Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

art. 86 Aree a destinazione prevalentemente produttiva

1. Coerentemente con gli obiettivi contenuti nel P.I.T., nel P.T.C.P. e nel presente P.S. Il R.U. individua le parti di territorio interne alle aree urbane e/o di interesse urbano dove sussistono attività produttive nonché gli ambiti di trasformazione per la realizzazione di nuove aree.

2.All'interno di tali aree il R.U. può consentire le seguenti attività:

  • - deposito e commercio all'ingrosso
  • - artigianali di servizio
  • - industriali e artigianali
  • - commerciali
  • - direzionali
  • - pubbliche e di interesse pubblico
  • - a parcheggio
  • - verde privato

Il R.U., nel rispetto degli obiettivi delineati dal P.S., definisce altresì la disciplina delle attività esistenti diverse da quelle sopra elencate, nonché gli eventuali interventi di trasformazione del patrimonio edilizio esistente consentiti in relazione a tali attività.

3. Le trasformazioni ammissibili sui singoli edifici ed aree pertinenziali sono indicate con apposita disciplina dal R.U. sulla base di specifica classificazione del patrimonio edilizio.
Il R.U. individua gli eventuali ambiti che necessitano di azioni coordinate di riqualificazione e/o trasformazione, indicando lo strumento attuativo e/o di programmazione più idoneo.

4. La previsione in località Colonna del Grillo di un modesto completamento di aree destinate alla produzione artigianale riferite prevalentemente al territorio locale, non contrasta con la Prescizione di cui al comma 8 dell'art.9 del P.I.T. adottato poiché:

  • - la tratta Siena-Bettolle è una direttrice esistente da più di cinque anni;
  • - si tratta prevalentemente di trasferimento di attività già esistenti nel territorio comunale;
  • - l'insediamento fa riferimento ad una infrastruttura locale collegata sia allo svincolo della sgc che al capoluogo che alla direttrice per Arezzo.

5. Il P.S. persegue per le aree per insediamenti industriali e artigianali la qualificazione di "aree ecologicamente attrezzate".
A tal fine dette aree dovranno soddisfare i seguenti requisiti:

  • - presenza e gestione unitaria ed integrata di infrastrutture e di servizi idonei a garantire
  • - la prevenzione dall'inquinamento, la tutela della salute, la corretta gestione dei cicli delle risorse (aria, acqua, suolo, rifiuti);
  • - interventi di compensazione ambientale in grado di ridurre l'impronta ecologica dell'insediamento.
  • - Organizzazione di un sistema di gestione ambientale comune all'intera area, che gestisca unitariamente le infrastrutture, i servizi e le aree comuni e che collabori con le diverse imprese presenti nell'area per promuovere l'adozione di sistemi di gestione ambientale interni alle aziende.
  • - Salvaguardia delle aree naturali e della vegetazione autoctona presente, mantenendo gli alberi esistenti e prevedendo spazi di vegetazione locale nelle aree di nuova edificazione, al fine di creare barriere frangivento; migliorare il microclima; assorbire anidride carbonica;
  • - contenere l'erosione; limitare l'impatto sulla biodiversità; creare zone cuscinetto tra l'area produttiva e le zone limitrofe, limitandone così i diversi impatti acustici, visivi, luminosi ecc.
  • - Utilizzazione di specie e varietà che tengano in considerazione le condizioni locali, limitando la necessità di manutenzione e irrigazione.
  • - Ottimizzazione dei consumi energetici, adottando tecnologie di produzione efficienti e promuovendo sinergie tra le diverse attività (processi a cascata tra impianti diversi, ecc.) e massimizzando l'uso di energie rinnovabili.
  • - Gestione unitaria del ciclo dell'acqua all'interno dell'area, diversificando la tipologia dell'acqua utilizzata a seconda dell'uso, installando impianti comuni per il trattamento dei reflui industriali e per il recupero e gestione dell'acqua piovana.
  • - Gestione dei materiali usati, promuovendone per quanto possibile il riciclo e il trattamento (compostaggio, incenerimento con recupero d'energia ecc.) all'interno dell'area.
  • - Organizzazione di sistemi di trasporto collettivo che minimizzino il ricorso all'auto privata.
  • - Scaglionamento degli orari di lavoro e carico-scarico merci con l'obiettivo di ridurre il traffico durante le ore di punta.
  • - Qualità dell'impianto urbanistico tale da minimizzare gli impatti funzionali e paesistici,
  • - Elevare la qualità urbana complessiva e promuovere sinergie rispetto alle funzioni esercitate nelle aree contermini
  • - Localizzazione dell'area vicino a sistemi di trasporto già esistenti, in particolare a sistemi di trasporto efficienti dal punto di vista ambientale.
  • - Localizzazione delle attività che fanno maggior ricorso ai servizi di trasporto (società di deposito e distribuzione) in aree direttamente accessibili dai raccordi ferroviari e autostradali.
  • - Progettazione delle infrastrutture interne all'area che contribuisca alla razionalizzazione logistica della circolazione delle merci a livello territoriale.
  • - Localizzazione degli standard a verde in modo da garantire sia la realizzazione di zone cuscinetto rispetto alle aree limitrofe, che la loro concentrazione in spazi adeguatamente ampi e fruibili.
  • - Realizzazione dell'area per comparti unitari anziché per singoli lotti;
  • - Completo utilizzo delle aree già urbanizzate prima di ipotecarne di nuove, al fine di garantire la realizzazione e l'utilizzo ottimale di servizi e attrezzature comuni e ridurre drasticamente il consumo di suolo.
  • - Minimizzazione dell'attraversamento o interramento dei corsi d'acqua, e creazione di bacini di contenimento artificiali o zone umide per evitare che le acque piovane si riversino direttamente nei corsi d'acqua.
  • - Concentrazione della densità edilizia interna all'area, raggruppando le industrie che presentano impatti ambientali simili, promuovendo la condivisione dei trasporti e lo scambio dei surplus di risorse, e progettando infrastrutture comuni per le piccole imprese (aree per il carico-scarico delle merci, per il parcheggio e l'immagazzinamento).
  • - Organizzazione dei lotti in modo da massimizzare l'utilizzo della luce naturale all'interno degli edifici e ottimizzare l'energia solare passiva.
  • - Localizzazione delle aree a parcheggio in zone facilmente accessibili.
  • - Progettazione unitaria per l'intera area, con una chiara gerarchia degli spazi aperti (traffico operativo, percorsi pedonali, piazze, verde urbano, viali alberati) ed edificati (indicazioni planivolumetriche, localizzazione edifici di servizio).
  • - Realizzazione di piste ciclabili e percorsi pedonali interni all'area.
  • - Progettazione dell'inserimento paesistico dell'area nel contesto territoriale, con riferimento alle connessioni visuali interne ed esterne.
  • - Realizzazioni edilizie tali da ridurre i consumi di risorse e l'impatto ambientale e paesistico
  • - sul territorio
  • - Realizzazione di opere di scavo che seguano il profilo del terreno, evitando di modificare aree di drenaggio naturale e mantenendo intatti i canali di deflusso.
  • - Predisposizione di un piano di gestione dei rifiuti derivanti dalle operazioni di costruzione (riutilizzo dei materiali, riduzione dell'uso di materiali tossici e pericolosi, separazione in loco dei rifiuti prodotti, riutilizzo dei materiali da demolizione).
  • - Limitazione delle aree impermeabilizzate e utilizzazione, ove possibile, di pavimentazioni porose.
  • - Progettazione degli edifici con specifica attenzione all'efficienza energetica, riducendone la necessità di illuminazione artificiale, le perdite di calore durante l'inverno e l'accumulo di calore durante l'estate (anche mediante azioni di piantumazione e tetti verdi).
  • - Scelta dei materiali edili in considerazione delle future esigenze di manutenzione e della loro biodegradabilità come rifiuti.
  • - Integrazione dell'aspetto esteriore degli edifici e delle strutture nell'ambiente naturale e nel contesto paesaggistico locale, sia urbano che rurale, selezionando modalità costruttive e materiali in funzione del contesto.
  • - Nel caso di preesistenze edilizie di valore storico o testimoniale, mantenimento delle tipologie e degli allineamenti stradali.
Ultima modifica 10.01.2022 - 16:57