche (riduzione delle emissioni di gas, di agenti inquinanti e ad elevato impatto ambientale);
  • - promozione di interventi riguardanti la riqualificazione funzionale ed ambientale delle infrastrutture esistenti realizzando le necessarie opere di manutenzione ordinaria e straordinaria e gli interventi connessi (rifacimento degli scivoli pubblici, adeguamenti agli standard nautici ed alle norme sull'accessibilità dei disabili);
  • - rilancio dell'economia del turismo e promozione di modelli di fruizione sostenibile del patrimonio naturale e culturale del sistema della costa;
  • - individuazione di interventi per la promozione dell'uso sostenibile delle risorse naturali quali a) interventi di tutela e conservazione della risorsa idrica in termini di raccolta, stoccaggio ed efficientamento b) interventi di promozione del sistema di raccolta differenziata, di riduzione del volume di rifiuti prodotti per il conferimento in discarica;
  • - favorire la delocalizzazione dei manufatti esistenti negli alvei dei corsi d'acqua e nelle zone soggette ad inondazione ed esondazione;
  • - migliorare le conoscenze sugli scenari di criticità idraulica ed idrogeologica al fine di migliorare le analisi di vulnerabilità e rischio della costa;
  • - valorizzare, controllare e migliorare l'accesso alla linea di battigia mediante interventi minimi che non alterino in maniera irreversibile lo stato dei luoghi e mediante eventuale inserimento di materiali lapidei tipici dei luoghi;
  • - garantire in ogni caso la conservazione e la valorizzazione dell'integrità fisica e patrimoniale dei beni demaniali e considerare in via primaria il soddisfacimento degli interessi pubblici e di uso pubblico.
  • - Adeguare gli interventi alle caratteristiche geologiche, idrogeologiche e sismiche del sottosuolo, prevedendo i necessari studi di dettaglio adeguati alla classe di pericolosità dell'area, con particolare attenzione alle aree prossime al ciglio di falesia, rispetto alle quali di manterrà un adeguata fascia di rispetto.

Prescrizioni vincolanti per il Piano Operativo

Categorie d'intervento prevalenti: conservazione, riqualificazione.

Incrementi ammissibili

All'interno dell'UTOE gli incrementi ammessi sono riconducibili a:

  • - interventi sul patrimonio edilizio esistente, che verranno disciplinati puntualmente dal Piano Operativo, sulla base del valore storico, documentale ed architettonico, di relazioni con il contesto urbano del singolo organismo edilizio;
  • - gli interventi di riqualificazione funzionale ammissibili sono finalizzati alla trasformazione dell'ormeggio in porto turistico in ottemperanza alle disposizioni di cui all'art. 6 comma 1 lettera b) della disciplina del Masterplan regionale, ovvero a garantire la dotazione dei servizi essenzialidello scalo marittimo e il soddisfacimento degli standard;
  • - Gli interventi per la trasformazione da ormeggi a "porto turistico" si attua previa approvazione del PRP di cui all'art. 86 della LR 65/2014 ed in conformità con il PRP medesimo.
  • - per l'ormeggio di Antignano con l'intervento di riqualificazione sarà prevista anche una modifica alla configurazione morfologica attuale al fine di superare le criticità già accertate in merito alle questioni di sicurezza della navigazione e protezione del bacino portuale.
  • - Per gli ormeggi di Nazario Sauro, Castel Sonnino e Chioma sono ammissibili interventi limitati alla manutenzione di opere, attrezzature ed impianti esistenti al fine di garantire la piena efficienza funzionale ed assicurare la corretta gestione ambientale di tutti i punti di ormeggio.
  • - interventi, da definire ulteriormente in sede di Piano Operativo, previsti nelle aree di intervento individuate dal Piano Strutturale alla tavola STS02;
  • - dimensionamento dei servizi a terra per i porti turistici secondo gli standard definiti dalla normativa regionale in materia.

Ormeggi presenti nell'UTOE 13 - Costa urbana

Per gli ormeggi presenti nel territorio comunale di Livorno il criterio base che dovrà essere seguito è quello di non stravolgere, nei limiti del possibile, le infrastrutture esistenti, ma piuttosto di adeguarle alle indicazioni e prescrizioni del Piano di Indirizzo Territoriale e dalla L.R. 65/2014, integrando il livello dei servizi esistenti, senza modificare l'estensione degli specchi acquei e delle opere di difesa, se presenti.

Per i porticcioli di Antignano, Ardenza e Quercianella, nell'ambito degli interventi necessari per attuare la loro trasformazione in porti turistici o il miglioramento degli attuali approdi, ai sensi del Piano di Indirizzo Territoriale, è ammesso un ampliamento a mare nel rispetto dei limiti indicati nelle relative schede grafiche. Comunque la destinazione prevalente di queste strutture dovrà rimanere quella a servizio della nautica sociale. È ammesso che una quota massima del 15% del n° di posti barca possa essere destinato alle imbarcazioni da diporto di dimensioni superiori di quello limite della nautica sociale.

Gli interventi di potenziamento dei porticcioli di Antignano, Ardenza e Quercianella sono subordinati alla garanzia della dotazione minima dei servizi a terra previsti dalla normativa regionale per i porti e gli approdi turistici nell'ambito del Master Plan dei porti della Toscana con particolare riferimento al documento "Disciplina di Piano" ed al capo IV del medesimo "Standard per i servizi a terra".

Insiemi e invarianti strutturali ricompresi nell'UTOE

Insieme città sul mare

  1. 1) Invariante strutturale: gli edifici e manufatti, prevalentemente pubblici,in diretto rapporto con il mare o le vie d'acqua: mura e fortezze, Scoglio della Regina e Bagni Pancaldi, Acquario.
  2. 2) Invariante strutturale: la costa

Insieme città murata - verde - boschi

  1. 1) Invariante strutturale: parchi pubblici

Insieme di testimonianze storiche presenti nel territorio

  1. 1) Sistemi infrastrutturali (Strada dei Cavalleggeri).

Insiemi riconducibili prevalentemente alla struttura idrogeomorfologica, alla struttura ecosistemica ed alla struttura agroforestale del patrimonio territoriale

  1. 1) Invariante strutturale: Rete idrografica (corsi d'acqua individuati alla tavola IDR T2 "Quadro conoscitivo idraulico - PGRA e reticolo di gestione ex LR 79/2012") con particolare riferimento alle foci a mare.

Vincoli sovraordinati

Per edifici e manufatti vincolati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio si veda il documento: Piano Strutturale - Quadro conoscitivo - Allegato B Elenco degli edifici, dei palazzi e delle ville di interesse storico;

Vincolo paesistico ex lege 1497/ 1939, D.M. 3 dicembre 1948, G.U. n.294, 18 dicembre 1948, codice regionale 9049203, codice ministeriale 90157: "Zona litoranea nel comune di Livorno nel tratto cantiere navale O.T.O. - rio Ardenza con esclusione della parte costiera dell'Accademia navale".

Vincolo paesistico ex lege 1497/ 1939, D.M. 28 gennaio 1949 G.U. n. 29, 5 febbraio 1949, codice regionale 9049197, codice ministeriale: 904197 "Zona situata nel comune di Livorno comprensiva delle frazioni di Antignano, Montenero e Quercianella".

Fascia di rispetto sanitaria cimiteriale (art. 338 T.U. leggi sanitarie e art. 57, DPR 285/1990): cimitero di Antignano;

Fascia di rispetto ferroviario (DPR 753/1980).

Ultima modifica 16.03.2021 - 09:40