Schede di Fattibilità

Area 0- GORE ROTTE scarica PDF

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In quest'area è prevista una riqualificazione con ampliamento e cambio di destinazione d'uso da artigianale a commerciale; da Rq2 a Tr15

INQUADRAMENTO GEOLOGICO E STRATIGRAFICO

Nell'area affiorano terreni riferibili ai Depositi continentali quaternari, definibili come Alluvioni terrazzate. Si tratta di una formazione riconducibile e associata ai terrazzi di Travertino, presenti lungo il corso del Fiume Elsa. È un sedimento costituito prevalentemente da sabbie limose a cemento calcareo con livelli di argille, limi calcarei e clasti di travertino, ricco di resti organici (resti di vegetali parzialmente carbonizzati); di colore avana-ocraceo nella parte più superficiale e grigio-nerastro in profondità; contiene elementi calcarei e fitoclastiti; solitamente è a scarsa consistenza e ad alta compressibilità, soprattutto negli strati più profondi.

INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO

Da un punto di vista orografico l'area si trova all'interno del bassopiano (terrazzo) che costeggia il fiume Elsa, in riva idrografica sinistra dello stesso, a distanza di almeno 150,0 m. dalla sponda più vicina. L'altitudine sul livello del mare dell'area in oggetto è di circa 163 m. La morfologia dell'area è largamente rimodellata da interventi antropici, quali la strada e la "Gora", che costeggia tutto il lato monte dell'area.
La rete di canali portatori d'acqua denominata "Gore" di età compresa tra il X e il XIII secolo, ancora oggi conduce l'acqua del Fiume Elsa lungo varie zone del centro abitato, diramandosi in due tratti, per poi ricongiungersi, dopo il centro abitato, con il fiume.
Quasi tutti questi canali, attualmente inutilizzati, sono ormai, per la maggior parte del loro sviluppo, sotterranei. Nell'area di intervento la "Gora" è nel suo tratto iniziale, dalla Steccaia è scoperta fino al tombamento di Campolungo. Essa fu costruita per ricevere portate di oltre 1.6 mc/sec di acqua con punte max di 4 mc/sec, adesso vi scorre una portata praticamente costante tutto l'anno, di 0.2 mc/sec.

L'area in oggetto è praticamente pianeggiante, priva di dissesti in atto o potenziali, o di altre forme significative; lontana da orli di scarpate o zone in dissesto, pertanto è da definire stabile.

SENSIBILITÀ ACQUIFERI

L'area di variante è a vulnerabilità elevata, pertanto Sensibile di Classe 1; per essa valgono le salvaguardie di cui al Capo A art. A2 del vigente PTCP.
L'intervento previsto non è in contrasto con tale disciplina, purché per la sua realizzazione non si utilizzino fondazioni profonde o scavi di profondità tali da creare vie preferenziali di infiltrazione dal suolo alle falde sottostanti o che venga a mancare il franco necessario ad evitare interferenze con la falda; inoltre che le attività antropiche siano orientate in modo da perseguire la limitazione delle infiltrazioni di sostanze inquinanti.

PERIMETRAZIONI PAI ARNO

L'area in oggetto, secondo il quadro conoscitivo del Piano di Bacino Arno, è esterna a perimetrazioni di pericolosità elevata o molto elevata, sia relative a pericolosità idraulica che a pericolosità geomorfologica.

PERICOLOSITÀ GEOMORFOLOGICA (Tav.0.a)

In accordo con i contenuti della Carta di Pericolosità del vigente Piano Strutturale, gli elementi di tipo morfologico, litotecnico, e orografico presenti nell'area sono tali da definirla in classe di pericolosità geomorfologica media G.2

PERICOLOSITÀ IDRAULICA (Tav.0.b)

L'area si trova all'interno di uno dei terrazzi del F. Elsa, che in questa area scorre entro un'alveo molto inciso; pertanto orograficamente si può dire che si tratta di un'area di fondovalle, ma morfologicamente al di fuori dalla pertinenza fluviale, essendo almeno 18 m. superiore alla quota dell'alveo attuale; nell'area inoltre non ci sono testimonianze di episodi di alluvionamento, sia in anni recenti che nell'anno 1966.
Il canale detto "la gora" passante a monte dell'area, a quote superiori ad essa, è artificiale e controllato da un sistema di chiuse che ne rende la portata costante.
Pertanto l'area è classificata, secondo criteri orografico-geometrici, a Pericolosità Idraulica media I.2.

FATTIBILITÀ GEOMORFOLOGICA (Tav.0.c)

Per la porzione di area destinata a nuova edificazione (ampliamento), sia in seguito a demolizione e ricostruzione, che a ristrutturazione, si determina una classe di fattibilità con normali vincoli F.2, in cui gli interventi previsti sono attuabili senza particolari condizioni.

FATTIBILITÀ IDRAULICA (Tav.0.d)

Stante l'assenza di rischio idraulico, ma solo la posizione entro un terrazzo del F. Elsa, si attribuisce fattibilità con normali vincoli F.2

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Ultima modifica 15.02.2022 - 16:19