Norme tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art.44 L'ambito dell'edificato da consolidare

1. Descrizione
L'ambito è costituito da edifici residenziali, localizzati intorno ai nuclei storici di collina, senza particolari caratteri identificativi, architettonici né morfologici, e privi di una relazione con i nuclei storici e con il paesaggio circostante nonché carenti di servizi e di adeguati spazi pubblici.
Sono invarianti dell'ambito: la viabilità storica e di interesse paesistico, l'edificato al catasto Leopoldino e al catasto d'impianto, il reticolo idrografico con la relativa fascia di pertinenza fluviale.

2. Obiettivi
Obiettivi generali dell'ambito sono:

  • - valorizzazione del carattere socio-economico, morfologico e paesistico di ciascuna frazione;
  • - riqualificazione del tessuto edilizio esistente attraverso operazioni di ridisegno degli spazi pubblici;
  • - ridefinizione di un'immagine connessa con gli elementi al contorno, anche attraverso interventi di saturazione di lotti inedificati per ricucire il tessuto edilizio esistente;
  • - localizzazione e progettazione di nuove aree per attrezzature collettive;
  • - promozione e sviluppo della funzione turistico ricettiva attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente.

3. Destinazioni d'uso caratterizzanti e compatibili
La funzione caratterizzante dell'ambito è la residenza. Sono ammesse tutte le funzioni con essa compatibili, in particolare servizi e attrezzature, attività terziarie, commerciali di vicinato e artigianali di piccole dimensioni. È ammessa la funzione turistico - ricettiva.

4. Strategie
Al perseguimento degli obiettivi si dovrà pervenire, oltre che attraverso l'osservanza delle seguenti direttive, mediante ulteriori specificazioni normative del Regolamento Urbanistico e di eventuali piani e programmi di settore.
Il Regolamento Urbanistico, tenendo conto delle dimensioni massime ammissibili degli insediamenti, delle funzioni e dei servizi disciplinate per ogni U.T.O.E. riportate nell'art.64 bis e delle prescrizioni della valutazione integrata e della valutazione ambientale strategica, definirà le modalità di intervento per i casi di completamento e ampliamento del tessuto edilizio esistente, per gli eventuali ampliamenti a destinazione turistico-ricettiva e per la riqualificazione degli spazi pubblici.
L'indice territoriale assegnato alle aree di trasformazione e agli interventi di completamento dovrà essere al massimo pari a 0,10 mq/mq.
Gli interventi sugli edifici dovranno favorire il mantenimento delle condizioni esistenti o perseguire l'adeguamento alle nuove esigenze, in particolare quando connesse alla funzione turistico ricettiva.
Dovrà essere prestata particolare cura alla progettazione degli spazi collettivi.
Una particolare attenzione dovrà essere prestata nell'autorizzare la realizzazione di nuovi pozzi di emungimento, la cui tipologia costruttiva dovrà comunque essere quella migliore per garantire l'incolumità della falda.

5. Disposizioni specifiche:
Relativamente alla frazione di Moncioni le nuove edificazioni saranno consentite, solo nel caso in cui le aree di trasformazione prevedano la contestuale realizzazione di un tratto di strada che, collegandosi a quelle esistenti, consenta di by-passare il centro abitato di Moncioni. Tale infrastruttura dovrà prevedere opere di finitura che tengano conto del valore ambientale e paesaggistico dei luoghi.
Ed, inoltre non dovranno interessare le seguenti invarianti strutturali, individuate nella tav. 26 "Le invarianti strutturali":

  • - Ville, poderi edifici specialistici ed aree di pertinenza;
  • - Aree agricole storiche e/o di pertinenza degli insediamenti;
  • - Terrazzamenti e ciglionamenti.

Relativamente alla frazione di Ventena le nuove edificazioni non dovranno interessare la seguente invariante strutturale, individuata nella tav. 26 "Le invarianti strutturali":

  • - Terrazzamenti e ciglionamenti.

Relativamente alla frazione di Rendola deve essere prevista una fascia di rispetto abbastanza ampia da garantire la tutela della strada comunale di interesse paesistico in fregio all'aggregato (almeno 10 ml.).
Le aree ricadenti all'interno della fascia di rispetto dei pozzi comunali, individuati nella tav. 25 "I vincoli sovraordinati", sono soggette alle prescrizioni di cui all'art. 8 delle presenti norme.

Ultima modifica Martedì, 19 Settembre, 2023 - 10:27