Allegato A - Disciplina dei beni paesaggistici

Zona ai lati della strada provinciale aretina nel comune di Incisa Val d'Arno-

DM 24/04/1975 - GU N. 132/1975- Codice ministeriale 90082 - Codice ministeriale 9048046 Denominazione: "Zona ai lati della strada provinciale aretina nel comune di Incisa Val d'Arno" Motivazione: " ... ha notevole interesse pubblico perché costituisce un pubblico belvedere verso la media valle dell'Arno sottostante che è accompagnata, a levante, dal massiccio dosso del Pratomagno ..."

1. Il PS, attraverso la Struttura insediativa140, riconosce la viabilità storica nelle sue connessioni con gli elementi identitari della struttura territoriale e, attraverso l'invariante strutturale relativa al Carattere policentrico e reticolare dei sistemi insediativi, urbani e infrastrutturali141, ne definisce le regole di manutenzione e di trasformazione.

2. Riconosce, altresì, i tratti viari che consentono visuali di rilevante panoramicità sul fondovalle e sui versanti del Pratomagno142, al cui mantenimento devono essere subordinati gli interventi di trasformazione edilizia, urbanistica e territoriale. Il PO verifica tali tratti e, se del caso, li integra. Il PO individua, altresì, i tratti viari che presentano barriere visuali suscettibili di rimozione, per la quale l'Amministrazione Comunale potrà definire, anche attraverso altri strumenti non urbanistici, specifici incentivi.

3. Ferme restando le disposizioni statutarie del PS relative alle invarianti della struttura insediativa, lungo i suddetti tratti stradali, all'interno della fascia di vincolo di cui al DM 24/04/1975, gli interventi di adeguamento viario sono consentiti nel rispetto dei caratteri tipologico/strutturali, delle opere d'arte, dei manufatti e delle dotazioni vegetazionali di corredo (in particolare filari alberati) che rivestono valore storico-testimoniale e che il PO provvede a censire. In particolare devono essere conservati e, se del caso, ricollocati secondo regole di coerenza con l'impianto originario (incrocio stradale, tratto viario significativo, ecc.) i tabernacoli, le edicole e le croci votive individuate dal PS nella Tavole STA3.1 e STA3.2 "Patrimonio territoriale - struttura insediativa". Devono essere altresì rispettate le relazioni storiche funzionali tra il tracciato stradale, la viabilità minore (strade vicinali, poderali, campestri, sentieri ciclopedonali), i suoi innesti nel suddetto tracciato e gli elementi identitari della struttura insediativa, così come individuata dal PS.
In presenza di adeguamenti viari necessari a garantire la sicurezza stradale, devono essere adottate soluzioni coerenti con i caratteri del paesaggio attraversato, privilegiando tecniche di ingegneria naturalistica, prevedendo sottopassi per gli spostamenti della fauna e contenendo la pendenza delle scarpate nei rilevati o nelle trincee in modo da mantenere sufficiente continuità nel profilo morfologico dei terreni.

4. Gli interventi che interessano il tracciato viario, così come la viabilità interna alla fascia di vincolo, devono evitare di alterare o compromettere l'intorno territoriale, con particolare riguardo ai tracciati di collegamento nella loro configurazione storicizzata, nei loro sviluppi longitudinali e nelle relative sezioni stradali, rispettandone i caratteri tipologici, storici, paesaggistici e privilegiando l'uso di tecniche dell'ingegneria naturalistica. Nella fascia di vincolo lungo il tracciato viario si devono osservare le seguenti disposizioni, che il PO riprende e specifica nel dettaglio in coerenza con le disposizioni della Disciplina dei beni paesaggistici del PIT-PPR:

  • - Depositi a cielo aperto: con l'eccezione per quelli di cantiere e per il solo periodo dei lavori, non è consentita la realizzazione di depositi a cielo aperto, né l'ampliamento di quelli esistenti, che interferiscano con le visuali panoramiche individuate dal PS. Il PO definisce le soluzioni atte a contenere le interferenze visive prodotte dai depositi a cielo aperto, esistenti o di previsione, e specifica le condizioni sulla base delle quali è consentito realizzare o ampliare i suddetti depositi.
  • - Costruzioni: l'inserimento di nuovi manufatti non deve interferire negativamente con le visuali panoramiche o limitarne il godimento dalla pubblica via; gli interventi edilizi, con particolare riguardo per quelli di demolizione e ricostruzione, non devono incrementare l'ingombro visivo; devono essere evitate saldature lineari, anche attraverso recinzioni o altre barriere visive, tra insediamenti storicamente distinti, mentre le eventuali, nuove costruzioni, ancorché per uso agricolo, devono rimanere gerarchicamente e visivamente subordinate agli insediamenti storici senza compromettere i varchi visuali. Non sono consentiti interventi (muri di recinzione, siepi o altre barriere visive) che occludano le visuali verso le emergenze valoriali riconosciute dal PS in coerenza con la scheda di vincolo del PIT. Non è altresì consentita la trasformazione delle serre e dei manufatti temporanei in volumetrie edificate.
    L'intervento di nuova costruzione relativo allo stabilimento Bertolotti, licenziato dalla Conferenza di copianificazione143, è consentito alle condizioni espressamente previste dalla Disciplina del PS per attenuarne l'impatto visivo da lontano144.
  • - Aree pertinenziali: il PO disciplina gli assetti delle aree pertinenziali delle costruzioni, attraverso disposizioni che garantiscano il decoro dei luoghi e rendano compatibile, con la tutela delle relazioni spaziali, funzionali e percettive storicizzate, la realizzazione di garages, tettoie, recinzioni, schermature, sistemazioni della viabilità di servizio, impianti di vegetazione arborea.
  • - Parcheggi: i parcheggi, pubblici e privati, devono essere concepiti e realizzati in modo da non interferire negativamente con le visuali panoramiche godibili dal percorso stradale e, comunque, in modo da non costituire un detrattore visivo dalla strada: a tale proposito si devono privilegiare giaciture a quote inferiori rispetto a quella della carreggiata e si devono adottare soluzioni che mitighino l'impatto visivo.
  • - Impianti per la produzione di energie rinnovabili: gli impianti per la produzione di energie rinnovabili devono essere concepiti e realizzati minimizzando l'impatto visivo percepibile dalla strada e comunque in modo da evitare l'intromissione di elementi di disturbo lungo i tratti stradali che godono di visuali panoramiche sul fondovalle e sul Pratomagno.
  • - Infrastrutture tecnologiche fuori terra: le infrastrutture tecnologiche fuori terra, che affiancano o attraversano la strada, devono essere concepite e realizzate in modo da contenere al massimo livello le interferenze visive, anche ricorrendo a soluzioni tecnologiche innovative, dal design accurato, che consentano il contenimento dimensionale degli impianti e la rimozione di quelli obsoleti, limitando la proliferazione dei tralicci e delle antenne di supporto.
  • - Opere di corredo al tracciato stradale:
    • - Aree di sosta e belvedere: le eventuali aree di sosta e di belvedere devono essere concepite privilegiando i caratteri di naturalità e di ruralità dei luoghi, contenendo le superfici impermeabili e adottando soluzioni costruttive congrue ai caratteri locali. Sono vietati gli interventi che privatizzano i belvedere accessibili alla pubblica fruizione. Il PO provvede alla loro individuazione e alla loro specifica disciplina.
    • - Segnaletica stradale: le bacheche informative e la segnaletica, non finalizzata a garantire la sicurezza stradale, devono essere ubicate al di fuori dei tratti viari con visuali panoramiche e devono comunque armonizzarsi, per dimensioni e materiali, con il contesto paesaggistico di riferimento, trovando collocazione preferenziale lungo tratti viari con visuali coperte da scarpate o da altri ostacoli visivi permanenti.
    • - Impianti di illuminazione: gli impianti di illuminazione, pubblici e privati, devono privilegiare vedute di insieme rispetto a singoli episodi (edifici, vegetazione, ecc.), eccezion fatta per gli elementi di particolare significato identitario riconosciuti dal PS145. Tali impianti devono essere costituiti da corpi illuminanti schermati nella parte superiore e capaci di proiettare il fascio di luce a terra in modo da contenere l'inquinamento luminoso; i suddetti corpi illuminanti devono essere installati su pali di altezza contenuta. Sono consentite deroghe per dimostrate esigenze di sicurezza.
    • - Guardrail e barriere fonoassorbenti: il PO, in accordo con la competente Soprintendenza e con l'ente gestore della strada, definisce le tipologie di guardrail e di barriere antirumore utilizzabili lungo il tracciato stradale, in modo da soddisfare esigenze di sicurezza, comfort, qualità e visibilità del paesaggio.
    • - Impianti per la distribuzione dei carburanti: non devono essere ubicati lungo i tratti viari con visuali panoramiche.
    • - Rotatorie: le sistemazioni e gli arredi delle eventuali rotatorie stradali devono ispirarsi, anche attraverso opere d'arte contemporanee, agli elementi più significativi della cultura e della storia locale, con particolare riguardo agli elementi tipici del paesaggio.