Disciplina di Piano online


Art. 3.6 Sistema produttivo

1. La strategia definita dal PS per il sistema produttivo è volta a rafforzare il carattere polifunzionale integrato del territorio comunale, basato su un'economia plurisettoriale industria-artigianato-commercio-turismo-agricoltura, e a favorire il radicamento territoriale delle aziende leader, finalizzandolo a introiettare nei prodotti il valore aggiunto della qualità territoriale.

Nell'ambito di questa strategia, che rifugge le lottizzazioni isolate e le superfetazioni incongrue a ridosso degli aggregati storici:

  • - l'area artigianale e industriale di Lagaccioni, aperta (previo risanamento idraulico e compatibilmente con le condizioni di rischio) a nuove attività ricreative e di servizio e opportunamente organizzata in polo produttivo integrato sotto forma di APEA, costituisce una componente propulsiva dell'economia comunale; accanto a quella di Lagaccioni, costituiscono realtà produttive importanti nel territorio comunale le aree artigianali e industriali di Burchio e Pian dell'Isola;
  • - le aree rurali polifunzionali della collina, incentrate sulle attività agricole e sulle connesse attività agrituristiche, ricreative, sociali e culturali, costituiscono componenti complementari dell'economia comunale e sono tese a sviluppare un'offerta territoriale integrata, fondata su prodotti40 e servizi41 di eccellenza, garantendo la qualità del paesaggio quale essenziale elemento attrattivo del territorio comunale. Nell'ambito della media collina costituiscono presenze inusuali, dotate di grande capacità attrattiva, ma scarsamente integrate con il territorio, il Centro di Loppiano, nell'immediato entroterra del centro abitato di Incisa, e il Camping Village Norcenni Girasole Club, nell'immediato entroterra del centro abitato di Figline;
  • - le aree fluviali dell'Arno, per le quali sono da perseguire interventi di salvaguardia e di qualificazione degli spazi aperti e da favorire interventi che rafforzino le relazioni ecologiche e funzionali con le aree collinari, costituiscono ambiti sperimentali di politiche sostenibili, fondate sulle attività agricole compatibili e, in vicinanza agli ambiti urbani, su attività turistiche e ricreative connesse alla presenza del fiume.

2. Obiettivi strategici di riferimento

Gli obiettivi strategici di riferimento, che sono recepiti dalle politiche di settore dell'Amministrazione Comunale e dal PO, anche attraverso incentivi e specifiche disposizioni di carattere edilizio e urbanistico, sono:

  1. a. sistema artigianale e industriale:
    • - qualificazione e innovazione del tessuto produttivo artigianale e industriale, con particolare riguardo a:
      • - rafforzamento delle relazioni tra le strutture produttive-commerciali di Pian dell'Isola, il limitrofo sistema produttivo polifunzionale del Comune di Rignano sull'Arno e il sistema degli outlet della moda del Comune di Reggello, soprattutto attraverso l'offerta formativa e professionalizzante;
      • - completamento e qualificazione ecologica e morfologica delle strutture produttive di Burchio;
      • - mantenimento e valorizzazione produttiva dello stabilimento Pirelli, che segna la chiusura, a sud, del centro abitato di Figline;
      • - messa in sicurezza idraulica, recupero edilizio e funzionale, qualificazione ecologica e morfologica, rilancio economico e produttivo dell'area di Lagaccioni come luogo di lavoro e di competenze, attraverso l'integrazione delle strutture artigianali-industriali con strutture di servizio alle imprese, strutture di formazione e di coworking, strutture ricreative e di ristoro, per la creazione di un polo produttivo integrato secondo i modelli delle APEA42; il suddetto polo è collegato ai raccordi delle grandi infrastrutture di trasporto (casello autostradale, stazione ferroviaria di Figline), usufruisce, oltre che delle energie rinnovabili producibili in loco, del supporto energetico degli impianti previsti nelle aree ex minerarie di Santa Barbara (in particolare Le Borra) ed è concepito come parte integrante, ma distinta e baricentrica, di una struttura insediativa di fondovalle che mantiene nei centri abitati di Incisa e di Figline i capisaldi urbani identitari, luoghi storici dell'abitare, delle relazioni sociali e dei principali servizi. A questi fini deve essere attivato un complesso di azioni coordinate, tra le quali assumono particolare rilevanza:
        • - il superamento delle condizioni di rischio idraulico, con possibilità di operare, nel frattempo, interventi di trasformazione fisica e funzionale consentiti dalla normativa vigente sul patrimonio edilizio esistente;
        • - la qualificazione ambientale attraverso il risparmio idrico ed energetico, la produzione di energia da fonti rinnovabili (FER)43, la gestione integrata e la raccolta differenziata dei rifiuti;
        • - la qualificazione del sistema degli spazi aperti e degli spazi pubblici, attraverso un progetto unitario che individui: varchi per potenziare le relazioni ecologiche trasversali fiume-collina, a partire dalle indicazioni contenute nella tavola STR1; percorsi ciclopedonali in condizioni di sicurezza e spazi attrezzati per la sosta ciclabile e pedonale; fermate attrezzate e concentrate del sistema di trasporto pubblico su strada; interventi coordinati di arredo urbano e di equipaggiamento degli spazi verdi;
        • - il sostegno alla digitalizzazione delle imprese e all'utilizzo della banda larga, nell'ambito di un potenziamento generale delle tecnologie della informazione e della comunicazione44;
        • - la caratterizzazione produttiva dell'area, incentrata sulla manifattura e sulle eccellenze artigianali e industriali della zona (in particolare pelletteria e moda), disincentivando la localizzazione degli esercizi commerciali e, in modo particolare, di quelli di vicinato, nonché i mutamenti di destinazione d'uso in favore della residenza;
        • - il miglioramento dell'efficienza infrastrutturale, attraverso: la gerarchizzazione della rete viaria; l'adeguamento dei parcheggi, degli spazi di manovra e degli spazi per il carico-scarico delle merci; la creazione di raccordi gerarchizzati con le principali infrastrutture di collegamento; la creazione di fermate attrezzate per il servizio di trasporto pubblico e il collegamento con le stazioni ferroviarie;
        • - le politiche volte a rafforzare l'attrattività dell'area e la convenienza all'insediamento delle imprese, favorendo i raccordi con le infrastrutture nazionali di trasporto e la disponibilità di energia a costi contenuti45.
        • Il PO verifica e, se del caso, incentiva lo spostamento delle strutture produttive più esposte al rischio idraulico nelle nuove zone per attività artigianali e industriali previste dalla Conferenza di copianificazione46.
          Il PO subordina, altres&igrave, la realizzazione di nuove strutture artigianali e industriali alla presentazione di un master plan aziendale con idonee garanzie occupazionali e alla preventiva verifica di compatibilità inerente il rumore e le emissioni inquinanti.
  2. b. sistema agricolo:
    • - sviluppo di una moderna ruralità polifunzionale47;
  3. c. sistema turistico:
    • - sviluppo del turismo attraverso la costruzione di un'offerta integrata a forte caratterizzazione identitaria, basata sulla ricettività diffusa e sulle opzioni strategiche "turismo-territorio rurale" e "luogo-prodotto" (arte, cultura a paesaggio; enogastronomia e tradizioni; natura, escursionismo, ricreazione), puntando sulle "aggregazioni di prodotto" e sul potenziale attrattivo del territorio comunale per creare e qualificare strutture turistiche orientate principalmente verso i seguenti target:
      • - turismo dell'arte e della cultura, ma anche dell'enogastronomia e delle tradizioni, con visite a Firenze e dintorni (Chianti, Siena, Arezzo) e soggiorni di breve o media durata, per il quale il territorio rurale si propone come alternativa al soggiorno in città;
      • - turismo del tempo libero, interessato alle escursioni, alla natura e alla ricreazione, ma anche all'enogastronomia, di provenienza prevalentemente metropolitana, al quale il territorio comunale propone, soprattutto nella collina occidentale (Poggio Firenze, Poggio alla Croce, Pian d'Albero, Montescalari), ma anche attraverso la ciclopista dell'Arno, occasioni di sosta e di accoglienza nell'ambito di itinerari sovra comunali:
      • - turismo esigente ed esperto, che trova accoglienza soprattutto negli agriturismi, negli alberghi diffusi dei centri collinari minori e dei borghi rurali, nelle altre strutture ricettive rurali;
      • - turismo giovanile o familiare, che trova accoglienza soprattutto negli agriturismi, negli alberghi diffusi dei centri collinari minori e dei borghi rurali, nelle altre strutture ricettive rurali, nel campeggio e villaggio turistico di Norcenni;
      • - turismo legato al culto, alle esperienze sociali, allo studio, al lavoro e alla convegnistica, che ha come principale riferimento il Centro di Loppiano.
      L'Amministrazione Comunale, perseguendo la logica delle "aggregazioni di prodotto" promuove:
      • - coinvolgendo i Comuni limitrofi: uno specifico accordo di programma con la Regione Toscana e i consorzi turistici, per individuare i prodotti tematici di interesse locale da valorizzare sui mercati;
      • - coinvolgendo gli operatori locali: la sottoscrizione di specifici disciplinari di qualità definiti nell'ambito di protocolli regionali (tipo "Benvenuti in Toscana"), opportunamente declinati rispetto ai prodotti turistici tematici inerenti il territorio.
  4. d. sistema commerciale
    • - sostegno e qualificazione degli esercizi commerciali di vicinato nei centri abitati e, in particolare, nelle aree storiche centrali, anche attraverso il rilancio dei centri commerciali naturali esistenti (Il Granaio, Le Botteghe del Petrarca) e la loro promozione a Matassino. Gli esercizi commerciali dei centri storici sono da considerare, a tutti gli effetti, componenti funzionali indispensabili di supporto alla residenza stanziale, nonché elementi di qualificazione urbana e di attrattività nei confronti dei fruitori esterni. La loro permanenza nei centri storici viene pertanto favorita dalle politiche comunali, anche attraverso una specifica disciplina edilizia e specifiche azioni per favorirne l'accessibilità e la sosta di supporto;
    • - potenziamento degli esercizi commerciali del territorio rurale, favorendo l'adesione alle reti regionali (tipo "Vetrina Toscana") e l'integrazione con le produzioni tipiche locali, nonché, soprattutto negli insediamenti accentrati, la qualifica di emporio polifunzionale;
    • - contenimento delle strutture di vendita generiche nelle aree produttive, favorendo, di contro, quelle integrate con la produzione locale e con la moda; nelle aree produttive, e in particolare in quella di Lagaccioni, deve essere disincentivata, anche attraverso specifici provvedimenti edilizi e contributivi, la delocalizzazione di esercizi commerciali dai centri storici di Incisa e di Figline;
    • - qualificazione ambientale e dotazione infrastrutturale delle medie e grandi strutture di vendita esistenti, favorendone l'accessibilità.

40. In particolare olio e vino, anche in coltura specializzata

41. In particolare ricettività rurale

42. LR 87/1998, art. 18, e RPGR 74R/2009, Regolamento in materia di Aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA)

43. In loco e in altre aree del territorio comunale: vedi anche l'articolo 3.5 delle presenti norme, "Sistema energetico", punto 3, "Area ex mineraria Santa Barbara"

44. Anche in coerenza con gli obiettivi dell'agenda digitale europea, Europa 2020, già citata

45. Vedi anche articolo 3.5 delle presenti norme, "Sistema energetico", punto 3 "Area ex mineraria Santa Barbara

46. Conferenza di copianificazione del 19.05.2017

47. Vedi articolo 3.7 delle presenti norme