Schede Unità territoriali omogenee elementari (UTOE)

UTOE 4- UTOE 4 - Tra la circonvallazione e la ferrovia (04A-4B)

Descrizione

UTOE ricompresa tra le mura lorenesi, i viali di circonvallazione (V.le Ippolito Nievo, viale Alfieri, viale Petrarca), il quartiere Coteto, la ferrovia Roma-Pisa tra il sottopasso di via Sicilia ed il ponte sul T. Ugione, il tracciato dell'ex raccordo ferroviario tra la ferrovia Roma-Pisa e la linea Livorno Calambrone- Livorno stazione. Marittima, la Dogana d'Acqua e via della Cinta esterna. Nell'UTOE sono ricompresi inoltre: il quartiere La Cigna, l'edificazione lungo via Provinciale Pisana al di là del passaggio a livello, i cimiteri posti al limite nord della città, la stazione San Marco e relativo scalo, l'isolato di "Stringi-Stringi".

L'UTOE è distinta in due settori: la 4a) prevalentemente costituita da quartieri di impianto unitario e da grandi servizi urbani; la 4b) caratterizzata in gran parte da grandi impianti infrastrutturali in parte dismessi.

Il settore 4a) dell'UTOE è in misura notevole caratterizzata da quartieri realizzati, a partire dagli inizi del '900 (1910, costruzione del quartiere stazione) fino agli Anni Cinquanta, secondo piani particolareggiati e una progettazione unitaria degli edifici e dello spazio pubblico. La genesi di questi quartieri ne determina il grado di problematicità urbanistica e sociale: se il quartiere Stazione, similmente ad altri quartieri coevi nel resto d'Italia, è esito di un processo di riforma sociale che caratterizza l'Italia giolittiana che ne caratterizza la qualità complessiva, non altrettanto può dirsi per Shangai, isolato dal resto della città, ad alta densità, con tipi abitativi minimi così come, nell'immediato dopoguerra le caratteristiche costruttive e di intervento emergenziale hanno determinato la scarsa qualità edilizia ed urbanistica del quartiere Corea (ad oggi quasi integralmente ricostruito). Accanto a una parte di città costituita da quartieri caratterizzati da una propria compiutezza si estendono le ultime fila di case disposte lungo le radiali storiche (via di Salviano e via Provinciale Pisana) ed altre strade minori (ad esempio: via del Vigna). Nell'UTOE sono collocate ulteriori attrezzature di servizio, ma che, per tipo di servizio o condizioni di accessibilità come i cimiteri oppure le stazioni ferroviarie, devono essere distanti dagli abitati. Le condizioni di perifericità rispetto alla cinta daziaria e all'abitato, la vicinanza agli impianti ferroviari e portuali e alle zone industriali portuali propriamente dette, hanno determinato, prevalentemente nel settore 4b), l'impianto di attività produttive- artigianali o di deposito nella fascia compresa tra il quartiere Shangai, la stazione San Marco e la Stazione Marittima oggi in parte sottoutilizzate oppure oggetto di interventi di trasformazione urbanistica. Lo spazio pubblico di questa parte della città è caratterizzato da una scarsa dotazione di piazze, che in genere sono luoghi formatisi in corrispondenza dei varchi nella cinta daziaria (Piazza Bartelloni, in corrispondenza di Porta San Marco, Piazza D. Chiesa in corrispondenza della demolita Porta alle Colline prospiciente l'ospedale): le uniche piazze concepite come tali- ma realizzate solo negli ultimi anni - sono collocate nei quartieri Shangai e Corea. Infine è da segnalare come in questa UTOE si registra la presenza di parchi e giardini pubblici concepiti come tali, e non derivanti dall'acquisizione al demanio comunale di ville private, come in altre parti della città, quali: i giardini novecenteschi di Piazza Dante ed i recenti parchi Baden - Powell, di via Sicilia e di via Torino. Tale dotazione sarà integrata dal completamento del recupero all'uso pubblico del Parco delle Terme della Salute e dal completamento del Parco delle Mura lorenesi e del verde di connessione tra i quartieri di Shangai e Corea nell'ambito del completamento dei Piani di recupero e dei Contratti di quartiere di Shangai e Corea.

Il settore 4b) dell'UTOE comprende aree finora connesse a due tipi di attività differenti. Nel settore più a nord le aree sono state destinate a funzioni produttive. Nel settore più meridionale l'area include la stazione San Marco e le funzioni intorno ad essa sviluppate. Per entrambi i settori dell'UTOE sono previsti interventi di rigenerazione (settore 4a) e di riqualificazione urbana (settore 4b) che consentono di ampliare l'area urbana fino al tracciato ferroviario della linea ferroviaria Livorno-Pisa.

Obiettivi del Piano Paesaggistico Regionale

  • - Mantenere e creare dei varchi nelle cortine edilizie per favorire l'utilizzo pubblico e semipubblico delle corti interne creando una rete continua di spazi fruibili (percorsi ciclo-pedonali, piazze, giardini, orti urbani, etc.);
  • - Conferire dimensione urbana a partire dalla dotazione e dalla qualità dei servizi e della rete degli spazi pubblici;
  • - Progettare la rete degli spazi pubblici in connessione ai servizi a scala di quartiere;
  • - Conferire dimensione urbana ai tessuti insediativi realizzando nuove centralità, recuperando l'edilizia e lo spazio pubblico.

Obiettivi del Piano Strutturale

  • - Tutela dell'impianto storico e delle antiche strade radiali extraurbane e locali;
  • - Qualificazione dei fronti edilizi e dello spazio pubblico della vecchia circonvallazione;
  • - Valorizzare i nuclei storici (edilizia di borgo lungo le radiali storiche) e gli edifici o manufatti di interesse storico e loro pertinenze (cimiteri, le aree prospicienti le mura lorenesi, le Terme della Salute);
  • - Organizzare e valorizzare il verde e gli spazi costruiti;
  • - Consentire il completamento dei piani attuativi vigenti;
  • - Consentire il completamento secondo le capacità insediative già approvate;
  • - Individuare le aree per la nuova residenza che dovrà essere realizzata con particolare attenzione alla qualità ambientale e urbana;
  • - Privilegiare l'utilizzo di immobili pubblici esistenti da destinare all'ERP, previa specifica ricognizione delle strutture compatibili a soddisfare tale esigenza;
  • - Promuovere la progressiva delocalizzazione degli impianti di distribuzione carburanti esistenti qualora incompatibili/incoerenti con gli obbiettivi di tutela dei beni di particolare valore storico- culturale e testimoniale.
  • - Migliorare la qualità dei servizi;
  • - Aumentare la dotazione di servizi anche di livello territoriale;
  • - Promuovere interventi di rigenerazione nelle aree caratterizzate da notevole frazionamento fondiario e presenza di funzioni non compatibili con la residenza, comprese tra i grandi quartieri pubblici e importanti aree individuate dal Piano Strutturale, nell'ambito delle "aree di intervento", per interventi di trasformazione o riqualificazione di valenza urbana o territoriale.
  • - ridurre le superfici impermeabili ed il carico idraulico nelle reti di drenaggio anche attraverso invasi e stoccaggi temporanei e con opportuni accorgimenti per la gestione delle acque e separazione della acque di scarico
  • - adottare iniziative per la messa in sicurezza idraulica anche con adeguamento del patrimonio edilizio ed infrastrutturale
  • - riqualificare le fasce ripariali dei corsi d'acqua naturali., prevedendo i necessari rinforzi e consolidamenti in funzione della stabilità complessiva
  • - adeguare gli interventi alle caratteristiche geologiche, idrogeologiche e sismiche del sottosuolo, prevedendo i necessari studi di dettaglio adeguati alla classe di pericolosità dell'area.

UTOE 4b

  • - individuare aree destinate a funzioni di supporto alle attività portuali

Prescrizioni vincolanti per il Piano Operativo

Categorie di intervento prevalenti:

conservazione, recupero, riqualificazione, completamento, trasformazione.

Incrementi ammissibili

All'interno dell'UTOE gli incrementi ammessi sono riconducibili a:

  • - interventi sul patrimonio edilizio esistente, che verranno disciplinati puntualmente dal Piano Operativo, sulla base del valore storico, documentale ed architettonico, di relazioni con il contesto urbano del singolo organismo edilizio; non potranno superare la misura del 1%; eventuali interventi di sostituzione edilizia dovranno comunque rispettare gli allineamenti alla rete viaria di impianto storico secondo quanto stabilito per le singole Unità territoriali organiche elementari;
  • - interventi, da definire ulteriormente in sede di Piano Operativo, previsti nelle aree di intervento individuate dal Piano Strutturale alla tavola STS 01.

Insiemi e invarianti strutturali ricompresi nell'UTOE

Insieme città sul mare

  1. 1) Invariante strutturale: la rete delle vie d'acqua con relativi accessi, banchine, rete stradale, cantine e organismi edilizi di impianto storico su di essa prospicienti: nell'UTOE è compreso un tratto del canale dei Navicelli
  2. 2) Invariante strutturale: gli edifici e manufatti, prevalentemente pubblici, in diretto rapporto con il mare o le vie d'acqua: mura e fortezze, Dogana d'acqua (in parte oggetto di un recentissimo intervento di ricostruzione)

Insieme città murata - verde - boschi

  1. 1) Invariante strutturale: le mura e le tracce di esse ancora riconoscibili;
  2. 2) Invariante strutturale: l'acquedotto Leopoldino e relativi manufatti di servizio (nella fattispecie viale Carducci, realizzato a complemento dell'acquedotto)
  3. 3) Invariante strutturale: parchi pubblici

Insieme città-strade-colline

  1. 1) Invariante strutturale: l'allineamento dell'edificazione nei borghi alle radiali extraurbane; la permanenza dei tracciati delle radiali extraurbane sia nell'area urbana sia all'esterno di essa
  2. 2) Invariante strutturale: i cimiteri spesso posti lungo le radiali extraurbane o punto di arrivo di alcune di esse (complesso cimiteriale comunale ai Lupi). Nell'UTOE sono ricompresi, oltre al cimitero comunale, importanti cimiteri storici: inglese di via Pera, Olandese -Alemanno e greco-ortodosso, di S. Giulia, antico cimitero ebraico di viale Ippolito Nievo, nuovo cimitero ebraico.

Insieme di testimonianze storiche presenti nel territorio

  1. 1) Invariante strutturale: testimonianze di periodi storici, di specificità connesse al carattere cosmopolita della città di fondazione, tra cui i cimiteri inclusi nell'Insieme città- strade- colline, del rapporto, anche economico, tra la città e le aree collinari e pedecollinari tali da costituire specificità del patrimonio territoriale livornese:
    1. a. edifici speciali: complessi termali (Terme della Salute), edifici polifunzionali della metà del '900, aree di interesse archeologico;

Insiemi riconducibili prevalentemente alla struttura idrogeomorfologica, alla struttura ecosistemica ed alla struttura agroforestale del patrimonio territoriale

Invariante strutturale: rete idrografica (T.Ugione, R. La Cigna).

Vincoli sovraordinati

Per edifici e manufatti vincolati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio si veda il documento: Piano Strutturale - Quadro conoscitivo - Allegato B Elenco degli edifici, dei palazzi e delle ville di interesse storico;

Fascia di rispetto sanitaria cimiteriale (art. 338 T.U. leggi sanitarie e art. 57, DPR 285/1990): cimitero inglese di via Pera, cimitero di S. Giulia, cimitero comunale ai Lupi, cimitero israelitico;

Fascia di rispetto ferroviario (DPR 753/1980);

Fascia di rispetto Codice della Strada Variante Aurelia.

Morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee

Nell'UTOE si rileva la presenza dei seguenti morfotipi definiti dal PIT:

Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: TR 1 Tessuto ad isolati chiusi o semichiusi;

TR4 Tessuto ad isolati aperti e blocchi prevalentemente residenziali

TR6 Tessuto a tipologie miste

TPS3 Insule specializzate (cimiteri)

Oltre a questi morfotipi lungo le strade radiali di antico impianto (via Provinciale Pisana, via di Salviano, parte di via delle Sorgenti e di via Mastacchi) si sviluppa l'edificazione di borgo caratterizzata da allineamenti continui all'asse stradale, in questa UTOE con altezze inferiori a quelle che si registrano nella UTOE n.3, non sempre caratterizzati da continuità degli organismi edilizi ma dove, anche in assenza di tale continuità, gli allineamenti dei fronti edificati rispetto al filo stradale sono omogenei.

Ultima modifica 16.03.2021 - 09:40