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Art. 2.10 Perimetro del territorio urbanizzato

1. Il PS, in conformità all'articolo 92 della LR 65/2014, individua il perimetro del territorio urbanizzato, ai sensi dell'articolo 4 della suddetta legge, comprensivo di centri storici, aree edificate con continuità di lotti a destinazione residenziale, industriale e artigianale, commerciale, direzionale, di servizio, turistico-ricettiva, attrezzature e servizi, parchi urbani, impianti tecnologici, lotti e spazi inedificati interclusi dotati di opere di urbanizzazione primaria.

2. In particolare il PS riconosce, come costitutivi del territorio urbanizzato:

  • - i centri abitati, insediamenti accentrati caratterizzati dalla presenza di nuclei storici e/o dotati di complessità funzionale, ancorché estesi oltre i confini comunali (Porcellino, Matassino, Poggio alla Croce, Pian dell'Isola);
  • - gli insediamenti accentrati esterni ai centri abitati, caratterizzati da edificato continuo e con superficie territoriale non inferiore a 2 ettari.

3. Il perimetro del territorio urbanizzato include le aree interessate dai piani attuativi convenzionati in corso di validità alla data di adozione del PS e le aree relative ai progetti o i piani attuativi decaduti realizzati in tutto o in parte, inoltre comprende le previsioni vigenti del RU dell'ex Comune di Incisa in Val d'Arno; esso tiene conto delle strategie di riqualificazione e di rigenerazione urbana, ivi inclusi gli obiettivi di soddisfacimento del fabbisogno di edilizia residenziale pubblica, laddove ciò contribuisca a qualificare il disegno dei margini urbani.

4. Il perimetro del territorio urbanizzato è rappresentato nelle Tavole STA8.1, STA8.2, STA 10.1 e STA 10.2 e comprende:

  • - tessuti di impianto storico: settori urbani di antica formazione, antecedenti il XX secolo, che hanno conservato la riconoscibilità della struttura insediativa nel rapporto tra edifici, pertinenze, strada e/o spazi aperti di relazione. Hanno valore testimoniale e identitario e, come tali, sono da conservare nei caratteri morfologici, tipologici, architettonici, spaziali e figurativi;
  • - tessuti consolidati: settori urbani saturi e/o cresciuti, solitamente, fino alla metà del XX secolo a ridosso delle aree centrali o dei tessuti di impianto storico con un disegno urbano riconoscibile: per epoca di impianto e/o compiutezza morfologica costituiscono parti consolidate del territorio urbanizzato.
  • - tessuti recenti: settori urbani formatisi a partire dalla seconda metà del XX secolo attraverso addizioni successive, costituite solitamente da singole costruzioni o lottizzazioni non sempre capaci di formare una struttura urbana compiuta. Presentano caratteri morfologici differenziati, con edifici a tipologia mista e densità variabile, ubicati a filo strada o, più spesso, isolati nel lotto di appartenenza con spazi aperti pertinenziali sistemati a verde.

5. Nei tessuti recenti del territorio urbanizzato, in relazione ai morfotipi della struttura insediativa di cui all'articolo 2.7 delle presenti norme, il PS individua e disciplina i seguenti morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee, definendo per ciascuno di essi specifici obiettivi di qualità che devono essere ripresi e sviluppati dagli strumenti della pianificazione urbanistica.

Morfotipi urbanizzazioni contemporanee Criticità Obiettivi di qualità
Conurbazione lineare di fondovalle
TR2 - Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: tessuto con isolati aperti ed edifici residenziali isolati su lotto
(Incisa Via Amendola - Via Olimpia, Figline Via del Palagetto, Figline Corso V.Veneto - Via Guicciardini, Figline Via Arno, Figline Via S.Romolo - Via Volta, Figline Via C. Colombo, Matassino Via S.Lavagnini)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Nei casi di contatto diretto con il territorio aperto, critici affacci e problema dei retri urbani.
spazio pubblico e servizi
  • - Dotazione di spazi pubblici non sempre adeguata, sia per dotazione che per qualità, considerando anche la destinazione privata degli spazi di pertinenza degli edifici.
  • - Carenza di una "rete di spazi pubblici" e di tessuto connettivo ciclo/pedonale.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Scarsa manutenzione del patrimonio edilizio.
  • - Omologazione delle architetture con l'impiego di tipologie edilizie, elementi costruttivi e materiali standardizzati e talvolta decontestualizzati.
  • - Negli interventi di trasformazione urbana inserimento di edifici o elementi di recente costruzione disomogenei, per dimensioni e collocazione, all'interno del tessuto ad isolati regolari, compromettenti l'omogeneità percettiva d'insieme.
Garantire l'integrità visiva della città storica e le relazioni funzionali con essa;
Favorire l'accesso alla città storica anche attraverso percorsi ciclopedonali lungo le strade principali di penetrazione, equipaggiandole, ove possibile, con filari alberati;
Definire compiutamente il margine urbano, anche attraverso sistemi di spazi aperti articolati per funzione;
Favorire la creazione di piccole centralità urbane negli spazi che si prestano a una qualificata riconfigurazione fisica e a una adeguata densità funzionale.
TR3 - Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: tessuto con isolati aperti e blocchi prevalentemente residenziali
(Incisa Barberino, La Massa, Figline Parco G. C. A. Dalla Chiesa, Figline SR 69 - Via della Resistenza)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Carenti connessioni e relazioni sia con il centro urbano che con il territorio aperto.
spazio pubblico e servizi
  • - Non ottimale organica disposizione delle aree pubbliche utilizzabili per le relazioni sociali.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Carenza di morfologie di impianto compiuto riconoscibili e identitarie, con prevalenze di lottizzazioni indipendenti e senza formazione di isolati strutturati.
Garantire l'integrità visiva della città storica e le relazioni funzionali con essa
Favorire l'accesso alla città storica anche attraverso percorsi ciclopedonali lungo le strade principali di penetrazione, equipaggiandole, ove possibile, con filari alberati
Concepire il sistema degli spazi pubblici come elemento ordinatore e connettivo, utilizzando come "materiali" preferenziali il verde urbano e i percorsi ciclopedonali;
Favorire la creazione di piccole centralità urbane negli spazi che si prestano a una qualificata riconfigurazione fisica e a una adeguata densità funzionale;
Valorizzare la presenza di giardini e spazi verdi ad uso ricreativo, favorendone l'accessibilità, qualificandone l'equipaggiamento vegetale e funzionale, rendendoli perni delle relazioni ecologiche trasversali.
TR4 - Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: tessuto con isolati aperti e blocchi prevalentemente residenziali di edilizia pianificata
(Incisa Costerella alta, Incisa Via Garibaldi - Via Rosselli, Figline P.zza Generale Galvaligi, Figline Via Strasburgo, Figline Via Cervi - Via Mazzolari)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Carenza di connessioni e relazioni sia con il centro urbano che con il territorio aperto.
spazio pubblico e servizi
  • - In alcuni casi assenza di servizi alla scala di quartiere e funzioni accessorie alla residenza con marginalizzazione strutturale e sociale del quartiere (quartieri dormitorio).
qualità urbana e dell'architettura
  • - Tipi edilizi a blocchi riconoscibili per l'uniformità, ma completamente decontestualizzati
Incrementare i raccordi morfologici e funzionali con i tessuti urbani limitrofi;
Definire compiutamente il margine urbano, anche attraverso sistemi di spazi aperti articolati per funzione;
Favorire la pluralità delle funzioni.
TR6 - Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: tessuto a tipologie miste
(Incisa P.zza S.Lucia, Incisa Stazione FS, Figline Via Verdi - Via F.lli Cervi)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Margine urbano disomogeneo
  • - Assenza o non chiara definizione di relazioni con i tessuti urbani limitrofi.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Spazi di pertinenza degli edifici ad uso non residenziale spesso recintati e destinati ad usi complementari alla produzione.
Concepire il sistema degli spazi pubblici come elemento ordinatore e connettivo, utilizzando come "materiali" preferenziali il verde urbano e i percorsi ciclopedonali;
Contenere il disordine interno attraverso sistemi di verde lineare lungo il bordo degli isolati di maggiore dimensione;
Favorire la permeabilità ecologica degli isolati attraverso il sistema degli spazi aperti, articolati per funzione.
TR7 - Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: tessuto sfrangiato di margine
(Incisa Italcementi, Incisa Barberino, La Massa, Poggiolino, Figline Gagliana, Figline SO, Lo Stecco, Il Cesto, Figline Via Pertini)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Assenza di margine urbano e tendenza alla dispersione insediativa nel tessuto rurale, con alto consumo di suolo agricolo.
  • - Debole definizione di relazioni con i tessuti urbani limitrofi.
  • - Bassa qualità dei retri urbani e dei fronti di servizio sugli spazi aperti.
spazi aperti interclusi e aree dismesse e/o degradate
  • - Scarsa qualità o manutenzione degli spazi aperti interclusi e rischio di saturazione edilizia.
spazio pubblico e servizi
  • - Carenza di spazi pubblici, tessuto connettivo ciclo-pedonale e servizi.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Incompletezza, frammentarietà e bassa qualità del tessuto urbano.
  • - Omologazione delle architetture con l'impiego di tipologie edilizie, elementi costruttivi e materiali standardizzatI e decontestualizzati.
Qualificare il margine urbano attraverso progetti unitari di adeguata estensione, prevedendo:
  • - sistemi continui di spazi aperti con funzioni plurime (ecologiche, formali, ricreative) raccordati agli spazi aperti urbani e alle tessiture del territorio rurale;
  • - opportune densificazioni edilizie, atte a definire il bordo edificato secondo criteri di permeabilità ecologica, di compiutezza formale e di qualità morfotipologica.
Ripianificazione dell'area Incisa Italcementi, anche attraverso interventi di rigenerazione urbana, prevedendo la riqualificazione dell'area della cava con calore di testimonianza storica, la valorizzazione del centro storico di Incisa, promuovendo azioni di recupero del patrimonio di archeologia industriale e dei sentieri verdi di collegamento con il borgo storico.
TR8 - Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: frange periurbane e città diffusa - tessuto lineare
(La Fonte di Incisa, Incisa-La Massa)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Alterazione della percezione dello spazio aperto della campagna con effetti di "retro" verso aree aperte di pregio naturale e/o agricolo e occlusione della visibilità per la presenza di case e capannoni.
spazio pubblico e servizi
  • - Carenza di spazi pubblici, tessuto connettivo ciclo-pedonale e servizi.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Tessuti abitativi rarefatti costituiti da aggregati di abitazioni tenute insieme dal filo della strada.
Garantire le relazioni trasversali, ecologiche e funzionali, attraverso il mantenimento e il potenziamento degli spazi aperti e, in modo particolare, degli spazi verdi, nelle intersezioni tra il tessuto lineare e i corsi d'acqua o le strade minori.
Garantire la sicurezza degli spostamenti ciclopedonali lungo la strada matrice, con percorsi e piste in sede protetta.
Qualificare il margine urbano a contatto con la campagna attraverso la definizione fisica e la disciplina ecologica, formale e funzionale delle pertinenze edilizie.
TPS1 - Tessuti della città produttiva e specialistica: tessuto a proliferazione produttiva lineare
(Figline Via Garibaldi, Matassino)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Alto impatto paesistico e visivo sull'intorno urbano e rurale-naturale dato dalle dimensioni dell'insediamento (capace di occludere la visibilità dello spazio aperto), dalla banalizzazione delle architetture prefabbricate, dalla casualità delle localizzazioni.
spazio pubblico e servizi
  • - Carenza e scarsa qualità degli spazi aperti pubblici.
  • - Nei casi di accesso diretto dalla strada appesantimento della funzionalità dell'infrastruttura e formazione di domanda per alternative di viabilità veloce.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Fattori strutturanti ridotti alla componente strada con assenza di strutturazioni distributive interne alle lottizzazioni.
  • - Disordine casuale nella compresenza di componenti residenziali, commerciali e produttive e nel posizionamento nei lotti.
  • - Assenza di margini definiti e tendenza all'espansione perpetua per singole aggiunte.
Garantire la salvaguardia delle componenti naturali e potenziarle, anche evitando l'avanzamento delle costruzioni verso i corsi d'acqua, aumentando le superfici permeabili, incrementando l'equipaggiamento vegetale;
Qualificare le parti che si affacciano sulle strade pubbliche, anche attraverso il decoro delle pertinenze, il coordinamento delle recinzioni, l'interposizione tra lotto e sede stradale di filari alberati e percorsi ciclopedonali in sede protetta;
Favorire l'introduzione di sistemi integrati per la produzione di energie rinnovabili (tetti, fronti, pensiline, ecc.);
In presenza di demolizioni e ricostruzioni, tendere alla creazione di tessuti regolari morfologicamente raccordati ai tessuti limitrofi.
TPS2 - Tessuti della città produttiva e specialistica: tessuto a piattaforme produttive, commerciali, direzionali
(La Massa, Lagaccioni, Figline Pirelli)
Garantire la salvaguardia delle componenti naturali e potenziarle, anche evitando l'avanzamento delle costruzioni verso i corsi d'acqua, aumentando le superfici permeabili, incrementando l'equipaggiamento vegetale;
Qualificare le parti che si affacciano sulle strade pubbliche, anche attraverso il decoro delle pertinenze, il coordinamento delle recinzioni, l'interposizione tra lotto e sede stradale di filari alberati e percorsi ciclopedonali in sede protetta;
Favorire la creazione di centralità urbane riconoscibili per configurazione fisica (forma urbana, dotazione di spazi aperti, dotazione di verde, ecc.) e caratterizzazione funzionale (funzioni di servizio, di ristoro, uffici, ecc.)
Favorire l'introduzione di sistemi integrati per la produzione di energie rinnovabili (tetti, fronti, pensiline, ecc.);
In presenza di demolizioni e ricostruzioni, tendere alla creazione di tessuti regolari morfologicamente raccordati ai tessuti limitrofi;
Favorire l'evoluzione delle aree produttive in APEA
TPS3 - Tessuti della città produttiva e specialistica: insule specializzate
(Incisa impianti sportivi, Figline impianti sportivi, Figline cimitero, Figline ospedale, Matassino Via Amendola - Via Lavagnini)
Incrementare le relazioni ecologiche, morfotipologiche e funzionali con i tessuti urbani limitrofi
Favorire la creazione e/o il mantenimento di varchi e visuali sul territorio rurale e, ove il tessuto interessi aree urbane periferiche, progettare il margine urbano assumendo i suddetti varchi quali elementi strutturanti
Qualificare gli spazi per la sosta veicolare, caratterizzandone gli elementi strutturali, di arredo e di equipaggiamento vegetale
Favorire la permeabilità del suolo
Delimitare gli isolati con sistemi continui di verde combinati con percorsi ciclopedonali
Piccoli centri di fondovalle e pedecolle
TR2 - Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: tessuto con isolati aperti ed edifici residenziali isolati su lotto
(Burchio, Restone)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Nei casi di contatto diretto con il territorio aperto, critici affacci e problema dei retri urbani.
spazio pubblico e servizi
  • - Dotazione di spazi pubblici non sempre adeguata, sia per dotazione che per qualità, considerando anche la destinazione privata degli spazi di pertinenza degli edifici.
  • - Carenza di una "rete di spazi pubblici" e di tessuto connettivo ciclo/pedonale.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Omologazione delle architetture con l'impiego di tipologie edilizie, elementi costruttivi e materiali standardizzati e talvolta decontestualizzati.
Garantire l'integrità visiva del nucleo storico;
Favorire le relazioni con il nucleo storico anche attraverso percorsi ciclopedonali;
Definire compiutamente il margine urbano, anche attraverso sistemi di spazi aperti articolati per funzione;
TR3 - Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: tessuto con isolati aperti e blocchi prevalentemente residenziali
(Palazzolo, Burchio)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Carenti connessioni e relazioni sia con il centro urbano che con il territorio aperto.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Carenza di morfologie di impianto compiuto riconoscibili e identitarie, con prevalenze di lottizzazioni indipendenti e senza formazione di isolati strutturati.
Garantire l'integrità visiva del nucleo storico;
Favorire le relazioni con il nucleo storico anche attraverso percorsi ciclopedonali;
Valorizzare gli spazi verdi ad uso ricreativo, favorendone l'accessibilità, qualificandone l'equipaggiamento vegetale e funzionale, rendendoli perni delle relazioni ecologiche con il territorio rurale.
TR6 - Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: tessuto a tipologie miste
(Porcellino)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Margine urbano disomogeneo
  • - Assenza o non chiara definizione di relazioni con i tessuti urbani limitrofi.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Mancanza di un progetto chiaro in termini di "forma urbana".
Contenere il disordine interno attraverso sistemi di verde lineare lungo il bordo degli isolati;
Favorire la permeabilità ecologica degli isolati attraverso il sistema degli spazi aperti, ancorché privati.
TR7 - Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: tessuto sfrangiato di margine
(Palazzolo, Restone)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Assenza di margine urbano e tendenza alla dispersione insediativa nel tessuto rurale, con alto consumo di suolo agricolo.
spazi aperti interclusi e aree dismesse e/o degradate
  • - Scarsa qualità o manutenzione degli spazi aperti interclusi e rischio di saturazione edilizia.
spazio pubblico e servizi
  • - Carenza di spazi pubblici, tessuto connettivo ciclo-pedonale e servizi.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Incompletezza, frammentarietà e bassa qualità del tessuto urbano.
  • - Omologazione delle architetture con l'impiego di tipologie edilizie, elementi costruttivi e materiali standardizzatI e decontestualizzati.
Qualificare il margine urbano attraverso progetti unitari che prevedano:
  • - sistemi continui di spazi aperti con funzioni plurime (ecologiche, formali, ricreative) raccordati agli spazi aperti urbani e alle tessiture del territorio rurale;
  • - opportune densificazioni edilizie, atte a definire il bordo edificato secondo criteri di permeabilità ecologica, di compiutezza formale e di qualità morfotipologica.
TR8 - Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: frange periurbane e città diffusa - tessuto lineare
(Porcellino)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Alterazione della percezione dello spazio aperto della campagna con effetti di "retro" verso aree aperte di pregio naturale e/o agricolo
spazio pubblico e servizi
  • - Carenza di spazi pubblici, tessuto connettivo ciclo-pedonale e servizi.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Tessuti abitativi rarefatti costituiti da aggregati di abitazioni tenute insieme dal filo della strada.
Qualificare il margine urbano a contatto con la campagna attraverso la definizione fisica e la disciplina ecologica, formale e funzionale delle pertinenze edilizie.
TPS2 - Tessuti della città produttiva e specialistica: tessuto a piattaforme produttive, commerciali, direzionali
(Burchio, Porcellino)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Alto impatto paesistico e visivo sull'intorno urbano e rurale-naturale dato dalle dimensioni dell'insediamento , dalla banalizzazione delle architetture, dalla casualità delle localizzazioni.
  • - Margini degradati costituiti prevalentemente da assi stradali.
spazio pubblico e servizi
  • - Carenza e scarsa qualità degli spazi aperti pubblici.
  • - Nei casi di accesso diretto dalla strada appesantimento della funzionalità dell'infrastruttura e formazione di domanda per alternative di viabilità veloce.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Indifferenza della localizzazione e della morfologia urbanistica e architettonica rispetto al contesto urbano e territoriale di riferimento ed alla strutturazione rurale e naturale storica.
  • - Tipologie edilizie con strutture seriali prefabbricate "da catalogo" prive di relazioni con il contesto e di qualsiasi qualità architettonica.
Garantire la salvaguardia delle componenti naturali e potenziarle, anche evitando l'avanzamento delle costruzioni verso i corsi d'acqua, favorendo la permeabilità dei suoli, incrementando l'equipaggiamento vegetale;
Qualificare le parti che si affacciano sulle strade pubbliche, anche attraverso il decoro delle pertinenze, il coordinamento delle recinzioni, l'interposizione tra lotto e sede stradale di filari alberati e percorsi ciclopedonali in sede protetta;
Favorire l'introduzione di sistemi integrati per la produzione di energie rinnovabili (tetti, fronti, pensiline, ecc.);
In presenza di demolizioni e ricostruzioni, tendere alla creazione di tessuti regolari morfologicamente raccordati ai tessuti limitrofi;
Favorire l'evoluzione delle aree produttive in APEA.
TPS3 - Tessuti della città produttiva e specialistica: insule specializzate
(Palazzolo)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Assenza di relazioni con i contesti urbani, naturali e rurali limitrofi.
  • - Alto impatto dei mezzi di trasporto privato dai flussi di visita sull'intorno urbano-rurale.
spazio pubblico e servizi
  • - Tessuti monofunzionali dedicati.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Tipologie edilizie con strutture seriali, prive di relazioni con il contesto e generalmente fuori scala rispetto ad esso (interventi prevalentemente pianificati e giustapposti al contesto territoriale di riferimento).
Incrementare le relazioni ecologiche, morfotipologiche e funzionali con i tessuti urbani limitrofi;
Favorire la creazione e/o il mantenimento di varchi e visuali sul territorio rurale;
Qualificare gli spazi per la sosta veicolare, caratterizzandone gli elementi strutturali, di arredo e di equipaggiamento vegetale;
Favorire la permeabilità del suolo.
Sistema insediativo reticolare della collina
TR3 - Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: tessuto con isolati aperti e blocchi prevalentemente residenziali
(Brollo)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Carenti connessioni e relazioni sia con il centro urbano che con il territorio aperto.
Garantire l'integrità visiva del nucleo storico;
Favorire le relazioni con il nucleo storico anche attraverso percorsi ciclopedonali;
Valorizzare gli spazi verdi ad uso ricreativo, favorendone l'accessibilità, qualificandone l'equipaggiamento vegetale e funzionale, rendendoli perni delle relazioni ecologiche con il territorio rurale.
TR7 - Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: tessuto sfrangiato di margine
(Poggio alla Croce, Ponte agli Stolli)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Assenza di margine urbano e tendenza alla dispersione insediativa nel tessuto rurale, con alto consumo di suolo agricolo.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Incompletezza, frammentarietà e bassa qualità del tessuto urbano.
  • - Omologazione delle architetture con l'impiego di tipologie edilizie, elementi costruttivi e materiali standardizzati e decontestualizzati.
Qualificare il margine urbano attraverso progetti unitari che prevedano:
  • - sistemi continui di spazi aperti con funzioni plurime (ecologiche, formali, ricreative) raccordati agli spazi aperti urbani e alle tessiture del territorio rurale;
  • - opportune densificazioni edilizie, atte a definire il bordo edificato secondo criteri di permeabilità ecologica, di compiutezza formale e di qualità morfotipologica.
TR8 - Tessuti urbani a prevalente funzione residenziale e mista: frange periurbane - tessuto lineare
(Poggio alla Croce)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Alterazione della percezione dello spazio aperto della campagna con effetti di "retro" verso aree aperte di pregio naturale e/o agricolo
Qualificare il margine urbano a contatto con la campagna attraverso la definizione fisica e la disciplina ecologica, formale e funzionale delle pertinenze edilizie.
Tessuti extraurbani
TR 12 - Tessuti extraurbani a prevalente funzione residenziale e mista - piccoli agglomerati isolati extraurbani
(Incisa Belvedere, Il Cesto, Pian delle Macchie)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Assenza di relazioni con il contesto
  • - Retri urbani di scarsa qualità e/o degradati.
  • - Progressivo abbandono delle pratiche agricole e perdita dei caratteri rurali della campagna.
spazio pubblico e servizi
  • - Bassa dotazione di spazi ad uso collettivo con totale dipendenza funzionale dai centri urbani limitrofi.
qualità urbana e dell'architettura
  • - Graduale perdita dei caratteri rurali della campagna e interruzione del tessuto rurale con "isole di urbanizzazione" sparse.
  • - Espansione non controllata e priva di una forma compiuta e di un disegno urbano strutturato.
Favorire l'introduzione di funzioni capaci di superare la monofunzionalità residenziale e di costituire servizio per gli agglomerati e per l'insediamento sparso limitrofo (piccoli esercizi di ristoro, esercizi di vicinato, servizi di pubblica utilità, ecc.);
Qualificare il margine a contatto con la campagna, soprattutto attraverso la disciplina delle pertinenze edilizie, favorendo l'introduzione di componenti riferibili al contesto rurale (vegetazione, materiali, arredi).
TPS1 - Tessuti della città produttiva e specialistica: tessuto a proliferazione produttiva lineare
(Pian dell'Isola)
affacci e relazioni con la città storica ed il territorio aperto
  • - Alto impatto paesistico e visivo sull'intorno urbano e rurale-naturale dato dalle dimensioni dell'insediamento (capace di occludere la visibilità dello spazio aperto).
qualità urbana e dell'architettura
  • - Fattori strutturanti ridotti alla componente strada con assenza di strutturazioni distributive interne alle lottizzazioni.
Garantire la salvaguardia delle componenti naturali e potenziarle, anche evitando l'avanzamento delle costruzioni verso i corsi d'acqua, aumentando le superfici permeabili, incrementando l'equipaggiamento vegetale;
Qualificare le parti che si affacciano sulle strade pubbliche, anche attraverso il decoro delle pertinenze, il coordinamento delle recinzioni, l'interposizione tra lotto e sede stradale di filari alberati e percorsi pedonali in sede protetta;
Favorire l'introduzione di sistemi integrati per la produzione di energie rinnovabili (tetti, fronti, pensiline, ecc.);
In presenza di demolizioni e ricostruzioni, tendere alla creazione di tessuti regolari morfologicamente raccordati ai tessuti limitrofi.

6. Fermi restando il perimetro del territorio urbanizzato e gli obiettivi di qualità definiti dal PS per i morfotipi delle urbanizzazioni contemporanee, il PO deve definire azioni di qualificazione del margine urbano soprattutto attraverso:

  • - il potenziamento delle connessioni ecologiche con il territorio rurale, in primo luogo lungo i corsi d'acqua e le relative aree rivierasche, ovvero favorendo la creazione di sistemi trasversali di spazi aperti, pubblici e privati, fisicamente continui e articolati nelle funzioni, all'interno dei tessuti urbani;
  • - la valorizzazione delle tessiture territoriali storicizzate, naturali e antropiche, anche attribuendo loro nuovi significati ambientali, culturali e funzionali;
  • - l'individuazione delle aree dove istituire orti sociali con finalità produttive, ricreative e didattiche facilmente accessibili a piedi o in bicicletta;
  • - il completamento dei tessuti di frangia attraverso interventi edilizi che privilegino i servizi di base e l'edilizia residenziale pubblica.

7. Il PO potrà apportare limitati adeguamenti locali del perimetro del territorio urbanizzato individuato dal PS, solo se derivanti dal maggiore livello di scala di rappresentazione (1:2000) in presenza di oggettivi segni riconoscibili sul territorio.