Disciplina di Piano online


Art. 3.4 Sistema ambientale

1. La strategia definita dal PS per il sistema ambientale è volta a recuperare relazioni di coerenza tra le componenti fisiche, naturali e antropiche che determinano la struttura e la funzionalità ecologica del territorio comunale, favorendo la conservazione, lo sviluppo e la differenziazione degli elementi naturali (biodiversità), nonché la conservazione, il potenziamento o il ripristino delle relazioni ambientali (connettività), nell'ambito delle misure per la difesa idrogeologica definite dal supporto geologico e idraulico al PS, nonché di modelli virtuosi inerenti gli stili di vita e le forme di utilizzazione del territorio (sostenibilità).

Essa trova specifica definizione nella disciplina relativa alle singole UTOE.

2. Obiettivi strategici di riferimento.

Gli obiettivi strategici di riferimento, che sono recepiti dalle politiche di settore dell'Amministrazione Comunale e dal PO, anche attraverso incentivi e specifiche disposizioni inerenti le trasformazioni territoriali (PA, piani aziendali, ecc.), sono:

  1. a. Potenziamento della biodiversità, da perseguire:
    • - conservando e qualificando i sistemi naturali e seminaturali, che costituiscono i principali serbatoi di naturalità, con particolare riferimento a: boschi, prati e arbusteti della dorsale occidentale; reticolo idrografico minore e relative sponde nella bassa e media collina; Arno, sponde e vegetazione ripariale nel fondovalle, dove la progettazione delle nuove casse di laminazione dovrà anche perseguire obiettivi di qualificazione naturalistica e di tutela della biodiversità. Il PO recepisce e sviluppa le politiche di tutela per le aree naturali protette (ZSC Monti del Chianti, ANPIL Garzaia) delineate dal PTC nella monografia relativa al Valdarno Superiore Fiorentino;
    • - qualificando il sistema forestale, attraverso il contrasto alla diffusione delle specie forestali alloctone, l'avviamento all'alto fusto o il miglioramento dei boschi cedui in base ai principi della gestione forestale sostenibile;
    • - garantendo sostegno all'agricoltura biologica e all'incremento della diversità ambientale nelle aree agricole a coltivazione intensiva (siepi, alberature, fasce di rispetto delle siepi, a regime sodivo e inerbite);
    • - creando sistemi reticolari del verde urbano articolati e continui, costituiti da aree pubbliche e private, attenti alla diversificazione ambientale e connessi al territorio rurale nonché, ove presenti, alle rive fluviali;
    • - promuovendo, attraverso azioni di formazione/informazione, modalità di gestione del verde privato (urbano o rurale) che prevedano l'uso di specie autoctone e di prodotti naturali, anche attraverso protocolli sottoscritti con singoli soggetti, condomini, esercenti di attività di vendita dei prodotti per l'agricoltura e il giardinaggio.
  2. b. Potenziamento della connettività, da perseguire:
    • - conservando e qualificando le principali unità funzionali delle reti ecologiche comunali e sovracomunali (in particolare: corridoio boscato della dorsale occidentale, corridoio fluviale dell'Arno, elementi trasversali);
    • - conservando e qualificando il reticolo idrografico minore trasversale che unisce, senza soluzioni di continuità, l'alta collina all'Arno e alle aree che ne costituiscono contesto fluviale29 (in particolare: Fosso del Salceto, Fosso del Burchio, Borro del Focardo30, Borro di Fracassi, Borro di Ponterosso, Fosso del Cesto);
    • - contenendo la frammentazione ambientale prodotta dalle grandi infrastrutture di trasporto del fondovalle attraverso la creazione di fasce verdi longitudinali ad alta densità di impianto e il mantenimento (o l'incremento) dei passaggi trasversali (corsi d'acqua minori e relative rive; viabilità; spazi aperti; aree agricole ubicate a monte e a valle delle infrastrutture, ecc.).
    • - riducendo il consumo di suolo e migliorando i livelli di permeabilità ecologica delle pianure alluvionali.
  3. c. Sostenibilità degli stili di vita e delle modalità d'uso del territorio, da perseguire:
    • - concependo le aree rivierasche dell'Arno quali ambiti per la sperimentazione di politiche territoriali sostenibili nella prospettiva del futuro parco fluviale metropolitano, con previsione di un'area naturale protetta denominata "Parco fluviale dell'Arno"31, che salvaguardi e valorizzi le specificità naturali dell' ANPIL della Garzaia32 e delle altre zone umide seminaturali di lungo fiume;
    • - prevedendo aree naturali protette collinari33:
      • - nella dorsale nord-occidentale34, previa concertazione, programmatica e procedurale, con i comuni limitrofi di Bagno a Ripoli, Greve in Chianti e Rignano;
      • - nei Monti del Chianti35, comprendendo la ZSC "Monti del Chianti"36, previa concertazione, programmatica e procedurale, con il Comune di Greve in Chianti;
    • - stipulando protocolli con gli operatori locali per combinare la qualità del territorio e del paesaggio rurale con la qualità delle produzioni agricole e delle altre attività compatibili con una moderna ruralità polifunzionale;
    • - garantendo sostegno alle certificazioni Ecolabel e alla creazione di aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA) negli insediamenti artigianali e industriali di Pian dell'Isola e di Lagaccioni;
    • - prevedendo specifiche misure di qualità ambientale riguardanti: permeabilità dei suoli, verde e connettività ecologica, approvvigionamento e risparmio idrico, risparmio energetico, fonti energetiche rinnovabili, inquinamento acustico, inquinamento del suolo e del sottosuolo, inquinamento elettromagnetico, scarichi idrici, rifiuti;
    • - promuovendo la gestione integrata del processo produzione-raccolta-smaltimento dei rifiuti e incentivando il compostaggio domestico e la raccolta differenziata, anche attraverso uno specifico regolamento comunale e appositi contenitori ubicati in posizioni strategiche, facilmente accessibili negli ambiti urbani e nel territorio rurale;
    • - promuovendo protocolli di sostenibilità energetica dei prodotti e dei processi, in campo agricolo, artigianale e industriale, con monitoraggio e diffusione dei risultati;
    • - prevedendo una rete per la mobilità dolce (piste ciclabili e percorsi pedonali) capace di garantire l'accesso alle aree centrali urbane e ai servizi e potenziando il trasporto pubblico su gomma, attraverso un servizio circolare tra i principali centri abitati;
    • - predisponendo un piano comunale di illuminazione pubblica, per favorire il risparmio energetico ed abbattere l'inquinamento luminoso, tutelando al contempo, soprattutto nel territorio rurale, la fauna selvatica e la qualità del paesaggio;
    • - promuovendo l'Atlante partecipato del patrimonio territoriale37, quale strumento di crescita della conoscenza diffusa, del presidio sociale del territorio e della percezione sociale del paesaggio.

3. Il PO recepisce e specifica le disposizioni dell'Allegato A alla presente Disciplina38 in relazione ai beni di cui all'articolo 142 del Dlgs 42/2004 ricadenti nel territorio comunale:

  • - territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 m dalla linea di battigia;
  • - fiumi, torrenti, corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal R.D. 11 dicembre 1933, n.1775, e relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna;
  • - territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento;
  • - zone di interesse archeologico.

29. Vedi articolo 2.14 delle presenti norme

30. Borro del Focardo o Molinaccio o Moriano

31. Vedi PTC Provincia di Firenze, Ambito di reperimento A12-Arno

32. Istituita con Del. CC del 13.02.2003, n. 4, e inserita nell'elenco ufficiale delle Aree Protette regionali con il 7° aggiornamento - 4° Programma regionale per le aree protette 2004-2007 (Del CR del 23.11.2004, n. 154). Ai sensi della LR 30/2015, art. 113, la Giunta Regionale abolirà le ANPIL e i Parchi Provinciali entro il 2017 e valuterà la loro ascrivibilità nel nuovo sistema regionale delle Aree protette (in qualità di Riserve o Parchi regionali), nella rete Natura 2000 ovvero soltanto negli strumenti della pianificazione locale

33. In coerenza con la previsione degli Ambiti di reperimento contenuta nel PTC della Provincia di Firenze

34. Vedi PTC Provincia di Firenze, Ambito di reperimento A08-Colline fiorentine

35. Vedi PTC Provincia di Firenze, Ambito di reperimento A04-Monti del Chianti

36. Vedi PTC Provincia di Firenze, SIR 88 Monti del Chianti (IT5190002)

37. Vedi articolo 2.2 delle presenti norme

38. Allegato A: PS - Disciplina dei beni paesaggistici