Disciplina di Piano online


Art. 3.8 Sistema sociale

1. La strategia definita dal PS per il sistema sociale è volta a rafforzare il "ben essere" della persona, inteso come qualità della vita legata alla qualità del territorio, con conseguente valorizzazione delle eccellenze e riduzione delle criticità territoriali. E' altresì volta a sviluppare il senso di "comunità", inteso come capacità degli abitanti di garantirsi, reciprocamente e in modo organizzato, solidarietà e crescita qualitativa, attraverso azioni integrate (educazione, formazione, prevenzione, assistenza sociale, politiche sanitarie, attività culturali) volte a innescare processi di cambiamento che rendano protagonista la comunità locale, assegnando ai singoli attori risorse adeguate per portare contributi allo sviluppo sostenibile del territorio.

A tale scopo è favorita, tra l'altro, la razionale distribuzione territoriale delle strutture sociali, onde migliorare la fruizione dei servizi di base diffusi nel territorio e la fruizione dei servizi pregiati presenti negli ambiti urbani, caratterizzati da una forte connotazione di ruolo.

2. Obiettivi strategici di riferimento

Gli obiettivi strategici di riferimento, che sono recepiti dalle politiche di settore della Amministrazione Comunale e dal PO, anche attraverso incentivi e specifiche disposizioni di carattere edilizio e urbanistico, sono:

  1. a. valorizzazione e razionalizzazione delle strutture di servizio esistenti, con particolare riguardo a:
    • - Ospedale Serristori: mantenimento dell'ospedale quale presidio sanitario di eccellenza di livello sovra comunale;
    • - strutture sociali (Villa Campori a Incisa, Asp Martelli a Figline): sviluppo delle esperienze di servizio alla persona e, in particolare, di housing sociale per anziani autosufficienti;
    • - Centro di Loppiano: valorizzazione delle attività culturali e sociali del centro nell'ambito di una maggiore integrazione strutturale e funzionale con il territorio comunale e, in particolare, con il centro abitato di Incisa;
    • - ISIS Vasari: consolidamento quale polo formativo di eccellenza territoriale, con particolare riferimento all'indirizzo agrario, per la sperimentazione colturale e la formazione nell'agricoltura multifunzionale, e all'indirizzo alberghiero, per il sostegno alle filiere locali e all'ospitalità territoriale;
    • - sistema scolastico: impostato su un unico istituto comprensivo, articolato, nel territorio comunale, nei poli di Incisa, Figline e Matassino, anche attraverso una diversa distribuzione dei plessi scolastici finalizzata a combinare esigenze sociali ed economie di scala (radicamento sociale, accessibilità, trasporto, manutenzione, gestione, ecc.);
    • - sistema dei circoli e del volontariato: integrato con funzioni di pubblico interesse, adeguatamente collegato in rete e tempestivamente disponibile per i bisogni della comunità;
    • - insediamenti, sparsi o accentrati, dell'alta collina: sostegno alla permanenza o all'insediamento dei servizi sociali di base e dei pubblici esercizi;
    • - poli sportivi di Via Pertini, a Incisa, e di Via Rossini, a Figline: qualificazione formale, strutturale e funzionale, anche attraverso una maggiore diversificazione dell'offerta di attività praticabili all'aperto e la creazione di relazioni con le aree rivierasche dell'Arno;
    • - qualificazione delle iniziative di rilevanza socio-economico-culturale, anche attraverso l'adeguamento della logistica e delle strutture di supporto (Autumnia, Primaveria, Festa del Perdono, ecc.);
  2. b. promozione di percorsi di empowerment e sviluppo delle autonomie:
    • - promozione di una rete di servizi per la prima infanzia rafforzando le sinergie tra pubblico e privato;
    • - promozione di stili di vita sana, consapevole e informata in tutte le fasce di età;
    • - creazione di un laboratorio per interventi di sostegno al lavoro e alla integrazione della disabilità (housing sociale);
    • - sviluppo di progetti per i giovani, partendo dall'incentivazione di forme di coprogettazione e autogestione;
    • - sostegno alle diverse forme di auto organizzazione, di auto mutuo aiuto e di associazionismo che nascono nel territorio;
    • - creazione di una struttura capace di favorire l'incontro tra formazione e offerta di lavoro;
    • - valorizzazione del patrimonio storico-culturale come componente dell'identità territoriale e fondamento dei processi di sviluppo endogeni.
  3. c. promozione della città sana e sicura, come prospettiva trasversale per trattare collettivamente i problemi urbani e territoriali in funzione di migliori condizioni di abitabilità, vivibilità e ospitalità attraverso:
    • - lo sviluppo della salute a tutto campo, del benessere del singolo come benessere della comunità, del ruolo dei centri abitati come promotori di salute sostenendo in particolare:
    • - un approccio sostenibile alla mobilità che favorisca gli spostamenti ciclopedonali e una maggiore autonomia dei bambini nella fruizione della città;
    • - attività sane e coinvolgenti per i giovani;
    • - attività fisiche e stili di vita attivi, sostenuti da attività informative, formative e di sostegno per invecchiare in salute.
    • - l'integrazione tra politiche per la salute e altre politiche strategiche con riflessi sulla salute umana; in particolare attraverso:
    • - la valutazione degli effetti sulla salute dei piani e dei programmi comunali;
    • - la considerazione della salute come parametro costante delle politiche urbane e territoriali.
    • - il perseguimento di una città equa, sostenibile, attenta alle esigenze e al valore delle persone;
    • - la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche che hanno effetti sulla salute e sul benessere delle persone.