Schede norma per le aree soggette a Piano Urbanistico Attuativo o a Progetto Unitario Convenzionato


Scheda nº 2.2- U.T.O.E. nº 2 "La città sfrangiata"

Scheda nº 2.2

U.T.O.E. nº 2 "La città sfrangiata"

Zona territoriale omogenea C

1. DESCRIZIONE

L'area interessata è un vuoto urbano di forma irregolare inserito nell'isolato delimitato da Via Bicci di Lorenzo, Via Beato Angelico, via Artemisia Gentileschi e via di Pratovecchio, isolato a prevalente destinazione residenziale, formato da edifici condominiali ed in parte saturo.

2. TIPOLOGIA DELLA TRASFORMAZIONE

Nuovo Impianto

3. SUPERFICIE DELL'AREA D'INTERVENTO

Mq. 4661

4. OBIETTIVI QUALITATIVI GENERALI DI PROGETTO

Utilizzare i vuoti urbani ai fini residenziali ed aumentare la dotazione di standard.

5. DIMENSIONAMENTO DI PROGETTO

  1. a) Superficie territoriale St mq. 4661
  2. b) Superficie per opere di urbanizzazione primaria:
    • - strade di R.U. mq. 249
    • - strade e piazze di Piano di lottizzazione come da progetto di P.d.L.
    • - parcheggi pubblici mq. 1530
    • - verde pubblico di R.U. mq. 470
  3. c) Superficie fondiaria Sf a-b
  4. d) Superficie per opere di urbanizzazione secondaria mq. 6,5 ogni 30 mq. di Sul

6. ELEMENTI PRESCRITTIVI (invarianti di progetto)

  1. a) L'area a verde pubblico di collegamento tra via Gentileschi e via Bicci di Lorenzo deve essere attrezzata per il gioco ed il tempo libero e non vi potranno essere realizzati manufatti sia pure a carattere provvisorio;
  2. b) I parcheggi pubblici, da posizionare a confine con la zona di espansione, devono essere arredati con piante d'alto fusto nella misura minima di una pianta ogni 50 mq e con siepi ed alberature lungo il perimetro esterno;
  3. c) Le alberature devono essere scelte tra le essenze consigliate nella Guida;
  4. d) Le quantità di cui al precedente punto 5 capoverso d) dovranno essere garantite nei modi che seguono:
    • - cessione al Comune di un'area anche esterna all'area di intervento, ma in aree destinate ad opere di urbanizzazione secondaria nell'UTOE 2;
    • - oppure corresponsione al Comune di una somma pari al costo di esproprio di analoga area.
  5. e) Ferme restando le quantità minime di parcheggio privato di cui all' art. 15 delle NTA del RU, per la destinazione residenziale dovrà essere garantito almeno un posto auto ogni 50 mq di SUL e comunque un posto auto per ogni unità immobiliare. Detta condizione potrà essere soddisfatta anche mediante la realizzazione di una quota aggiuntiva di parcheggi pubblici all' interno delle quantità di verde pubblico previsto dalla scheda, fatto salvo il rispetto delle quantità minime previste dal DM 1444/68.

7. PARAMETRI URBANISITICI EDILIZI

  1. a) Superficie utile lorda Sul 1398 mq
  2. b) Rapporto di copertura fondiario Rc 0,35
  3. c) Altezza massima H 10,50 m
  4. d) Numero massimo di piani fuori terra 3
  5. e) Distanza minima dai fili stradali e dagli spazi pubblici Ds come da R.U.
  6. f) Distanza minima dai confini Dc 5,00 m
  7. g) Distanza minima tra i fabbricati Df 10,00 m
  8. h) Tipologie edilizie: case isolate, in linea

8. DESTINAZIONI AMMESSE

Residenziale

9. VALUTAZIONE DI PERICOLOSITÀ

9.1 - Caratteristiche geologico tecniche dell'area:

Terreni caratterizzati generalmente dalla presenza di strati con Rp compresa tra 10 e 20 kg/cm2 e da intervalli limitati con Rp > 20 kg/cm2. Queste caratteristiche possono peggiorare o migliorare in funzione dell'incidenza dei livelli con Rp intorno a 10 kg/cm2 rispetto a quelli con Rp intorno a 20 kg/cm2. La resistenza a rottura è variabile da media a bassa mentre la compressibilità è variabile da media ad elevata.

9.2 - Pericolosità Geologica:

G.2 Pericolosità geologica media.

9.3 - Pericolosità Idraulica:

I.2 Pericolosità idraulica media.

9.4 - Pericolosità Sismica:

S.2 Pericolosità sismica locale media

10. CONDIZIONI DI FATTIBILITÀ

Oltre alle condizioni di fattibilità dettate dalle normative sovraordinate e dal DPGR 53/R, riportiamo di seguito ulteriori indicazioni e prescrizioni basate sulle condizioni geologiche, geomorfologiche, idrauliche e sismiche puntuali del sito.

10.1 - Condizioni di Fattibilità Geologico-tecnica:

F2 L'indagine geognostica condotta a supporto della progettazione dovrà verificare l'omogeneità e l'idoneità del terreno di fondazione.

10.2 - Condizioni di Fattibilità Idraulica:

F2 Per l'intero comparto, la pericolosità @ media, pari alla classe I2 (Tr compreso tra 200 e 500 anni).
Qualora si voglia perseguire il livello di sicurezza idraulica anche nei confronti di piene con tempi di ritorno superiore a 200 anni, si dovranno porre in atto accorgimenti costruttivi per la riduzione della vulnerabilità delle opere previste, tenendo comunque conto della necessità di non determinare aggravi di pericolosità in altre aree. Trattandosi di interventi al di fuori delle zone a pericolosità idraulica elevata non @ richiesto il recupero dei volumi sottratti alla naturale esondazione. Ai fini del contenimento degli effetti derivanti dall'impermeabilizzazione dei suoli e della corretta regimazione delle acque meteoriche provenienti dalle aree oggetto di trasformazione si rimanda a quanto definito al paragrafo 3.2.2 della Relazione geologica di fattibilità del secondo Regolamento Urbanistico.

10.3 - Condizioni di Fattibilità Sismica:

F2 La campagna geofisica dovrà verificare la possibilità che si verifichino fenomeni di amplificazione stratigrafica, definendo geometrie e velocità sismiche dei litotipi posti a contatto, al fine di valutare localmente l'entità delle amplificazioni attese, e gli effetti del contrasto di rigidità sismica sulle strutture in progetto.

11. CONDIZIONI ALLA TRASFORMAZIONE DERIVANTI DALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE

Il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica della variante al Regolamento Urbanistico, al fine di ridurre gli effetti ambientali delle previsioni rendendo il più possibile sostenibili le trasformazioni territoriali ed il consumo delle risorse, ha individuato le seguenti prescrizioni per le mitigazioni delle criticità ambientali e dell’uso delle risorse:
Verifica della disponibilità della risorsa idrica.
Verifica ed eventuale adeguamento della rete acquedottistica.
Verifica ed eventuale adeguamento della rete fognaria.
Realizzazione di sistemi di allocazione per le acque destinate a fini non potabili finalizzati ad usi irrigui (giardini privati, verde pubblico, ecc.).
Riduzione della superficie impermeabile. Utilizzo di pavimentazioni e di finiture che riducano l’effetto “isola di calore”.
Il verde pubblico deve essere realizzato con le caratteriste di “bosco urbano” formato da specie (alberi e arbusti) per l’assorbimento dei gas inquinanti e climalteranti. Le specie utilizzate dovranno, inoltre, possedere per quanto possibile un’elevata densità della chioma, longevità del fogliame, ridotta idroesigenza, bassa capacità di emissione di composti organici volatili e ridotta allergenicità del polline, nel rispetto delle Linee Guida della Regione Toscana (§ 7.3.4.1. del RA).
Gli interventi devono garantire qualità insediativa attraverso un’articolazione equilibrata tra spazi aperti e costruito con particolare riferimento alla qualità progettuale degli spazi di fruizione collettiva.
Valutazione degli impatti sulle risorse ambientali durante la fase di progettazione degli interventi e loro corretta gestione durante la fase di realizzazione: a titolo esemplificativo dovranno essere analizzati gli impatti sulle acque sotterranee, sulle acque superficiali, nell’aria e quelli derivanti dal rumore e dai rifiuti (§ 9.2.5. del RA).
Gli interventi urbanistico-edilizi devono possedere un alto contenuto di eco-sostenibilità, utilizzando tecnologie evolute, a basso consumo di risorse e a minor impatto ambientale; il tutto finalizzato alla riduzione e razionalizzazione dei consumi e all’utilizzo, attivo e passivo, di fonti di energia rinnovabile.
Infine, nell’elaborazione del PUC dovranno essere rispettate le disposizioni di cui agli artt. 95 bis e 95 ter delle Nta, relativi alle aree di interesse o di rischio/potenzialità archeologica.

12. MODALITÀ ATTUATIVE

L'intervento di trasformazione è soggetto alla preventiva approvazione di un PUC (progetto unitario convenzionato) che comprenda la contestuale realizzazione di tutte le opere di urbanizzazione previste dalla presente scheda norma, nonché del raccordo con le urbanizzazioni esistenti. Il rilascio dei titoli abilitativi o atti di assenso comunque denominati relativi agli interventi previsti è subordinato alla stipula di una convenzione, ovvero alla sottoscrizione di un atto unilaterale d'obbligo.

Potrà essere prevista l'attuazione per fasi, attraverso l'individuazione di Unità minime di intervento (UMI) in numero massimo di due. Il rilascio dei singoli permessi di costruire sarà comunque subordinato all'approvazione da parte del Comune del progetto esecutivo di tutte le opere di urbanizzazione previste.

13. SUPERFICIE MINIMA D'INTERVENTO

Smi = mq. 4661

Ultima modifica Venerdì, Gennaio 29, 2021 - 09:42