Schede norma per le aree soggette a Piano Urbanistico Attuativo o a Progetto Unitario Convenzionato


Scheda nº 12.6- U.T.O.E. nº 12 "La piana industriale"

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Scheda nº 12.6

U.T.O.E. nº 12 "La piana industriale"

Zona territoriale omogenea D

1. DESCRIZIONE

L’area oggetto dell’intervento è compresa tra la via di Bastia, la nuova strada di penetrazione interna alla zona industriale del Terrafino e la viabilità di collegamento della zona industriale con Via Primo Maggio.

2. TIPOLOGIA DELLA TRASFORMAZIONE

Nuovo Impianto

3. SUPERFICIE DELL'AREA D'INTERVENTO

Mq. 122.700

4. OBIETTIVI QUALITATIVI GENERALI DI PROGETTO

Predisporre le condizioni urbanistiche indispensabili ai fini di favorire la localizzazione di attività con funzione prevalente di depositi e logistica

5. DIMENSIONAMENTO DI PROGETTO

  1. a) Superficie Territoriale St mq 123.600 c.a.
  2. b) Superficie per opere di urbanizzazione primaria:
    • - strade pubbliche come da progetto PUA
    • - dotazioni minime di parcheggi pubblici da realizzare mq 3.700
    • - dotazioni minime di verde pubblico da realizzare mq 5.000
  3. c) Superficie fondiaria Sf a-b

6. ELEMENTI PRESCRITTIVI (invarianti di progetto)

In considerazione della complessità dell’intervento e della collocazione delle aree interessate, la progettazione dovrà essere corredata da specifiche analisi di tipo paesaggistico ed agronomico, al fine di perseguire il migliore inserimento delle strutture di nuova realizzazione previste, nel rispetto del contesto agricolo circostante; in particolare si dovrà:

  • - realizzare le “Aree a verde privato” di cui all’art. 108 del vigente RUC con valenza Aree verdi per la mitigazione/compensazione degli effetti dell’inquinamento atmosferico e di margine, come localizzate dalle presente Scheda norma. La conformazione di tali aree sarà definita dal piano attuativo;
  • - realizzare l’area a Verde pubblico di cui all’art. 85 del vigente RUC come localizzate dalle presente Scheda norma, arborata in senso ornamentale ed attrezzata per pic-nic. La conformazione di tali aree sarà definita dal piano attuativo;
  • - Nella progettazione delle aree a verde, sia privato che pubblico, si dovrà tendere alla realizzazione di una fascia di verde di mitigazione ambientale, a tutela degli insediamenti residenziali contermini all’area, e al mantenimento di adeguati varchi in edificati. Particolare attenzione dovrà essere posta nella riprogettazione del margine con il territorio aperto e con gli insediamenti residenziali esistenti, attraverso l’adozione di interventi di riqualificazione paesistica e di strategie per la eco sostenibilità.(oss. 62)
  • - redige una relazione finalizzata alla valutazione della sostenibilità del traffico indotto dalle previsioni di piano con specifico riferimento al traffico generato dai mezzi pesanti;
  • - prevedere un’area adibita esclusivamente al lavaggio dei mezzi industriali e commerciali. Tale area dovrà essere dotata di tutti gli accorgimenti e attrezzature necessarie al fine di evitare la contaminazione di suolo e sottosuolo da acque reflue contaminate, compreso la presenza di pozzetti disoleatori, sistemi di filtraggio delle acque provenienti dal lavaggio, etc. affinché le acque saponose e i residui oleosi non contribuiscano all’inquinamento della falda e del sottosuolo.
  • - realizzare le aree destinate a Zone per parcheggi pubblici, di cui all’art. 91 del vigente RUC, come localizzate dalle presente Scheda norma, arredati con piante, siepi ed alberature, secondo quanto previsto dal vigente RUC. La conformazione di tali aree sarà definita dal piano attuativo.

Nella progettazione degli interventi edilizi dovrà inoltre essere contemplata un’adeguata valutazione dei parametri ambientali significativi e caratteristici del luogo quali:

  • - dati climatici ed analisi degli elementi dell’ambiente;
  • - disponibilità di luce naturale;
  • - fonti energetiche rinnovabili o assimilabili;
  • - contesto acustico;
  • - sorgenti di campo elettromagnetico;
  • - inquinamento dell’aria, tendendo conto anche degli scenari ex-post intervento e comunque tutte le realtà territoriali specifiche.

Nella progettazione degli interventi edilizi dovrà essere garantita:

  • - l’integrazione morfologica e tipologica con un rapporto equilibrato tra gli edifici e gli spazi inedificati;
  • - il migliore orientamento degli edifici rispetto alla radiazione solare diretta;
  • - l’adozione di soluzioni integrate degli impianti tecnologici;
  • - lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili presenti nell’area di intervento al fine di produrre energia elettrica e termica a copertura parziale o totale del fabbisogno energetico dell’organismo edilizio progettato;
  • - la realizzazione di sistemi di fognatura dotati di reti separate per la raccolta delle acque reflue e delle acque di origine meteorica, previo eventuale trattamento di prima pioggia. Tale trattamento deve essere sempre previsto nel caso di superfici suscettibili di contaminare le acque;
  • - l’utilizzo di coloriture e materiali di finitura che migliorino l’inserimento degli edifici nel contesto in particolare per spezzare grandi volumi in campi visivi minori e per garantire l’integrazione con determinate specificità del paesaggio, specie per la visione d’alto.

Nella progettazione degli interventi edilizi dovrà inoltre essere contemplata un’adeguata valutazione delle aree a verde circostanti gli edifici (integrazione di alberi, cespugli e coperture verdi), attuando tutte le misure finalizzate:

  • - al controllo dell'albedo degli spazi pavimentati e l’utilizzo di superfici a verde (filtranti) o pavimentazioni di tipo "freddo", scelte tra prato armato, laterizio, pietra chiara, acciottolato, ghiaia, legno, calcare;
  • - all’ombreggiamento delle zone adibite a parcheggio o a stazionamento dei veicoli.

La Scheda norma definisce le aree in cui è ammessa la trasformazione edilizia ed entro le quali sono insediabili le diverse categorie funzionali.

E’ consentita la suddivisione in lotti urbanistici. Su ciascun lotto urbanistico di riferimento sono consentiti gli interventi edilizi con le limitazioni dimensionali previste nel successivo paragrafo 7.

7. PARAMETRI URBANISTICO-EDILIZI

Per tutte le destinazioni urbanistiche

Distanza minima dei fabbricati dai confini Dc 6,00 m

Distanza minima tra i fabbricati Df 10,00 m

Distanza minima dei fabbricati dalle strade
salve le prescrizioni del Codice della Strada per le strade esterne ai centri abitati Ds 8,00 m

Su ciascun lotto urbanistico di riferimento è attivabile, nelle quantità massime previste, esclusivamente una delle seguenti funzioni:

Ambito D7 - sottozona funzionale: Depositi e logistica indoor F.5.2

- Commerciale all’ingrosso e depositi

  1. - Rapporto di copertura fondiario Rc 0.60
  2. - Indice di utilizzazione fondiaria Uf 0.50 mq/mq
  3. - Altezza massima H 10,00 m
  4. - Rapporto di occupazione sottosuolo Ros 0,70
  5. - Dotazione parcheggio pubblico Pp 0,05 mq SF
  6. - Dotazione verde pubblico Vp 0,05 mq SF

Ambito D7 - sottozona funzionale: Logistica a cielo libero F.5.3

- Commerciale all’ingrosso e depositi

  1. a) Rapporto di copertura fondiario Rc 0.20
  2. b) Indice di utilizzazione fondiaria Uf 0.50 mq/mq
  3. c) Altezza massima H 9,00 m
  4. d) Rapporto di occupazione sottosuolo Ros 0,30
  5. e) Dotazione parcheggio pubblico Pp 0,05 mq SF
  6. f) Dotazione verde pubblico Vp 0,05 mq SF

8. DESTINAZIONI URBANISTICHE E FUNZIONI AMMESSE

8. DESTINAZIONI AMMESSE

Funzione Usi compatibili
F.5.2 Depositi e logistica indoor Attività di interscambio merci con movimentazione delle stesse.
svolte per conto terzi e che prevedono uno stoccaggio esclusivamente al chiuso.
Esclusivamente nel caso di categoria funzionale monofunzionale o prevalente, sono compresi:
c) le attività di servizio ai vettori come aree di sosta per autotrasportatori attrezzate con servizi alla persona e al mezzo;
d) gli uffici amministrativi, gli spazi comuni, mense aziendali, l’alloggio di servizio
Funzione Usi compatibili
F.5.3 Logistica a cielo libero Attività di interscambio merci con movimentazione delle stesse.
Svolte per conto terzi e che prevedono uno stoccaggio esclusivamente all’aperto su piazzali.
Esclusivamente nel caso di categoria funzionale monofunzionale o prevalente, sono compresi:
a) le rimesse di mezzi di trasporto pubblico, le attività di autotrasportatori e autoparchi;
b) i depositi di imprese edili;
c) le attività di servizio ai vettori come aree di sosta per autotrasportatori attrezzate con servizi alla persona e al mezzo;
d) gli uffici amministrativi legati all’attività, gli spazi comuni, mense aziendali, l’alloggio di servizio

Le destinazioni commerciali comportano la necessità di adeguamento delle dotazioni a parcheggio secondo i disposti della disciplina attuativa di urbanistica commerciale.

9. CLASSE DI PERICOLOSITÀ

Per le valutazioni di pericolosità geologica, idraulica e sismica e le relative condizioni di fattibilità, si rimanda agli specifici elaborati dello studio geologico-idraulico allegati alla documentazione di variante.

10. CONDIZIONI ALLA TRASFORMAZIONE DERIVANTI DALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE

Il PUA dovrà essere sottoposto alle verifiche di cui all’art.5 ter delle Nta del RU – Attività di valutazione.

Nel caso l’intervento generi impatti sull’ambiente e sul territorio, secondo quanto disposto dall’art.5 ter delle Norme del RU – Attività di valutazione, il PUA dovrà contenere uno specifico elaborato che dimostri:

  1. - la rilevanza o meno degli effetti significativi sull’ambiente;
  2. - uno studio sui flussi di traffico veicolare attratti;
  3. - il rispetto delle regole di tutela ambientale e paesaggistica e delle condizioni alla trasformazione dettate dalle Norme del RU. (oss. N. 33, 36, 43, 46)

11. MODALITA’ ATTUATIVE

L’intervento di trasformazione è soggetto alla preventiva approvazione di un Piano Urbanistico Attuativo convenzionato, che preveda la realizzazione degli interventi edificatori e delle opere di urbanizzazione funzionali ad esso, comprese entro il perimetro dell’area soggetta a Piano Attuativo nonché del raccordo con le urbanizzazioni esistenti.

E’ consentita la realizzazione del Piano attuativo tramite stralci funzionali, anche attraverso l’individuazione di Unità Minime di Intervento che preveda la realizzazione di parti (comprensive della quota parte di urbanizzazioni e standards urbanistici) autonomamente funzionali.

Nelle more di approvazione del PUA, nelle aree da cedere all’amministrazione comunale, non è ammessa alcuna trasformazione.

Al di fuori di dette aree restano consentiti tutti gli interventi edilizi finalizzati alla manutenzione degli immobili esistenti e al normale mantenimento delle funzioni delle attività già insediate.

Nel caso le aree siano soggette a bonifica ambientale ai sensi del vigente Codice dell'Ambiente (D. Lgs 152/2006), sono comunque ammessi gli interventi necessari alla bonifica del sito, compresa la demolizione selettiva delle soprastanti strutture edilizie, quando espressamente richiesta dalla Conferenza dei Servizi ex art. 14 del L. 241/90.

12. SUPERFICIE MINIMA D’INTERVENTO

La minima unità di intervento sarà quella determinata dallo stralcio funzionale o Unità minima d’intervento, definita in sede di redazione del Piano attuativo.

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Ultima modifica Venerdì, Gennaio 29, 2021 - 09:42