Schede di Fattibilità

Area 14- FORNACINA scarica PDF

In questa area è previsto un lotto di completamento con ristrutturazione e nuova edificazione per totali 1100 mq, con realizzazione di parcheggi scoperti e aree a verde. R da rq1 a co3a

INQUADRAMENTO GEOLOGICO E STRATIGRAFICO

Nell'area affiorano sia terreni riferibili ai Depositi continentali quaternari, definibili Calcari di Badia a Coneo, nella parte a monte, sia terreni riferibili alle Sabbie di San Vivaldo del ciclo pliocenico marino, nella parte a valle. I vari litotipi costituenti la formazione continentale sono per lo più rappresentati da calcari lacustri biancastri, a grana fine e da travertini fitoclastici, spesso alla base o intercalate agli strati calcarei, sono presenti delle argille limose grigie contenenti abbondanti frammenti di travertino, o livelli di sabbie o limi calcarei,biancastri. La stratificazione è irregolare, con spessori variabili, ma generalmente sub-orizzontale o debolmente inclinata verso valle.
I depositi marini sono rappresentati da sabbie oceacee generalmente grossolane, talvolta classate, con un'abbondante frazione limosa o argillosa.

INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO

L'area si trova in corrispondenza del margine meridionale di un altopiano piuttosto esteso, che si estende verso occidente, con una morfologia molto regolare, da Campiglia a Le Grazie, fino a Quartaia.
Dunque in un'area prevalentemente pianeggiante, a quote di circa 234 m. sul livello del mare, che degrada verso S.
Al bordo estremo dell'area, si ha la rottura di pendenza e l'inizio del versante che degrada verso N, in direzione della incisione in cui scorre il nascente Borro di Sant'Agostino, con pendenze medie di circa 30%.

Nella zona in oggetto, sia nella parte sub-pianeggiante che all'estremità dove inizia il versante, non si notano forme di erosione e/o di dissesto; pertanto l'area è stabile.

SENSIBILITÀ ACQUIFERI AI SENSI PTCP

L'area di variante è a vulnerabilità elevata, pertanto Sensibile di Classe 1; per essa valgono le salvaguardie di cui al Capo A art. A2 del vigente PTCP.

L'intervento previsto non è in contrasto con tale disciplina, purché per la sua realizzazione non si utilizzino fondazioni profonde o scavi di profondità tali da creare vie preferenziali di infiltrazione dal suolo alle falde sottostanti, o che venga a mancare il franco necessario ad evitare interferenze con la falda; purché inoltre le attività antropiche siano orientate in modo da perseguire la limitazione delle infiltrazioni di sostanze inquinanti.

PERIMETRAZIONI PAI ARNO

L'area in oggetto, secondo il quadro conoscitivo del Piano di Bacino Arno, è esterna a perimetrazioni di pericolosità elevata o molto elevata sia relative a pericolosità idraulica che a pericolosità per frana.

PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA (Tav.14.a)

In accordo con i contenuti della Carta di Pericolosità del vigente Piano Strutturale, gli elementi di tipo morfologico, litotecnico e orografico presenti nell'area sono tali da definirla prevalentemente in classe di pericolosità geomorfologica media G.2; laddove inizia il versante e le pendenze aumentano, si conferma la classe di pericolosità geomorfologica elevata G.3.

PERICOLOSITÀ IDRAULICA (Tav.14.b)

L'area si trova in posizione collinare sommitale, lontana da corsi d'acqua sia in senso orizzontale che verticale.
Né l'area è soggetta a ristagno per drenaggio difficoltoso.
Pertanto l'area è classificata, secondo criteri orografico-geometrici, a Pericolosità Idraulica bassa I.1.

FATTIBILITÀ GEOMORFOLOGICA (Tav.14.c)

Per la porzione di area destinata a nuova edificazione, si determina una classe di fattibilità con normali vincoli F.2, in cui gli interventi previsti sono attuabili senza particolari condizioni.
Per le aree destinate a parcheggio scoperto e a verde, si determina una classe di fattibilità senza particolari limitazioni F1

FATTIBILITÀ IDRAULICA (Tav.14.d)

Stante l'assenza di rischio idraulico, e la posizione collinare sommitale, si attribuisce fattibilità senza particolari limitazioni F1

Ultima modifica 15.02.2022 - 16:19