Schede di Fattibilità

Area 19- BRENTINE scarica PDF

In questa area è prevista una modifica dell'attuale previsione turistica, sia come maggiore capacità edificatoria, sia come diversa distribuzione dei volumi. Da E, Tu ne2b a D, I, ne14

INQUADRAMENTO GEOLOGICO E STRATIGRAFICO

Nell'area affiorano terreni riferibili alla formazione delle "argille con calcari a palombini", costituiti da materiale argillitico o argilloso, frequentemente fessurato o fogliettato, abbinato a trovanti (o brandelli di strato) calcarei e ofiolitici, con dimensioni anche discrete e con rapporto reciproco stimabile nell'intorno 75/25% (terra-roccia). Normalmente, salvo eccezioni, le caratteristiche di consistenza sono più che discrete.

INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO

Da un punto di vista orografico l'area si trova in posizione collinare pressoché sommitale, ad un'altitudine sul livello del mare di circa 410 m.
La parte superiore presenta acclività modeste (10% circa), i versanti sono un po' più acclivi, con pendenze fino ad un max del 25%.
Dato il tipo di terreni affioranti, i versanti non hanno un profilo regolare e sono presenti frequenti cambi di pendenza e qualche contropendenza. In alto sono osservabili antiche nicchie di distacco. In particolare il versante che dalla sommità degrada verso NE e quello che degrada verso NNW sono definibili come aree in paleo-frana per scivolamento quiescente.
Il drenaggio dell'area, nonostante l'impermeabilità dei terreni affioranti, non è molto sviluppato, mentre sono presenti 2 piccoli invasi.
L'area quindi, a parte la zona sommitale, è da definirsi potenzialmente instabile.

SENSIBILITÀ ACQUIFERI AI SENSI PTCP

L'area di variante è a vulnerabilità bassa, pertanto NON Sensibile; per essa non sono previste salvaguardie nel vigente PTCP e le opere previste sono attuabili senza particolari condizioni.

PERIMETRAZIONI PAI ARNO (Tav.19.p)

L'area in oggetto, secondo il quadro conoscitivo del Piano di Bacino Arno, è esterna a perimetrazioni relative a pericolosità idraulica, mentre è in parte compresa in aree perimetrate PF3 cioè aree a pericolosità per frana elevata.

PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA (Tav.19.a)

In accordo con i contenuti della Carta di Pericolosità del vigente Piano Strutturale, gli elementi di tipo morfologico, litotecnico e orografico presenti nell'area sono tali da definirla in classe di pericolosità geomorfologica media G.2 per tutta l'area sommitale, ed in classe di pericolosità geomorfologica elevata G.3 nelle zone di versante.

PERICOLOSITÀ IDRAULICA (Tav.19.b)

L'area si trova in una zona collinare, lontana da corsi d'acqua sia in senso orizzontale che verticale.
Né l'area è soggetta a ristagno per drenaggio difficoltoso.
Pertanto l'area è classificata, secondo criteri orografico-geometrici, a Pericolosità Idraulica bassa I.1.

FATTIBILITÀ GEOMORFOLOGICA (Tav.19.c)

Gli interventi previsti ricadono in parte in classe di fattibilità con normali vincoli F.2, laddove la pericolosità geomorfologica è G2; in parte in classe di fattibilità condizionata F.3, laddove la pericolosità geomorfologica è G3 o ci sono perimetrazioni PF3; per queste aree si indicano le seguenti prescrizioni:

  • essendo l'area in parte perimetrata PF3 (Area a Pericolosità per Frana Elevata) del Piano di Bacino F. Arno, in fase di progettazione edilizia si rende necessaria l'acquisizione di parere presso tale Ente.
  • In caso di manufatti posti a mezza costa, si rende necessaria una valutazione della stabilità del versante, ipotizzato nella fase di progetto e nei vari stati di avanzamento, attraverso i normali metodi di modellazione geotecnica, supportati da adeguate indagini geognostiche dirette, spinte almeno fino alla profondità di intervento, e di analisi di laboratorio.
  • L'indagine geognostica preliminare dovrà valutare la necessità di opere di contenimento del versante ed il loro eventuale dimensionamento.

FATTIBILITÀ IDRAULICA (Tav.19.d)

Stante l'assenza di rischio idraulico, e la posizione collinare si attribuisce fattibilità senza particolari limitazioni F1.

Ultima modifica 15.02.2022 - 16:19