Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 18 Ambito aree tutelate

1) Trattasi di ambito comprendente aree boscate, la costa di Calafuria, le aree incluse nel Parco provinciale dei Monti livornesi, le Aree Naturali Interesse Locale (ANPIL) di cui è in corso, a seguito della L.R. 30/2015 la revisione delle forme di tutela e gestione nonché aree destinate a interventi di recupero ambientale, censite dal Quadro Conoscitivo, quali cave, la discarica di Vallin dell’Aquila e altre aree da sottoporre a interventi di riqualificazione ambientale.

2) Sono obiettivi da perseguire da rispettare per l’ambito in considerazione:

  • a) messa in sicurezza del territorio con azioni preventive e correttive;
  • b) recupero delle aree degradate;
  • c) interventi volti a prevenire eventi catastrofici;
  • d) conseguire condizioni di stabilità ecologica;
  • e) recupero delle aree percorse dal fuoco;
  • f) tutela delle aree boscate,
  • g) tutela delle aree costiere;
  • h) promozione dell’uso pubblico;
  • i) recupero e valorizzazione gli edifici e dei manufatti storici rurali, militari e civili (complessi paleoindustriali, miniere, etc.), delle reti tecnologiche storiche (acquedotti di Colognole e di Limone, tracce di acquedotti romani, cisterne, ghiacciaie);
  • l) tutela dei manufatti archeologici e dei percorsi antichi che attraversano la collina, con particolare riferimento a quelli di collegamento tra la costa e la via Emilia;
  • m) incentivazione dell’uso turistico e per il tempo libero;
  • n) riqualificazione della viabilità di accesso, con particolare riferimento alle strade provinciali di Valle Benedetta e di Popogna, anche al fine di permetterne l’utilizzo attraverso forme di mobilità non automobilistica; realizzazione di punti di sosta e di accesso alla rete ciclo-pedonale, dei sentieri e delle ippovie dei Monti livornesi;
  • o) ripristino e recupero ambientale delle cave dismesse in relazione al Piano regionale delle attività estrattive (PRAE);
  • p) recupero dell’edilizia esistente a fini turistico-ricettivi preferibilmente mediante la promozione di attività agrituristiche;
  • q) cave dismesse costiere: recupero verso funzioni di servizio per la balneazione e per la fruizione dell’area protetta, parcheggi;
  • r) la conservazione delle specie animali e vegetali;
  • s) salvaguardia dei valori naturalistici, ambientali e paesaggistici;
  • t) tutela delle risorse naturalistiche;
  • u) tutela dei valori ambientali naturalistici e paesaggistici del sistema fluviale.

3) Costituiscono obiettivi specifici da perseguire per la parte della costa che va da Calafuria al Rogiolo:

  • a) la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale e del paesaggio;
  • b) la difesa delle risorse naturali dall’inquinamento;
  • c) interventi di salvaguardia del patrimonio forestale e della macchia mediterranea;
  • d) l’applicazione di metodi di gestione o di restauro ambientale al fine di integrare le attività umane con l’ambiente naturale;
  • e) la promozione di attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica;
  • f) la messa in sicurezza della struttura fisica del territorio con azioni preventive e correttive;
  • g) il recupero delle aree degradate;
  • h) la creazione di condizioni di stabilità ecologica;
  • i) la tutela della fascia costiera;
  • l) la tutela e la valorizzazione dei percorsi litoranei di antico impianto (itinerario della Strada dei Cavalleggeri), dei collegamenti ciclo-pedonali, della rete dei sentieri di collegamento tra la fascia costiera e le aree interne del massiccio di Calafuria;
  • m) la tutela e la valorizzazione delle aree archeologiche e degli edifici e manufatti di valore storico;
  • n) la creazione di attività turistiche - ricettive solo mediante interventi su edifici e manufatti esistenti e solo se compatibili con gli obiettivi di tutela e riqualificazione paesaggistica ed ambientale della costa;
  • o) la messa in sicurezza dei percorsi pubblici lungo la costa;
  • p) la creazione di maggiori condizioni di accessibilità pubblica alla riva del mare;
  • q) la salvaguardia delle visuali dagli spazi pubblici verso il mare;
  • r) la creazione di modalità di mitigazione/riduzione del traffico automobilistico sulla viabilità lungomare sia attraverso gli strumenti urbanistici sia attraverso la pianificazione di settore in particolare mediante il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS).

4) l’ambito aree tutelate è sua volta articolato, come graficamente rappresentato alla tavola STS 01 “ Parti di città - UTOE”, in ulteriori UTOE. Le UTOE ad esso relativi risultano ulteriormente disciplinati nelle schede - UTOE di seguito elencate:

  • - 19 aree tutelate dei colli livornesi;
  • - 20 aree di speciale valore naturalistico e paesaggisitico;
  • - 21 costa di Calafuria;
  • - UTOE 16 Area paesaggistica - a) Valle dell’Ardenza, b) Conca di Montenero.

Questa UTOE è ulteriormente normata all’articolo 27 delle presenti norme.

5) E’ vietata l’apertura di nuove cave e discariche e la riattivazione di quelle esistenti.

Ultima modifica 16.03.2021 - 09:37