Schede di Fattibilità

Area 27- AGRESTONE scarica PDF

In questa area a è prevista una espansione residenziale con un nuovo lotto e il cambio di destinazione nell'area a servizi, con l'inserimento di una scuola e l'ampliamento della chiesa, già prevista. Da B a R, ne

INQUADRAMENTO GEOLOGICO E STRATIGRAFICO

Nell'area affiorano terreni riferibili ai Depositi continentali quaternari, definibili Calcari di Badia a Coneo, da un punto di vista litologico si tratta di un "mudstone", cioè di un originario fango calcareo di precipitazione chimico-fisica, depositatosi in una sottile lama d'acqua, ricca di bicarbonato di calcio; in questa facies sono prevalenti calcari compatti a grana fine o media, di colore grigio chiaro, a tessitura uniforme, generalmente massicci o mal stratificati, spesso intensamente carsificati e travertini fitoclastici e/o calcareniti fitoclastiche, cioè calcari a grado di cementazione molto variabile, biancastri o nocciola, molto porosi, spugnosi e pulvirulenti; presentano stratificazione grossolana e irregolare, spesso contengono incrostazioni tubulari di varia natura; associati a sabbie e limi calcarei a fitoclasti di Characeee, sono grossi banchi alla base delle placche travertinose, di colore biancastro o giallo chiaro; alla base si trovano livelli lignitiferi o intercalazioni limose e/o argillose terrigene.

INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO

Le due aree si trovano in posizione collinare, una all'interno di un'area sub-pianeggiante, l'altra al bordo dell'altopiano, l'altitudine sul livello del mare è di circa 208 m; la zona interna è praticamente pianeggiante, il drenaggio naturale nei dintorni dell'area è scarso, in quanto l'alta permeabilità e l'intensa carsificazione non hanno consentito lo sviluppo di una rete idrografica gerarchicamente organizzata.
Nell'area e nelle sue vicinanze non esistono scarpate o rotture di pendenza, sia naturali che artificiali, né altre forme provocate da azione delle acque o da gravità; pertanto l'area è stabile.
L'area posta all'esterno, si trova al margine dell'altopiano, con una porzione sub-pianeggiante ed una porzione che comprende una piccola scarpata morfologica, dovuta al contatto tra litologie differenti.
L'area di versante ha pendenze di circa 35%, ma non si notano segni di dissesto, di degrado o brusche rotture di pendenza, pertanto l'area nel suo complesso è da definire stabile.

SENSIBILITÀ ACQUIFERI AI SENSI PTCP

L'area di variante è a vulnerabilità elevata, pertanto Sensibile di Classe 1; per essa valgono le salvaguardie di cui al Capo A art. A2 del vigente PTCP.

L'intervento previsto non è in contrasto con tale disciplina, purché per la sua realizzazione non si utilizzino fondazioni profonde o scavi di profondità tali da creare vie preferenziali di infiltrazione dal suolo alle falde sottostanti o che venga a mancare il franco necessario ad evitare interferenze con la falda; inoltre che le attività antropiche siano orientate in modo da perseguire la limitazione delle infiltrazioni di sostanze inquinanti.

PERIMETRAZIONI PAI ARNO

L'area in oggetto, secondo il quadro conoscitivo del Piano di Bacino Arno, è esterna a perimetrazioni di pericolosità elevata o molto elevata sia relative a pericolosità idraulica che a pericolosità per frana.

PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA (Tav.27.a)

In accordo con i contenuti della Carta di Pericolosità del vigente Piano Strutturale, gli elementi di tipo morfologico, litotecnico e orografico presenti nell'area sono tali da definire le due aree in classe di pericolosità geomorfologica media G.2.

PERICOLOSITÀ IDRAULICA (Tav.27.b)

L'area si trova in posizione collinare, lontana da corsi d'acqua sia in senso orizzontale che verticale.
Né l'area è soggetta a ristagno per drenaggio difficoltoso.
Pertanto l'area è classificata, secondo criteri orografici, a Pericolosità Idraulica bassa I.1.

ZMPSL E PERICOLOSITÀ SISMICA (Tav.27.e)

Essendo l'area, in parte, interessata dalla previsione di realizzazione di edilizia scolastica e di edilizia di culto, si ritiene opportuno fare delle valutazioni sulla possibile amplificazione dell'evento sismico, in relazione alla situazione locale.
Il comune di Colle di Val d'Elsa è classificato in Zona sismica 3S, pertanto vengono qui individuati i fattori di possibile amplificazione dell'evento sismico, in base alla legenda allegata al D.P.G.R. 26/R/2007:

  • 9 -» Terreni di copertura -» possibile amplificazione per effetti stratigrafici -» Pericolosità Simica locale elevata S.3

FATTIBILITÀ GEOMORFOLOGICA (Tav.27.c)

Nell'area centrale pianeggiante, dove è prevista nuova edificazione, si determina una classe di fattibilità con normali vincoli F.2, in cui gli interventi previsti sono attuabili senza particolari condizioni; dove sono previsti parcheggi a raso o percorsi pedonali, si determina una classe di fattibilità senza particolari limitazioni F1

Nella zona periferica, stante la posizione molto prossima ad un versante si determina una classe di fattibilità condizionata F.3, per la quale sono necessarie le seguenti prescrizioni:

  • Si dovranno eseguire indagini geognostiche di particolare dettaglio ed approfondimento, che valutino gli effetti sulla stabilità del pendio. Gli studi dovranno individuare eventuali interventi di bonifica e consolidamento da effettuare per garantire la sicurezza delle opere da costruire e la stabilità dei versanti nel loro insieme. Tali interventi dovranno costituire parte integrante dei progetti da sottoporre all'Amministrazione Comunale per il rilascio delle relative concessioni edilizie.

FATTIBILITÀ IDRAULICA (Tav.27.d)

Stante l'assenza di rischio idraulico, e la posizione collinare si attribuisce fattibilità senza particolari limitazioni F1 per entrambe le aree

FATTIBILITÀ SISMICA (Tav.27.e)

La classificazione dell'area centrale in Pericolosità sismica elevata, rende necessaria, in sede di piano attuativo o di predisposizione del progetto edilizio, la valutazione dei seguenti aspetti:

  • si prescrive una campagna di indagini geofisiche e geotecniche che definiscano gli spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti, al fine di valutare l'entità dell'eventuale contrasto di rigidità sismica tra i terreni di copertura ed il bed-rock sismico.
Ultima modifica 15.02.2022 - 16:19