Norme tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art.148 Campo di applicazione ed elaborati costitutivi

1. Nell'ambito del territorio comunale, fatti salvi i tipi di intervento edilizi e di trasformazione urbanistica definiti dal Regolamento Urbanistico, i mutamenti della destinazione d'uso degli immobili, ivi comprese le aree di pertinenza degli edifici esistenti e i terreni in edificati sono sottoposti alla presente disciplina.

2. La disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni, ai sensi dell’art. 98 della LRT 65/2014, definisce quali mutamenti di destinazione sono soggetti a titolo abilitativo, le specifiche fattispecie o aree determinate nelle quali il mutamento di destinazione d'uso in assenza di ogni attività edilizia è sottoposto a denuncia d'inizio di attività, le condizioni per il mutamento di destinazione d'uso, nonché ai sensi dell’art. 184 della LRT 65/2014, i mutamenti di destinazione d'uso soggetti ad oneri di urbanizzazione.

3. La disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni è costituita dalle norme del presente titolo e dalle Carta della disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni" di cui all'elaborato PR_010.

4. .Ai fini della disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni, si individuano i tessuti, così come definiti dagli artt. 71, 72, 73, 74, 74 bis, 75, 76, 77 e 78., eventualmente frazionati in sotto categorie di tessuto (SCT), quali unità cui riferire le azioni di riqualificazione, gestione, controllo degli insediamenti esistenti.

5. Per ciò che concerne il tessuto rurale prevalentemente residenziale ed il tessuto rurale prevalentemente produttivo si rinvia alle disposizioni contenute rispettivamente negli artt.79 e 80. Per i titoli edilizi, gli oneri e le condizioni per il mutamento di destinazione d'uso in tali tessuti si rinvia alla disciplina contenuta nel successivo Titolo II della presente parte V.

Art.149 Definizioni

Agli effetti della presente disciplina si intende per:

- Destinazione d'uso degli immobili:
il complesso delle funzioni previste per ogni ambito dei diversi tessuti individuati nel Regolamento Urbanistico e nelle sotto categorie di tessuto (SCT) indicate nella "Carta della disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni" di cui all'elaborato PR_010;
- Mutamento della destinazione d'uso:
quando sia variata l'utilizzazione attuale di una unità immobiliare in modo tale da interessare oltre il 35 per cento della superficie utile dell'unità stessa o comunque oltre trenta metri quadrati, anche con più interventi successivi. Costituisce, inoltre,mutamento di destinazione d'uso il passaggio dall'una all'altra delle categorie principali e secondarie delle funzioni.
- Mutamento di destinazione d'uso senza opere:
la sostituzione dell'uso attuale di una unità immobiliare, con un altro uso, senza l'esecuzione di opere edilizie che siano necessarie a modificarne i preesistenti requisiti di abitabilità e agibilità;
- Destinazione d'uso attuale delle unità immobiliari:
si presume quella risultante da titoli abilitativi edilizi, ovvero, in mancanza, dalla posizione catastale quale risulta alla data di entrata in vigore della presente disciplina;
- Titolo abilitativo:
il permesso di costruire o la denuncia di inizio dell'attività (DIA) a secondo dei casi previsti dall'art. 77 della legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1.

Art.150 Destinazioni d'uso

Categorie principali delle destinazioni d’uso degli immobili e articolazione delle funzioni principali:

  1. a. Residenza - CR: residenze urbane permanenti, spazi di pertinenza della residenza come parcheggi, autorimesse, cantine, soffitte, locali tecnici, nonché le attrezzature di uso comune come locali lavanderia, spazi per i giochi, sala per riunioni condominiali, giardini;
  2. b. Industriale e artigianale - CI: fabbriche e officine (compresi laboratori di sperimentazione, uffici tecnici e amministrativi, abitazioni di servizio, se strettamente connessi); depositi della produzione coperti e scoperti; costruzioni per attività industrializzate adibite alla trasformazione e conservazione dei prodotti agricoli e zootecnici, attività di rottamazione ed altre attività funzionalmente connesse con le attività produttive;
  3. c. Commerciale - CC: le strutture commerciali definite dalla L.R. n. 28/2005 e s.m.i. e dal rispettivo regolamento di attuazione approvato con D.P.G.R. 15/R/2009, esposizioni commerciali, pubblici esercizi e locali di somministrazione (bar, ristoranti, pizzerie e simili), attività artigianali a servizio della residenza e/o della persona (panetterie, pizzerie, pasticcerie, rosticcerie da asporto, parrucchiere, estetista ), gallerie d’arte;
  4. d. Turistico-ricettiva - CTr: alberghi, motel, ostelli e tipologie assimilabili, campeggi, residence e altre attività ricettive previste dalla Legislazione Regionale;
  5. e. Direzionale - CD: palazzi per uffici, attività bancarie, assicurative, finanziarie, studi professionali centri di ricerca, parchi scientifici e tecnologici, attività terziarie in senso lato;
  6. f. di Servizio - CS;
  7. g. Commerciale all’ingrosso e depositi commerciali – CC1: magazzini e depositi commerciali all’ingrosso; depositi merceologici all’aperto; depositi per la logistica;
  8. h. Agricola – CAg: Attività Agricole ed altre connesse di cui alla legislazione regionale vigente; per la disciplina di tale funzione si rinvia alle norme del Titolo III DELLA PARTE III.

2. La categoria principale CS - di servizio - è articolata nelle seguenti categorie secondarie:

  1. - CSa - Servizi di assistenza sociale e sanitaria: centri di assistenza, case di riposo, residenze protette, campi per famiglie nomadi;
  2. - CSb - Servizi per l’istruzione di base: asili, scuole per l’infanzia, scuole dell’obbligo;
  3. - CSc - Servizi cimiteriali;
  4. - CSd - Servizi per la cultura e lo spettacolo: musei, teatri, auditori, cinema, sale per spettacoli, discoteche, sale convegni e mostre, biblioteche;
  5. - CSd1 - Servizi per il culto: chiese, conventi, oratori ed altri edifici per il culto;
  6. - CSh - Servizi ospedalieri e sanitari: presidi ospedalieri con attività e funzioni di supporto, cliniche, centri medici poli-specialistici, ambulatori, poliambulatori;
  7. - CSi - Servizi per l’istruzione superiore: scuole non dell’obbligo, scuole speciali;
  8. - CSp - Parcheggi coperti;
  9. - CSr - Servizi sociali e ricreativi: centri sociali, centri culturali e ricreativi,centri polivalenti, mense;
  10. - CSs - Servizi sportivi: palestre e centri benessere, piscine, palazzi dello sport, campi sportivi coperti;
  11. - CSt - Servizi tecnici e amministrativi: servizi postelegrafonici e telefonici, servizi comunali e della protezione civile, tribunali, attrezzature della finanza, per la pubblica sicurezza e militari, associazioni di categoria, patronati, sedi politiche;
  12. - CSt1 - Impianti tecnologici: impianti tecnici per la distribuzione di acqua, energia elettrica e gas, impianti per il trattamento dei rifiuti e delle acque reflue;
  13. - CSu - Università e servizi universitari: attrezzature didattiche e di ricerca (compresi servizi tecnici, amministrativi, sociali e culturali connessi), scuole speciali di livello universitario, residenze universitarie.
  14. - CS aut - Autolavaggi

3. Altri servizi CS: spazi espositivi per la produzione; mercati; collegi, convitti, studentati, pensionati, residenze sociali; parcheggi a raso (CPp), impianti sportivi scoperti (CPs), piazze e simili (CPz), giardini (CVg), parchi (CVp); stazioni passeggeri (CMp); centro servizi per la mobilità (CMd); servizi per la mobilità (CM).

4. Per quanto non espressamente elencato vale il principio dell’assimilazione funzionale.

Art.151 quantità delle varie funzioni ammesse nella classificazione dei tessuti

1. Sono quelle indicate nel Titolo III di questa Parte V.

Ultimo aggiornamento 11.11.2020 - 12:13