Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 1 Finalità del piano

1) Con il presente Piano Strutturale, in applicazione della disciplina contenuta nella legge regionale n. 65 del 2014 ed in recepimento delle previsioni del vigente Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) relative al territorio del Comune, vengono fissati principi, dettate regole e dati indirizzi:

  • - per la tutela e la valorizzazione di tutte le componenti identitarie del patrimonio territoriale del Comune - inteso sotto alcuni profili, in particolare per ragioni ambientali, come bene comune - tutela e valorizzazione da promuovere, in primo luogo, mediante le individuate invarianti strutturali e le regole ad esse relative che condizioneranno le scelte da fare nel corso del processo di pianificazione che con il piano strutturale stesso viene avviato:
  • - per garantire la sostenibilità ambientale delle trasformazioni ritenute ammissibili e che potranno essere promosse con gli altri atti di governo del territorio - per fortemente contenere, in primo luogo, all’uopo, il consumo di suolo agricolo
  • - per privilegiare rispetto alle addizioni oggetto con il presente piano ed i successivi piani operativi di un notevole contenimento, ed incentivare gli interventi di recupero urbanistico ed edilizio da prevedere, nel corso del processo di pianificazione, in primo luogo al fine al fine di superare situazioni di degrado in applicazione delle disposizioni sulla rigenerazione urbana contenute nel Capo III, sez. I di detta legge regionale;
  • - per elevare le dotazioni di servizi pubblici e di interesse pubblico esistenti e perseguire, per quanto ritenuto possibile, anche gli obiettivi di politica sociale della casa indicati dall’art. 63 della legge stessa
  • - per perseguire obiettivi di qualità degli insediamenti;
  • - per evitare sempre, per quanto possibile, disparità di trattamento mediante la previsione del ricorso all’applicazione di norme perequative e compensative;
  • - e per perseguire, per quanto consentito in sede di pianificazione territoriale ed in sede di pianificazione urbanistica comunale, i vari obiettivi indicati dall’art. 1 della L.r. n. 65/2014 e da varie altre disposizioni della stessa.

2) Per una migliore illustrazione di alcune finalità del presente Piano si rinvia alla lettura sia delle norme aventi ad oggetto lo statuto del territorio livornese (vedi norme contenute nella parte seconda) sia della parte della presente normativa avente ad oggetto gli obiettivi individuati e perseguiti con la componente strategica dello stesso (vedi norme contenute nella parte terza).

Art. 2 Componenti del piano

1) Ai fini indicati nel precedente articolo ed ai sensi dell’art. 92 della L.r. n. 65/2014 e delle disposizioni contenute nel Capo I della stessa legge il presente Piano Strutturale risulta articolato nelle seguenti tre parti:

  1. a) Quadro Conoscitivo del patrimonio territoriale comunale e delle criticità ambientali ed economico-sociali della comunità della quale il Comune è ente esponenziale;
  2. b) Statuto del Territorio avente i contenuti le finalità di tutela e valorizzazione del patrimonio territoriale comunale e le altre finalità di cui all’art. 92, terzo comma e dall’art. 6 della suddetta legge regionale e comprendente le invarianti strutturali;
  3. c) Strategia dello Sviluppo Sostenibile - componente strategica contenente:
    • - l’indicazione degli obiettivi ambientali, di recupero, rigenerazione urbana e sviluppo urbanistico e degli obiettivi economico e sociali perseguiti con il piano;
    • - l’individuazione delle unità territoriali organiche elementari;
    • - previsioni relative al dimensionamento massimo complessivo degli insediamenti e previsioni specificamente relative alle UTOE stesse aventi ad oggetto la prescrizione di limiti massimi quanto ai nuovi insediamenti ed alle funzioni che nei loro ambiti possono essere previsti in sede di pianificazione operativa e di dotazioni minime quanto a servizi pubblici e di interesse pubblico che per le UTOE debbono essere garantiti con le scelte che verranno fatte nelle successive fasi del processo di pianificazione con il piano operativo e con i piani attuativi.

2) Le previsioni del presente Piano, come stabilito dall’ultimo comma dell’art. 92 della L.r. n. 65/2014, non sono conformative a fini edificatori né ad altri fini di trasformazione degli immobili da esso interessati e, però, alcune delle previsioni stesse, date la loro natura e/o la loro valenza, risultano conformative del territorio anche con effetti di condizionamento delle scelte che, a vari fini insediativi e ad altri fini, verranno promosse, a valle del presente Piano Strutturale, con gli altri atti di governo del territorio.

Art. 3 Elaborati del piano

Il presente Piano è costituito dai seguenti elaborati:

Quadro conoscitivo - qc

1. Relazione Quadro Conoscitivo

2. Relazione consulenti

2.1. Indagini marittimo-portuali

Allegato A - elenco delle aree di interesse archeologico e delle aree sottoposte a vincolo archeologico ai sensi del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio - tavola

Allegato B - Elenco degli edifici, dei palazzi e delle ville di interesse storico

Allegato C - Elaborato tecnico R.I.R. (Rischio Incidente Rilevante)

QC01 - Uso e copertura del suolo (scala 1:15.000)

QC02 - Sistema collinare - Carta delle valenze storico - ambientali e dell’accessibilità (scala 1:15.000)

QC03 - Stato di attuazione (1997-2014) degli interventi di recupero, ristrutturazione e trasformazione urbanistica (scala 1:15.000)

QC04 - Stato di attuazione (1997-2014) - Sistema del verde (scala 1:15.000)

QC05 - Stato di attuazione (1997-2014) - Sistema dei servizi (scala 1:15.000)

QC06 - Carta della zonizzazione acustica del Comune di Livorno (scala 1:15.000)

QC07 - Carta degli elettrodotti e delle stazioni radio base (scala 1:15.000)

QC08 - Carta delle aree sottoposte a procedura di bonifica (scala 1:15.000)

QC09 - Carta dei siti estrattivi (scala 1:15.000)

QC10 - Fasce di rispetto e vincoli derivanti da normativa sovraordinata (scala 1:15.000)

QC11 - Aree tutelate per legge o per decreto (Codice dei Beni culturali e del Paesaggio)

(scala 1:15.000).

QC12 - Mappatura dei percorsi accessibili fondamentali per la fruizione delle funzioni pubbliche urbane

Statuto del territorio - st

3. La Pianificazione Sovraordinata

4. Le Invarianti strutturali

ST 01 - Invarianti strutturali

01.A Invariante I - Caratteri idrogeomorfologici dei bacini idrografici e dei sistemi morfogenetici (scala 1:15.000);

01.B Invariante II - I caratteri ecosistemici del paesaggio (scala 1:15.000);

01.C Invariante III - Il carattere policentrico e reticolare dei sistemi insediativi, urbani e infrastrutturali (scala 1: 15.000);

01.D Invariante IV - I caratteri morfotipologici dei sistemi agroambientali e dei paesaggi urali (scala 1:15.000)

ST 02 - Patrimonio territoriale comunale (scala 1:15.000)

ST 03 - Individuazione del perimetro del territorio urbanizzato (scala 1:15.000)

ST 04 - Territorio rurale, territorio urbanizzato e ambiti (scala 1:15.000)

Strategia dello sviluppo sostenibile - sts

5. I Contenuti del Piano

6. Schede - UTOE

7. Schede - Aree di intervento

8. Previsioni per UTOE contenute nel Piano Strutturale

9. Norme Tecniche

STS 01 - Parti di città - UTOE (scala 1:15.000)

STS 02 - Aree di intervento (scala 1:15.000)

STS 03 - Schema strutturale e funzionale (scala 1:15.000)

STS 04 - Infrastrutture e mobilità (scala 1:15. 000)

RELAZIONE Analisi di coerenza interna ed esterna delle previsioni di Piano

Valutazione ambientale strategica (vas)

Rapporto Ambientale

Allegato 1 - Verifica di coerenza esterna

Allegato 2 - Schede per il Raffronto di coerenza tra PS2 e Obiettivi Ambientali

Allegato 3 Elenco della documentazione bibliografica di riferimento e aggiornamento del

Quadro Conoscitivo Ambientale

Allegato 4 - Studio d’Incidenza

Allegato 5 - Schede di monitoraggio della VAS del PS2

Allegato 6 - Contributi espressi sul Documento Preliminare dai Soggetti competenti in materia Ambientale

Allegato 7 Piano dei siti estrattivi

Allegato 8 Direttive e raccomandazioni per la redazione del Piano Operativo

Allegato 9 Contributi espressi sul Rapporto Ambientale nella fase di consultazione

Allegato 10 ARPAT. “Campagna indicativa di rilevamento della qualità dell’aria con mezzo mobile presso Stagno- via della Costituzione, 1 - Collesalvetti”. Settembre 2017/febbraio 2018

Allegato 11 ARPAT. “Campagna indicativa di rilevamento della qualità dell’aria con mezzo mobile presso Fortezza Vecchia e Darsena Toscana ovest - Livorno” Ottobre 2017/agosto 2018

Allegato 12 ARIANET. “Sviluppo ed implementazione di un sistema integrato per la valutazione degli impatti sulla qualità dell’aria, per la gestione degli interventi previsti nel PR del Porto di Livorno” (Novembre 2018)

Allegato 13 IBIMET - CNR, Istituto di Biometereologia “Sviluppo ed implementazione di un sistema integrato finalizzato alla valutazione degli impatti sulla qualità dell’aria, per la gestione degli interventi previsti nel Piano Regolatore del Porto di Livorno. Campagna di monitoraggio della qualità dell’aria nella città di Livorno”. (Novembre 2018)

Allegato 14  ARPAT “Assistenza specialistica e rilevamento di dati ambientali, mediante campagne mirate, per l’aggiornamento del Quadro Conoscitivo ambientale del territorio di Livorno e del mare circostante l’area portuale -  Indagini sull’inquinamento acustico” - Anno 2017/18 Dicembre 2018

Allegato 15 Università di Pisa - Polo Sistemi Logistici, Laboratorio LOGIT. “Sviluppo di un nuovo modello previsionale di traffico veicolare indotto relativo al porto di Livorno e della sua cintura stradale - Rapporto Finale”. (novembre 2017).

Appendice 1 all’Allegato 3 - Compendio estratto dal documento “Le procedure di Bonifica dei siti contaminati nel Comune di Livorno”

Appendice 2 all’Allegato 3 - La produzione di energia nel Comune di Livorno. Il consumo di energia nel Comune di Livorno.

Appendice all’Allegato 4 “Studio della costa livornese. Valutazione della qualità ecologica dell’area marina di Calafuria”, CIBM (2015).

Appendice all’Allegato 7 - Piano dei siti estrattivi. Allegato 1 Schede del censimento delle aree estrattive del Comune di Livorno.

Appendice all’Allegato 7 - Piano dei siti estrattivi. Allegato 2 Schede dei siti estrattivi dismessi che necessitano di interventi di recupero e riqualificazione ambientale

Appendice all’Allegato 7 - Censimento dei siti estrattivi. Tavola 1 Ubicazione dei siti dismessi.

Sintesi non tecnica.

Indagini geologiche, idrogeologiche e sismiche -

Relazione geologico-tecnica, con i seguenti allegati:

Allegato 1 - Approfondimento di indagine in settori selezionati a seguito eventi alluvionali settembre 2017

Allegato 2 - Elaborazione velocita' onde sismiche (vs/vp) da dati sismici di indagini pubbliche

Allegato 3 - Database indagini geognostiche e sismiche di riferimento per carta dati di base (solo in forma elettronica)

G1N Carta geologica - Foglio Nord (1:10.000)

G1S Carta geologica - Foglio Sud (1:10.000)

G2N Carta idrogeologica - Foglio Nord (1:10.000)

G2S Carta idrogeologica - Foglio Sud (1:10.000)

G3N Carta litologico-tecnica - Foglio Nord (1:10.000)

G3S Carta litologico-tecnica - Foglio Sud (1:10.000)

G4N Carta geomorfologica - Foglio Nord (1:10.000)

G4S Carta geomorfologica - Foglio Sud (1:10.000)

G5N Carta dei dati di base - Foglio Nord (1:10.000)

G5S Carta dei dati di base - Foglio Sud (1:10.000)

G6N Carta delle aree con problematiche idrogeologiche e della vulnerabilita' della falda - Foglio Nord (1:10.000)

G6S Carta delle aree con problematiche idrogeologiche e della vulnerabilita' della falda - Foglio Sud (1:10.000)

G7N Carta della dinamica costiera e delle aree con relative problematiche - Foglio Nord (1:10.000)

G7S Carta della dinamica costiera e delle aree con relative problematiche - Foglio Sud (1:10.000)

G8N Carta delle aree a pericolosita' geomorfologica - Foglio Nord (1:10.000)

G8S Carta delle aree a pericolosita' geomorfologica - Foglio Sud (1:10.000)

G8A Carta delle aree a pericolosita' geomorfologica (1:5.000) A

G8B Carta delle aree a pericolosita' geomorfologica (1:5.000) B

G8C Carta delle aree a pericolosita' geomorfologica (1:5.000) C

G8D Carta delle aree a pericolosita' geomorfologica (1:5.000) D

G8E Carta delle aree a pericolosita' geomorfologica (1:5.000) E

G8F Carta delle aree a pericolosita' geomorfologica (1:5.000) F

G8G Carta delle aree a pericolosita' geomorfologica (1:5.000) G

G9N Carta delle aree a pericolosita' sismica locale - Foglio Nord (1:10.000)

G9S Carta delle aree a pericolosita' sismica locale - Foglio Sud (1:10.000)

G9A Carta delle aree a pericolosita' sismica locale (1:5.000) A

G9B Carta delle aree a pericolosita' sismica locale (1:5.000) B

G9C Carta delle aree a pericolosita' sismica locale (1:5.000) C

G9D Carta delle aree a pericolosita' sismica locale (1:5.000) D

G9E Carta delle aree a pericolosita' sismica locale (1:5.000) E

G9F Carta delle aree a pericolosita' sismica locale (1:5.000) F

G9G Carta delle aree a pericolosita' sismica locale (1:5.000) G

G10N Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica - Livorno Nord (1:10.000) LI nord

G10S Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica - Livorno Sud (1:10.000) LI sud

G10T Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica - Territorio (1:10.000)

Studio idraulico

IDR R01 Relazione illustrativa

IDR R02 Nota integrativa

IDR T1 inquadramento bacini idrografici (1: 25.000)

IDR T2 PGRA, reticolo di gestione ex LR 79/2012 (1: 25.000)

IDR T2.2 reticolo idrografico (1: 25.000)

IDR T3 Mappa delle aree allagate evento 9-10 sett. 2017 (1: 25.000)

IDR T4.0 Sezioni analizzate nella modellazione dei corsi d’acqua: quadro d’unione (1: 25.000)

IDR T4.1 Sezioni analizzate nella modellazione dei corsi d’acqua: torrenti Ugione, Puzzolente e Cigna (1: 10.000)

IDR T4.2 Sezioni analizzate nella modellazione dei corsi d’acqua: torrenti Felciaio, rio Ardenza, rio Banditella (1: 10.000)

IDR T4.3 Sezioni analizzate nella modellazione dei corsi d’acqua: bacini di Quercianella (1: 10.000)

IDR T5.1 Esondazioni: torrente Ugione 1: 10.000

IDR T5.2 Esondazioni:: fosso della Puzzolente e rio Vallelunga 1: 10.000

IDR T5.3 Esondazioni: fosso della Cigna e rio Cignolo 1: 10.000

IDR T5.4 Esondazioni: rio Felciaio, rio Ardenza, fosso della Banditella 1: 10.000

IDR T5.5 Esondazioni: bacini della frazione di Quercianella 1:10.000

IDR T5.6 Esondazioni: Scolmatore e Fossa Chiara 1: 10.000

IDR T5.7 Esondazioni: rio Maggiore 1: 10.000

IDR T6.1 Pericolosità idraulica: quadro nord 1: 10.000

IDR T6.2 Pericolosità idraulica: quadro centro 1: 10.000

IDR T6.3 Pericolosità idraulica: quadro sud e Gorgona 1: 10.000

IDR T7.1 Battenti per Tr=200anni: quadro nord 1: 25.000

IDR T7.2 Battenti per Tr=200anni: quadro centro 1: 25.000

IDR T7.3 Battenti per Tr=200anni: quadro sud 1: 25.000

IDR T8.1 Velocità per Tr=200anni: quadro nord 1: 25.000

IDR T8.2 Velocità per Tr=200anni: quadro centro 1: 25.000

IDR T8.3 Velocità per Tr=200anni: quadro sud 1: 25.000

IDR T9.1 Interventi di cui all’Ordinanza commissariale n.482/2017 quadro nord 1: 10.000

IDR T9.2 Interventi di cui all’Ordinanza commissariale n.482/2017 quadro centro 1: 10.000

IDR T9.3 Interventi di cui all’Ordinanza commissariale n.482/2017 quadro sud 1: 10.000

Art. 4 Prescrizioni, direttive ed indirizzi

1) Le previsioni del presente Piano si configurano come prescrizioni o direttive od indirizzi.

2) Sono da assumere, nelle successive fasi del processo di pianificazione, come prescrizioni vincolanti:

  • - le prescrizioni e le prescrizioni d’uso relative ai beni paesaggistici contenute nello Statuto del Territorio del PIT della Regione (anche se non espressamente recepite nello Statuto del Territorio del Comune)
  • - le direttive correlate agli obiettivi di qualità d'ambito integrate con gli obiettivi specifici dei morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee di cui all'invariante strutturale "Il carattere policentrico e recolare dei sitemi insediativi urbani e infrastrutturali"
  • - principi, prescrizioni e regole relative alle invarianti strutturali dello statuto del territorio comunale ed altre previsioni dello stesso che, per espresse statuizioni in esso contenute, sono da considerare vincolanti in sede di formazione adozione ed approvazione del Piano Operativo, di altri atti di governo del territorio (piani attuativi e strumenti di rigenerazione urbana etc.) e di piani settoriali del Comune
  • - le previsioni relative alle UTOE aventi ad oggetto il dimensionamento massimo dei nuovi insediamenti e delle superfici destinate alle funzioni ritenute nelle stesse ammissibili e le minime dotazioni territoriali pubbliche che risultano contenute nelle schede aventi ad oggetto le UTOE stesse e che vincolanti sono da considerare in applicazione della disciplina ad esse relativa di cui all’art. 92 della L.r. n. 65/2014
  • - tutte le altre previsioni contenute nella presente normativa che sono indicate come vincolanti.
  • - le prescrizioni le previsioni inserite nel presente Piano al fine di perseguire obiettivi di qualità degli insediamenti e della politica sociale per la casa, in applicazione delle disposizioni contenute negli articoli 62 e 63 della L.r. n. 65/2014, quando esse vengono espressamente indicate come tali.

3) Sono da assumere come meri indirizzi, che comunque nel corso di detto processo dovranno essere oggetto di prioritaria attenta considerazione, le altre previsioni del presente Piano non qualificate né come prescrizioni, né come direttive ed aventi solo la finalità di orientare, senza dettare disposizioni vincolanti, l’esercizio delle funzioni comunali relative agli atti di governo del territorio che interverranno successivamente alla sua approvazione.

Art. 5 Rapporti con il Piano Operativo, altri atti di governo del territorio e piani comunali di settore

1) Le scelte che verranno promosse con il Piano Operativo dovranno risultare preordinate al perseguimento degli obiettivi individuati con il presente Piano Strutturale.

2) Le scelte stesse dovranno risultare conformi

  • - alle parti del PIT regionale relative al territorio comunale che, in base alla “disciplina” dello stesso, sono da considerare prescrittive, in particolare tali scelte ed azioni devono risultare funzionali al soddisfacimento degli obiettivi specifici dei morfotipi individuati all'interno delle singole UTOE;
  • - alle parti del presente Piano Strutturale che, in base alla vigente disciplina legislativa regionale ed al successivo art. 30 relativo alle UTOE, sono, anch’esse, da assumere come prescrittive.

Esse inoltre devono essere promosse secondo le direttive date dal Piano Strutturale stesso e considerando gli indirizzi relativi al governo del territorio in esso contenuti e debbono risultare preordinate al perseguimento degli obiettivi indicati per i vari ambiti nei successivi articoli dal 14 al 27 e rispettare le prescrizioni contenute negli stessi articoli.

3) In sede di formazione del Piano Operativo dovranno trovare attenta e vincolante considerazione tutte le risultanze delle analisi geologiche, idrogeologiche, sismiche e dello studio idrogeologico-idraulico contenute nel quadro conoscitivo del presente piano.

4) Le previsioni del Piano Operativo non potranno risultare contrastanti con le “regole di utilizzazione, manutenzione e trasformazione” dettate dalla parte dello Statuto del territorio costituita dall’elaborato avente ad oggetto “Le invarianti strutturali”.

5) Ai sensi dell’art. 95, settimo comma, della L.r. n. 65/2014 il Piano Operativo dovrà dare conto della sua conformità alle previsioni del presente Piano.

6) Le disposizioni di cui ai precedenti comma valgono anche per i piani attuativi, gli strumenti di rigenerazione urbana e gli altri strumenti comunali di governo del territorio nonché per i piani comunali di settore.

7) Nell'allegato “STS_Aree di intervento” l'individuazione delle aree è da assumere come ipotesi. In sede di pianificazione operativa, dette individuazioni, possono subire modifiche a seguito di una più approfondita analisi delle UTOE e di una più approfondita considerazione di esigenze di rigenerazione urbana.

8) I perimetri delle UTOE, come individuati alla tavola STS 01, potranno subire lievi rettifiche non sostanziali in sede di Piano Operativo in relazione all'effettivo stato di fatto comunque nel rispetto degli obiettivi e delle prescrizioni del Piano.

9) Nell’allegato al documento “Elaborato tecnico Rischio di Incidente Rilevante (R.I.R.)” e nella tavola del Piano Strutturale QC 10 “Fasce di rispetto e vincoli derivanti da normativa sovraordinata” (scala 1: 15.000) vengono individuate le aree incluse nel massimo inviluppo delle aree di danno, per quest’ultime si specifica che:

  • - Gli inviluppi delle aree di danno sopra richiamate corrispondono a quelle valutate dalle aziende che rientrano nella disciplina delle attività a rischio d'incidente rilevante ricadenti nel Comune di Livorno;
  • - E' demandata alla predisposizione del Piano Operativo la specifica regolamentazione dell’attività edilizia relativa alle aree interessabili dagli scenari incidentali rappresentati dagli inviluppi delle aree di danno;
  • - In attesa della predisposizione del Piano Operativo, la valutazione della compatibilità edilizia all'interno degli inviluppi delle aree di danno, avverrà con riferimento ai criteri esposti nel paragrafo "Valutazione della compatibilità” contenuto nell’ ”Elaborato tecnico rischio di incidente rilevante del comune di Livorno” allegato al Piano strutturale e al D.M. 09/05/2001.

Art. 6 Perequazione e compensazione

1) Al fine di evitare o fortemente contenere - per quanto consentito dal vigente ordinamento - le disparità di trattamento tra i proprietari di aree interessate da previsioni di recupero e di sviluppo urbanistico contenute nel presente piano trovano applicazione le disposizioni in materia di perequazione e compensazione di cui agli artt. 100 e 101 della L.r. n. 65/2014.

2) L’edificabilità che, nelle varie UTOE, nel rispetto del presente Piano, verrà attribuita dal Piano Operativo ai sub ambiti di trasformazione di cui all’art. 95 terzo comma, lettere a) b) e c) si deve considerare, per ragioni di equità, pro quota attribuita alle varie proprietà che, sempre pro quota, dovranno farsi carico degli oneri di urbanizzazione e degli altri oneri da affrontare ai fini dell’utilizzazione dell’edificabilità stessa. Potrà trovare applicazione, in attuazione del presente piano, anche la disposizione di cui al secondo periodo del primo comma dell’art. 100 della L.r. n. 65/2014, in base al quale gli ambiti interessati dalla perequazione, alla condizione ivi indicata, possono essere anche relativi ad UTOE diverse.

3) Già con il presente Piano viene prefigurata, in relazione a quanto disposto dall’art. 101 della L.r. n. 65/2014, la possibilità dell’attribuzione, con il Piano Operativo, a fini di compensazione, di facoltà edificatorie ai proprietari di immobili sui quali, a seguito di accordi con il Comune verranno realizzati interventi aventi ad oggetto attrezzature e servizi pubblici o di interesse pubblico. Allo stesso fine di compensazione potrà, ove possibile, essere prevista con il Piano Operativo la cessione da parte del Comune di aree in permuta. Per quanto riguarda l’utilizzazione delle facoltà edificatorie di cui al presente comma, troverà applicazione la disposizione contenuta nel secondo comma dell’art. 101 della L.r. n. 65/2014 in base alla quale l’utilizzazione stessa sarà consentita soltanto entro il perimetro del territorio urbanizzato.

Art. 7 Disciplina relativa all’ambito del porto

1) Per l’ambito del porto “operativo” vale la disciplina oggetto del nuovo Piano Regolatore Portuale approvato con la deliberazione del Consiglio regionale della Toscana 25 marzo 2015 n. 36, in forza di accordo di pianificazione sottoscritto tra il Comune di Livorno, la Provincia di Livorno, la Regione Toscana e l’Autorità portuale di Livorno (accordo ratificato con deliberazione del Consiglio Regionale stesso del 24 marzo 2015 n. 33) ed in seguito, anche, alla deliberazione del Consiglio Comunale di Livorno 13 marzo 2015 n. 52 avente ad oggetto l’approvazione della variante anticipatrice al vigente Piano Strutturale ed al Regolamento Urbanistico che detto Piano Regolatore ha comportato.

2) Le scelte interessanti gli ambiti indicati in detta variante anticipatrice come aree C1 - C2 - C3 e C4 (corrispondenti alle aree 12,13,14,15 e 16 del Piano Regolatore del Porto, tutte facenti parte dell’Area cerniera di transizione allo spazio urbano) sono state trasferite nell’UTOE 12 relativo all’ambito Porto - città e varranno anche nelle successive fasi del processo di pianificazione, a meno che non intervengano nel frattempo loro modifiche e con esse modifiche del presente Piano Strutturale la cui esigenza o la cui opportunità l’Amministrazione comunale potrebbe rappresentare e che da essa potrebbero essere promosse .

Art. 8 Misure di salvaguardia

1) Le misure di salvaguardia di cui all’art. 92, quinto e sesto comma, della L.r. n. 65/2014 troveranno applicazione

  • - per tutte le parti del Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) della Regione interessanti il territorio del Comune di Livorno che sono da considerare, in base alla “disciplina del piano” stesso (vedi artt. 18 e 19), prescrittive e che comunque saranno da considerare prevalenti su eventuali difformi previsioni della pianificazione strutturale del Comune
  • - per tutte le parti prescrittive della disciplina del presente Piano aventi ad oggetto le invarianti strutturali (vedi le parti dell’elaborato “Invarianti strutturali” aventi ad oggetto prescrizioni comunque da rispettare nel corso del processo di pianificazione che con il piano strutturale viene avviato)
  • - per le previsioni del presente Piano relative alle UTOE e alle Aree di intervento aventi ad oggetto il dimensionamento massimo degli insediamenti e delle funzioni, eccezion fatta però per le istanze di nuova edificazione presentate in data anteriore all’ adozione del presente piano.

2. Nel periodo di salvaguardia decorrente dal momento della pubblicazione dell’avviso di adozione del piano strutturale non sono ammessi, in quanto in contrasto con le previsioni del presente piano aventi contenuti dimensionali e/o funzionali i seguenti interventi previsti dal regolamento urbanistico vigente:

  • a) gli interventi previsti negli isolati di riqualificazione ricadenti nelle aree normative di impianto storico indicati nell'Allegato A per i quali non sia già stata sottoscritta la relativa convenzione
  • b) gli interventi previsti nelle aree di ristrutturazione urbanistica indicati anch'essi nell'Allegato A: Scheda 5 - area F2 via Lamarmora Nord e Scheda 6 - area B4 via Glauco Masi;
  • c) gli interventi previsti dal piano attuativo dell'UTOE 4C25 ATL di via Meyer in contrasto con le previsioni della scheda di intervento;
  • d) gli interventi e le cessioni di aree presentati ai sensi della Parte III - Collaborazione dei cittadini del Regolamento Urbanistico per i quali non sia stata sottoscritta la relativa convenzione o approvato l'eventuale piano attuativo ovvero la proposta non sia stata apprezzata positivamente da parte dell'Amministrazione Comunale;
  • e) gli interventi indicati all'Allegato G relativamente alle Falesie di Antignano;
  • f) gli interventi di nuova edificazione previsti nell'area normativa Aree a ville con giardino, all'esterno del perimetro del territorio urbanizzato di cui alla tavola ST 03 del PS/2;
  • g) gli interventi che interessano le cave costiere dismesse;
  • h) gli interventi ricadenti nelle aree interessate dalla realizzazione delle opere connesse alla messa in sicurezza idraulica perimetrate e/o localizzate alla tavola:

IDR T9.1 “Interventi di cui all'ordinanza commissariale n. 482/2017 Quadro nord;

IDR T9.2. “Interventi di cui all'ordinanza commissariale n. 482/2017 Quadro centro;

IDR T9.3 “Interventi di cui all'ordinanza commissariale n. 482/2017 Quadro sud;

  • i) gli interventi di nuova edificazione all'interno del perimetro del territorio urbanizzato previsti nell'area normativa Aree a ville con giardino ricadenti nell'UTOE 14 Quercianella Tav STS 01 del Piano Strutturale.

3. inoltre nel medesimo periodo di salvaguardia:

  • a) nella porzione dell'UTOE 10, posta in sinistra idraulica del Rio dell'Acqua della Puzzolente e del torrente Ugione, sono vietati la realizzazione e l'ampliamento di impianti RIR, di impianti di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e speciali non assimilabili ai rifiuti urbani e di impianti produttivi che utilizzino prodotti, sottoprodotti o materie prime seconde derivanti da trattamento di rifiuti.
  • b) nell'UTOE 19 sono vietati gli impianti di smaltimento rifiuti. E' fatto salvo il proseguimento delle attività negli impianti esistenti fino allo scadere delle autorizzazioni vigenti.
  • c) per le attività esistenti incompatibili con gli obiettivi dell'area speciale 17 b sono consentiti esclusivamente interventi di manutenzione.
Ultima modifica 16.03.2021 - 09:37