Schede di Fattibilità

Area 68- SELVAMAGGIO S scarica PDF

In questa area si prevede la possibilità di completare un lotto già edificato, con incremento di circa 800 mq di sup. fondiaria

INQUADRAMENTO GEOLOGICO E STRATIGRAFICO

In questa area affiorano terreni appartenenti ai Depositi Continentali Pleistocenici, riferibili alla Formazione dei Calcari di Badia a Coneo, da un punto di vista litologico la formazione è prevalentemente costituita litotipi lapidei, rappresentati da calcari compatti biancastri, di ambiente lacustre, con spessore ed andamento irregolare, spesso associati o alternati a livelli di sabbie o limi calcarei, sempre di colore biancastro.
La base di questa formazione è solitamente rappresentata da una sequenza argillosa, di colore grigio-chiaro, spesso contenente frammenti calcarei.

INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO

Da un punto di vista orografico l'area si trova in posizione collinare, all'inizio dell'altopiano di Belvedere, con altezza sul livello del mare di circa 216 m.
L'acclività naturale è bassa, intorno al 6%. In corrispondenza dell'area esistono modeste scarpate di circa 2 m. di altezza, stabile. A circa 38 m. a valle, il versante assume pendenze maggiori, intorno al 22% di media, e vi si individua un corpo di paleofrana, riferibile ad uno scivolamento quiescente; nel resto dell'area e nelle sue vicinanze non si osservano forme in dissesto, provocate da azione delle acque o da gravità; pertanto l'area è stabile.

SENSIBILITÀ ACQUIFERI AI SENSI PTCP

L'area di variante ha un grado di vulnerabilità intrinseca medio-alto, quindi Sensibile di classe 2; per essa sono previste le salvaguardie del Capo A - art. A3 del vigente PTCP.
L'intervento previsto non è in contrasto con la disciplina delle Norme di cui al Capo A - Tutela degli acquiferi del PTC della Provincia; purché le attività antropiche siano orientate in modo da perseguire la limitazione delle infiltrazioni di sostanze inquinanti.

PERIMETRAZIONI PAI ARNO

L'area in oggetto, secondo il quadro conoscitivo del Piano di Bacino Arno, è esterna a perimetrazioni di pericolosità elevata o molto elevata sia relative a pericolosità idraulica che a pericolosità geomorfologica.

PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA (Tav.68.a)

In accordo con i contenuti della Carta di Pericolosità del vigente Piano Strutturale, gli elementi di tipo morfologico, litotecnico e orografico presenti nell'area sono tali da definirla in classe di pericolosità geomorfologica media G.2

PERICOLOSITÀ IDRAULICA (Tav.68.b)

L'area si trova in zona collinare lontana da corsi d'acqua sia in senso orizzontale che verticale.
Né l'area è soggetta a ristagno per drenaggio difficoltoso.
Pertanto l'area è classificata, secondo criteri orografico-geometrici, a Pericolosità Idraulica bassa I.1.

FATTIBILITÀ GEOMORFOLOGICA (Tav.68.c)

Per l'area si determina una classe di fattibilità con normali vincoli F.2, in cui gli interventi previsti sono attuabili senza particolari condizioni.

FATTIBILITÀ IDRAULICA (Tav.68.d)

Stante l'assenza di rischio idraulico, e la posizione collinare, si attribuisce fattibilità senza particolari limitazioni F1.

Ultima modifica 15.02.2022 - 16:19