Schede norma per le aree soggette a Piano Urbanistico Attuativo o a Progetto Unitario Convenzionato


Scheda nº 12.12- U.T.O.E. nº 12 "La piana industriale"

Scheda n° 12.12
(osservazione n. 58)

Piano Strutturale U.T.O.E. n°12 “La piana industriale”

Zona territoriale omogenea D sottozone D1/S e D2/S

1. DESCRIZIONE

L’area di trasformazione, di forma irregolare, è localizzata nella zona Nord di Castelluccio, del comparto produttivo D1 esistente ed oggi occupato da un polo vetrario..

2. TIPOLOGIA DELLA TRASFORMAZIONE

Nuova edificazione di completamento.

3. SUPERFICIE DELL’AREA

Mq 36.120

4. OBIETTIVI QUALITATIVI GENERALI DELL’AREA

Consolidare la presenza industriale del principale polo vetrario empolese, consentendo l’ampliamento funzionale ed in particolare la dotazione di spazi di deposito e logistici.

5. DIMENSIONAMENTO DI PROGETTO

  • a) Superficie territoriale St 36.120 mq c.a.
  • b) Superficie per opere di urbanizzazione primaria:
    - strade pubbliche come da porogetto di PUC
    - dotazioni minime di parcheggi pubblici da realizzare mq 1.806,00
    - dotazioni minime di verde pubblico da realizzare mq 1.806,00
    Le altre dotazioni di parcheggio pubblico dovranno essere dimensionate in base alle funzioni che si intenderanno insediare, nelle quantità stabilite al successivo punto 7.
    Qualora venga soddisfatta la quantità minima delle are destinate a spazi pubblici norma, ovvero la Scheda norma non indichi altri spazi idonei, le quantità residue dovranno essere monetizzate, con le modalità di cui la punto 6.
  • c) Superficie fondiaria Sf a-b

6. ELEMENTI PRESCRITTIVI (invarianti di progetto)

Considerato che il progetto unitario non presenta caratteri di complessità e rilevanza e si inserisce in aree già dotate di opere di urbanizzazione primaria, risulta comunque necessario un adeguato coordinamento della progettazione che preveda:

  • - la progettazione e la realizzazione delle opere necessarie per la messa in sicurezza idraulica del comparto, in particolare la realizzazione di una cassa di espansione nelle aree adiacenti al comparto, meglio descritti negli elaborati dello studio geologico-idraulico di corredo alla Variante per le Aree industriali. Dovranno essere a completo carico dei proponenti tutti gli oneri necessari per la progettazione, realizzazione e collaudo dell’opera, ivi compresi tutti gli oneri necessari per l’acquisizione o l’asservimento delle aree necessarie per la realizzazione dell’opera;
  • - la progettazione delle aree a Verde pubblico, di cui all’art. 85 del vigente RUC, arborate in senso ornamentale e la loro successiva cessione gratuita all’Amministrazione comunali;
  • - la progettazione delle aree destinate a Zone per parcheggi pubblici, di cui all’art. 91 del vigente RUC, come localizzate dalle presente Scheda norma, arredati con piante, siepi ed alberature, secondo quanto previsto dal vigente RUC e la loro successiva cessione gratuita all’Amministrazione comunali;
  • - la progettazione delle opere di raccordo con le urbanizzazioni esistenti e funzionali al comparto, ed in particolare lo spostamento della via del Castelluccio dei Falaschi, che dovrà essere portata in fregio al comparto lato Nord, in modo da consentire il collegamento funzionale tra l’attività industriale esistente e l’area di ampliamento;

Nella progettazione degli interventi edilizi dovrà essere garantita:

  • - l’integrazione morfologica e tipologica con un rapporto equilibrato tra gli edifici e gli spazi inedificati;
  • - il migliore orientamento degli edifici rispetto alla radiazione solare diretta;
  • - l’adozione di soluzioni integrate degli impianti tecnologici;
  • - lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili presenti nell’area di intervento al fine di produrre energia elettrica e termica a copertura parziale o totale del fabbisogno energetico dell’organismo edilizio progettato;
  • - l’utilizzo di coloriture e materiali di finitura che migliorino l’inserimento degli edifici nel contesto in particolare per spezzare grandi volumi in campi visivi minori e per garantire l’integrazione con determinate specificità del paesaggio, specie per la visione d’alto.

Nella progettazione degli interventi edilizi dovrà inoltre essere contemplata un’adeguata valutazione delle aree a verde circostanti gli edifici (integrazione di alberi, cespugli e coperture verdi), attuando tutte le misure finalizzate:

  • - al controllo dell'albedo degli spazi pavimentati e l’utilizzo di superfici a verde (filtranti) opavimentazioni di tipo "freddo", scelte tra prato armato, laterizio, pietra chiara, acciottolato, ghiaia, legno, calcare;
  • - all’ombreggiamento delle zone adibite a parcheggio o a stazionamento dei veicoli.

Preso atto che nell’Utoe non sussistono carenze relative alle dotazioni di standard a parcheggio pubblico e l’acquisizione dell’intera quantità stabilità quale dotazione minima di legge (D.M. 1444/68) risulta di scarsa utilità per l’amministrazione comunale, la quantità non ceduta, eccedente quella di cui al precedente punto 5 capoverso b), dovrà essere monetizzata. Il soggetto attuatore provvederà al pagamento di una somma di danaro, rapportata al costo di acquisizione di altre aree, equivalenti quanto a estensione e comparabili, quanto a ubicazione, a quelle che avrebbero dovuto essere cedute.

La Scheda norma definisce le Unità minime d’intervento in cui è ammessa la trasformazione edilizia ed entro le quali sono insediabili le diverse categorie funzionali.

Per ciascuna UMI sono consentiti gli interventi edilizi con le limitazioni dimensionali previste nel successivo paragrafo 7.

Ambito D1/C - Funzione Industriale e manifatturiera F.1.1

- Industriale ed artigianale

  • g) Rapporto di copertura fondiario Rc 0,60
  • h) Indice di utilizzazione fondiaria Uf 0,90 mq/mq
  • i) Altezza massima H 9,00 m
  • j) Rapporto di occupazione sottosuolo Ros 0,70
  • k) Dotazione parcheggio pubblico Pp 0,05 mq SF
  • l) Dotazione verde pubblico Vp 0,05 mq SF

7. DESTINAZIONI URBANISTICHE E FUNZIONI AMMESSE

- Industriale ed artigianale

FunzioneUsi compatibili
F.1.1Industriale e manifatturieraAttività produttiva di tipo industriale e di trasformazione di prodotti di tipo industriale,
Attività di recupero rifiuti speciali non pericolosi esclusivamente relativa alla giacenza e/o messa in riserva, selezione e cernita manuale e/o meccanica e senza alcuna attività di smaltimento.
Esclusivamente nel caso di categoria funzionale monofunzionale o prevalente, sono compresi:
d) i depositi e magazzini per lo stoccaggio all’aperto e al coperto delle materie prime e dei prodotti finiti legati all’attività produttiva;
e) gli uffici amministrativi dell’attività, gli spazi comuni, mense aziendali, l’alloggio di servizio;
f) le unità immobiliari destinate alla commercializzazione diretta dei beni prodotti dall’azienda (al dettaglio o all’ingrosso), purché la superficie dei locali nei quali si effettua la vendita non superi la dimensione di un esercizio di vicinato.

8. VALUTAZIONE DI PERICOLOSITA’ e CONDIZIONI DI FATTIBILITA’

Per le valutazioni di pericolosità geologica, idraulica e sismica e le relative condizioni di fattibilità, si rimanda agli specifici elaborati dello studio geologico-idraulico allegati alla documentazione di variante.

Nella convenzione attuativa del PUC dovrà essere disciplinata la realizzazione delle opere necessarie per la messa in sicurezza idraulica del comparto, in particolare la realizzazione di una cassa di espansione nelle aree adiacenti al comparto, meglio descritti negli elaborati dello studio geologicoidraulico di cui sopra.

9. CONDIZIONI ALLA TRASFORMAZIONE DERIVANTI DALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE

Il PUC dovrà essere sottoposto alle verifiche di cui all’art.5 ter delle Nta del RU – Attività di valutazione. (oss. N. 33, 36, 43, 46)

Qualora gli esiti delle verifiche condotte secondo quanto disposto dall’art.5 ter delle Norme del RU – Attività di valutazione possano generare effetti critici elevati o molto elevati. Il PUC dovrà contenere uno specifico elaborato che dimostri:

  • - la rilevanza o meno degli effetti significativi sull’ambiente;
  • - il rispetto delle regole di tutela ambientale e paesaggistica e delle condizioni alla trasformazione dettate dalle Norme del RU.

L’intervento di trasformazione è soggetto alla preventiva approvazione di un Progetto unitario convenzionato con la relativa contestuale approvazione della convenzione tra soggetti attuatori e Comune secondo quanto disposto dall’art. 121 della legge regionale n. 65/2014.

Il rilascio dei titoli abilitativi o atti di assenso comunque denominati relativi agli interventi previsti è subordinato alla sottoscrizione della convenzione.

Nel caso le aree siano soggette a bonifica ambientale ai sensi del vigente Codice dell'Ambiente (D. Lgs 152/2006), sono comunque ammessi gli interventi necessari alla bonifica del sito, compresa la demolizione selettiva delle soprastanti strutture edilizie, quando espressamente richiesta dalla Conferenza dei Servizi ex art. 14 del L. 241/90.

10. SUPERFICIE MINIMA D’INTERVENTO

La minima unità di intervento sarà quella corrispondente all’intero comparto, come definito dalla presente Scheda norma.

Ultima modifica Venerdì, Gennaio 29, 2021 - 09:42