Art. 3- Valore prescrittivo degli elementi costitutivi
1. Il Piano Operativo traduce le direttive e gli indirizzi del Piano Strutturale, in norme e prescrizioni.
2. Tutti i documenti costitutivi del Piano, di cui al precedente comma 2 dell'art. 1 risultano nel loro insieme elementi indispensabili alla corretta lettura ed interpretazione del Piano Operativo del Comune di Bucine.
3. Il Quadro conoscitivo documenta caratteristiche, condizioni e funzioni in atto del patrimonio edilizio ed urbanistico esistente.
4. La Relazione illustrativa riporta i principi generali che sono stati assunti nella redazione del Piano Operativo ed evidenzia le principali scelte proposte dal piano.
5. Le Norme Tecniche di Attuazione hanno carattere prescrittivo e vincolante.
6. Le Tavole di progetto "Usi del suolo e modalità di intervento ed attuazione" contengono segni grafici, sigle e simboli, il cui carattere prescrittivo è precisato ai successivi comma.
7. Ogni area perimetrata con linea continua nera rappresenta una parte di territorio per la quale valgono determinate e specifiche prescrizioni, il cui riferimento normativo è costituito da un gruppo di sigle disposte ed organizzate secondo il seguente schema fisso e ricorrente:
- - la sigla nella parte in alto a sinistra riporta il Sottosistema o Ambito di appartenenza le cui norme di riferimento sono riportate ai Titoli IX;XII;XIII;XIV;XV;
- - la sigla in alto a destra indica la destinazione d'uso esclusiva, le cui norme di riferimento sono riportate al Titolo VIII - Distribuzione e localizzazione delle funzioni;
- - la sigla in basso a destra riporta il tipo specifico di intervento per il patrimonio edilizio esistente le cui norme di riferimento sono riportate al Titolo VII;
- - la sigla in basso a sinistra indica la zona omogenea di cui al Titolo III.
8. Le aree con specifico perimetro come da legenda (linea viola) individuate con un numero o con una denominazione dello stesso colore indicano gli ambiti di pertinenza degli edifici specialistici, delle ville e dell'edilizia rurale di pregio, degli aggregati e degli edifici di valore storico artistico in ambito urbano, per i quali si deve fare riferimento a specifiche schede normative, così come riportato al Titolo XI. I perimetri di tali aree di pertinenza, pur essendo prescrittivi, individuano un contesto di riferimento per la definizione, in sede progettuale di dettaglio, dei limiti effettivi del contesto di pertinenza; sono perciò consentiti aggiustamenti e variazioni geometriche non sostanziali dei perimetri i quali dovranno comunque corrispondere, di norma, ad elementi fisici o di divisione esistenti.
9. Le aree con specifica campitura come da legenda (retino a righe verticali di colore blu) con la sigla ne oppure se individuano gli interventi di completamento; il numero che affianca la sigla ne oppure se rimanda alle prescrizioni contenute nell'abaco dei tipi insediativi di cui al Titolo XVII.
10. Le aree con specifico perimetro come da legenda (linea continua di colore rosso) rappresentano gli interventi di Trasformazione, per le quali si deve fare riferimento a specifiche schede normative, così come riportato al Titolo XVI.
11. Le indicazioni relative al progetto di suolo definiscono i trattamenti del suolo delle aree pubbliche o collettive i confini dei quali sono indicativi. I confini relativi alle differenti modalità di trattamento degli spazi scoperti sono indicativi, ma restano vincolanti le loro sequenze ed i loro rapporti dimensionali; per tali aree si deve fare riferimento a quanto riportato ai Titoli XVIII e Titolo XIX.
Gli stessi criteri si applicano agli spazi aperti destinati a standard urbanistici negli interventi di Trasformazione, fermo restando il rispetto delle specifiche prescrizioni riportate al Titolo XVI.
12. L'attuazione delle disposizioni contenute nel Piano Operativo ed in particolare quelle riferite al patrimonio edilizio esistente presuppone, quale requisito essenziale, la legittimità dei fabbricati oggetto dell'intervento. In assenza di tale requisito tali disposizioni perdono efficacia.
13. Le costruzioni realizzate sulla base di titoli conseguenti a strumenti urbanistici che vengano e/o siano stati successivamente annullati dal Giudice amministrativo e per le quali il procedimento di annullamento del titolo edilizio previsto dalla legge abbia dato o dia esito negativo sono ricomprese nel patrimonio edilizio esistente in quanto sono state espressamente considerate sia negli strumenti della pianificazione territoriale sia negli atti di governo del territorio.